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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1175 del 23 maggio 1962
«Ai fini dell'ammissibilità dell'intervento dei creditori nel processo esecutivo, i requisiti di certezza, liquidità ed esigibilità del credito debbono risultare dal titolo che l'interveniente produce a sostegno della propria domanda. Difettano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 937 del 24 gennaio 2012
«In base al combinato disposto degli artt. 530, ultimo comma, e 525, terzo comma, c.p.c. (nel testo antecedente le modifiche di cui al d.l. 14 marzo 2005, n. 35, convertito nella legge 14 maggio 2005, n. 80) applicabile "ratione temporis", in caso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7166 del 2 agosto 1997
«Il provvedimento di assegnazione di una somma depositata su un libretto di risparmio — da considerare titolo di credito, e perciò assegnabile ai sensi del secondo comma dell'art. 529 c.p.c. — ha una rilevanza esclusivamente interna al procedimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2880 del 19 maggio 1979
«Non è impugnabile col ricorso per cassazione, a norma dell'art. 111 della Costituzione, il provvedimento con cui il pretore, nella espropriazione forzata mobiliare, a seguito di istanza del creditore pignorante, dichiarata l'urgenza, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11264 del 14 novembre 1997
«In tema di espropriazione mobiliare, il commissionario a mezzo del quale sia stata disposta la vendita dei beni pignorati, ex art. 532 c.p.c., è responsabile dei danni subiti dal creditore qualora abbia proceduto alla vendita nonostante la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6137 del 4 luglio 1997
«Nell'espropriazione mobiliare, ai fini della partecipazione di ciascuno dei creditori, procedenti o intervenuti, alla distribuzione del ricavato, in vista della soddisfazione paritaria dei diritti di ciascuno, la domanda presentata da uno di essi,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4212 del 23 febbraio 2007
«Nell'espropriazione forzata che si svolge con le forme del pignoramento presso terzi, il terzo pignorato non si identifica con il soggetto passivo dell'esecuzione e quindi non è neppure normalmente legittimato a proporvi opposizione per far valere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15601 del 26 luglio 2005
«Le somme di denaro della P.A. possono essere considerate impignorabili soltanto per effetto di una disposizione di legge o di un provvedimento amministrativo che nella legge trovi fondamento, non essendo sufficiente, a tal fine, la mera iscrizione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17520 del 23 agosto 2011
«Nell'espropriazione presso terzi di somme di denaro, la norma dell'art. 546, primo comma, c.p.c., come modificata dall'art. 2, comma terzo, lett. e), n. 3, del d.l. 14 marzo 2005, n. 35, convertito, con modificazioni, nella legge 14 maggio 2005,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3851 del 17 febbraio 2011
«Nella espropriazione di crediti presso terzi, ove il terzo nel rendere la dichiarazione di cui all'art. 547 cod. proc. civ. dichiari che il credito è già stato in parte pignorato ed assegnato, ma non fornisca gli elementi essenziali per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12259 del 27 maggio 2009
«In tema di espropriazione forzata nei confronti degli enti locali avente ad oggetto somme giacenti presso il tesoriere, effettuata ai sensi dell'art. 159 del D.L.vo n. 267 del 2000, la comparizione personale del debitore all'udienza fissata per la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23727 del 16 settembre 2008
«In tema di espropriazione forzata nei confronti degli enti locali avente ad oggetto somme giacenti presso il tesoriere, questi, in quanto ausiliare del giudice, ha il dovere di precisare nella dichiarazione prevista dall'art. 547 c.p.c. se...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19967 del 14 ottobre 2005
«In relazione alla disciplina dell'espropriazione presso terzi di cui agli artt. 543 e seguenti c.p.c., la dichiarazione resa dal terzo ai sensi dell'art. 547 c.p.c. deve includere, con riferimento alle posizioni giuridiche attive del lavoratore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5082 del 3 giugno 1996
«Nel pignoramento presso terzi, la mancata contestazione del debitore sulla entità del credito indicato dal creditore procedente nella fase di individuazione del bene da vincolare, che si compie attraverso la complessa procedura indicata dagli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9888 del 19 settembre 1995
«A seguito del pignoramento di somme di danaro dovute da un terzo al debitore, il terzo, citato per rendere la dichiarazione di cui all'art. 547 c.p.c., non diviene parte del giudizio, né assume l'obbligo, giuridicamente sanzionato, di rendere la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20310 del 20 novembre 2012
«In tema di espropriazione presso terzi, il rimedio dell'opposizione agli atti esecutivi è l'unico esperibile avverso l'ordinanza di assegnazione del credito ex art. 553 c.p.c., non solo quando si contestino vizi formali suoi, o degli atti che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 694 del 18 gennaio 2012
«In tema di esecuzione mobiliare presso terzi, il debitore esecutato che non possa più, anche per ragioni di rito, contestare l'esistenza del proprio debito, non ha interesse a dolersi dell'ordinanza di assegnazione di un suo credito in favore di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17878 del 31 agosto 2011
«Nell'espropriazione presso terzi, se il debitore abbia contestato la dichiarazione resa dal terzo ai sensi dell'art. 548, comma primo, c.c. (nella specie, sia per l'impignorabilità del credito, sia per il difetto di una valida procura in capo alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11404 del 18 maggio 2009
«L'ordinanza di assegnazione emessa ai sensi dell'art. 553 c.p.c., e non opposta, non è idonea ad acquisire valore di cosa giudicata, in quanto il giudice dell'esecuzione non risolve una controversia nei modi della cognizione, ma il suo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4578 del 22 febbraio 2008
«L'ordinanza con la quale il giudice dell'esecuzione, nell'espropriazione forzata presso terzi, su istanza di assegnazione del creditore procedente qualifica la dichiarazione resa dal terzo come positiva ed emette il relativo provvedimento di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25946 del 11 dicembre 2007
«In tema di espropriazione presso terzi, l'ordinanza di assegnazione al creditore del credito spettante verso il terzo al debitore esecutato, non impugnata con l'opposizione agli atti esecutivi nei termini di cui all'art. 617 c.p.c., opera il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8242 del 24 maggio 2003
«Nel processo di esecuzione forzata, il deposito del titolo esecutivo in originale o in copia autentica costituisce un presupposto processuale, la cui mancanza non può essere rilevata d'ufficio dal giudice, ma deve essere fatta valere con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5510 del 8 aprile 2003
«Nell'ambito del pignoramento presso terzi, preliminarmente alla emissione dell'ordinanza di assegnazione del credito il giudice dell'esecuzione ha il potere-dovere di verificare l'idoneità del titolo e la correttezza della quantificazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4491 del 26 marzo 2003
«In materia di esecuzione forzata, in sede di assegnazione dei crediti ai sensi dell'art. 553 c.p.c. il giudice dell'esecuzione deve disporre l'assegnazione dei crediti risultanti dagli assegni bancari per i quali vi è stata domanda di assegnazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10897 del 7 agosto 2001
«L'ordinanza di assegnazione è atto del processo esecutivo nel quale è stata emessa nonché atto conclusivo dello stesso; pertanto i vizi che attengono alla formazione dell'ordinanza di assegnazione debbono essere fatti valere con mezzi di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4494 del 28 marzo 2001
«Nell'espropriazione presso terzi, il provvedimento di assegnazione di crediti di cui all'art. 552 (Recte: 553 - N.d.R.) c.p.c., emesso dal giudice dell'esecuzione, è configurato come una cessio pro solvendo in favore del creditore; cosicché...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6291 del 25 giugno 1998
«A seguito della instaurazione di una procedura di espropriazione presso terzi da parte del creditore di un soggetto successivamente dichiarato fallito (ed a sua volta riconosciuto, dal giudice dell'esecuzione, legittimo creditore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8215 del 10 settembre 1996
«Con il provvedimento di assegnazione dei crediti di cui all'art. 553 c.p.c. il giudice dell'esecuzione non deve limitarsi a determinare il valore dell'assegnazione, e quindi i limiti del trasferimento dei crediti, sulla base della sola richiesta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13202 del 31 maggio 2010
«In tema di espropriazione immobiliare, ai sensi del terzo comma dell'art. 560 c.p.c. (come sostituito dall'art. 2, comma terzo, lett. e), n. 21, del d.l. n. 35 del 2005, conv., con modif., nella legge n. 80 del 2005), al giudice dell'esecuzione è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1607 del 3 febbraio 2012
«In tema di esecuzione forzata, l'immobile, il cui valore deve essere determinato dal giudice, a norma dell'art. 568, terzo comma, c.p.c., coincide con quello che viene offerto in vendita come unico lotto, anche quando la vendita sia fatta in più...»