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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 24060 del 12 novembre 2014
«Il giudice può procedere d'ufficio alla disapplicazione delle sanzioni per violazione di norme tributarie qualora abbia accertato che le stesse sono state commesse in presenza ed in connessione con una situazione di oggettiva incertezza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13534 del 18 maggio 2021
«Il mero omesso deposito del bilancio in fase di liquidazione per oltre tre anni consecutivi, da cui consegua la cancellazione d'ufficio della società dal registro delle imprese, non costituisce presunzione grave, precisa e concordante di rinuncia...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 19918 del 14 ottobre 2005
«In tema di imposte sui redditi e con riguardo alla determinazione del reddito d'impresa, il contribuente che intenda contestare il disconoscimento di una perdita su crediti da parte dell'ufficio ha l'onere di fornire la prova dei fatti costitutivi...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22932 del 14 novembre 2005
«Il principio secondo cui le ragioni poste a base dell'atto impositivo segnano i confini del processo tributario, che è un giudizio d'impugnazione dell'atto, sì che l'ufficio finanziario non può porre a base della propria pretesa ragioni diverse e...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 4218 del 24 febbraio 2006
«...la quale aveva ritenuto legittimo l'operato dell'Ufficio, che, pur essendo legittimato all'accertamento induttivo, si era limitato a ritenere che non sussistessero i presupposti per il riconoscimento di determinati costi). (cassa con rinvio, Comm.»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 4224 del 24 febbraio 2006
«In tema di accertamento dei redditi di impresa, non integra la violazione dell'art. 75 del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 la circostanza che l'ufficio si limiti a recuperare soltanto i costi fittizi, senza poi abbattere i pretesi maggiori ricavi...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 18000 del 9 agosto 2006
«...all'Ufficio, ma al contribuente che ne invoca la deducibilità, l'onere di provare l'esistenza dei fatti che danno luogo ad oneri e costi deducibili, ivi compresi i requisiti dell'inerenza e dell'imputazione di ricavi ad attività produttive.»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 25944 del 29 novembre 2008
«...effettuato nei confronti della società consortile non consente all'Ufficio di ritenere imponibili, al tempo stesso, quali ricavi, le somme versate dalle società consorziate, verificandosi altrimenti una doppia imposizione. (cassa con rinvio, Comm.»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 31019 del 28 dicembre 2017
«In tema di accertamento dei redditi di impresa, non integra la violazione dell'art. 75 (ora 109) del d.P.R. n. 917 del 1986 la circostanza che l'ufficio si limiti a recuperare soltanto i costi fittizi, senza poi abbattere i pretesi maggiori ricavi...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 30770 del 28 novembre 2018
«In tema di disciplina antielusiva, ai fini della determinazione delle imposte sui redditi, è nullo l'avviso di accertamento che, oltre a non contenere una specifica motivazione in relazione alle giustificazioni fornite dal contribuente, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 14999 del 15 luglio 2020
«In tema di imposte sul reddito d'impresa, in presenza di contestazione dell'Amministrazione finanziaria relativa all'insussistenza di una posta passiva iscritta a bilancio, è onere del contribuente dimostrare l'esistenza e l'ammontare della...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 11949 del 13 luglio 2012
«In tema di imposte sul reddito, l'art. 110, comma 7, del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, nel prevedere che i componenti derivanti da operazioni con società non residenti nel territorio dello Stato, le quali direttamente o indirettamente...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 28335 del 7 novembre 2018
«...dal soggetto chiamato, ai sensi dell'art. 20, comma 1, lett. a) e b), del d.P.R. n. 266 del 1987, a sostituire temporaneamente il dirigente assente per cause improvvise in tutte le funzioni svolte dallo stesso ai fini della direzione dell'Ufficio.»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 24472 del 1 dicembre 2015
«In materia tributaria, nel caso di rettifica delle dichiarazioni dei redditi di una società di capitali (nella specie, una s.r.l.), in cui i soci hanno optato per il regime di trasparenza fiscale ai sensi dell'art. 116 del d.P.R. n. 917 del 1986,...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 24226 del 30 dicembre 2004
«La decadenza del contribuente dal diritto al rimborso per non aver presentato la relativa istanza entro il termine di diciotto mesi, di cui all'art. 38 del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, dal versamento dell'imposta (nella specie ILOR)...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22236 del 25 novembre 2004
«La fusione di due o più società realizza una successione universale corrispondente alla successione universale "mortis causa" e determina l'estinzione delle società che confluiscono in quella nuova (cosiddetta fusione in senso proprio), ovvero di...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 721 del 15 gennaio 2007
«In tema di IVA, la società incorporante può computare in detrazione nella dichiarazione annuale l'imposta dichiarata in eccedenza dalla società incorporata con la dichiarazione presentata per l'anno precedente, considerata la possibilità di far...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 14348 del 28 luglio 2004
«Spetta al giudice italiano la giurisdizione con riguardo all'istanza di fallimento presentata nei confronti di una società di capitali, operante nel settore dei finanziamenti e degli impegni di firma, già costituita in Italia, che dopo aver...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 16818 del 20 giugno 2008
«L'avvio di una procedura concorsuale - nel caso di specie la liquidazione coatta amministrativa - non determina affatto, nè "ipso iure" nè in via di mero fatto, il sicuro e certo dissolvimento dell'azienda gestita dall'imprenditore assoggettato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15086 del 5 agosto 2004
«La costituzione in giudizio della parte e la relativa regolarità si presume quando essa risulti dal tenore del verbale, atto assistito da fede pubblica ai sensi e nei limiti dell'art. 2700 c.p.c.. In tal caso - nella ipotesi di appello incidentale...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16723 del 5 agosto 2020
«L'inammissibilità della prova testimoniale di un contratto che deve essere provato per iscritto, ai sensi dell'art. 2725, comma 1, c.c., attenendo alla tutela processuale di interessi privati, non può essere rilevata d'ufficio, ma deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 5484 del 26 febbraio 2019
«La prova per presunzione semplice, che può anche costituire l'unica fonte del convincimento del giudice, integra un apprezzamento di fatto che, se coerentemente motivato, non è censurabile in sede di legittimità. (Nella specie, la S.C. ha ritenuto...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 22184 del 14 ottobre 2020
«...a fondamento dell'avviso di accertamento ex art 39 cit, costituita dal consumo di energia elettrica, presunzione dalla quale l'Ufficio era risalito alla quantificazione dei redditi di un'impresa di autolavaggio). (Cassa con rinvio, COMM.TRIB.REG.»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 19708 del 21 settembre 2020
«Una dichiarazione confessoria a natura stragiudiziale può essere contenuta anche in un atto sostitutivo di notorietà e, come tale, è liberamente valutabile dal giudice quale prova, ai sensi dell'art. 2735, comma 1, c.c. (Nella specie, la S.C. ha...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 7592 del 18 marzo 2021
«Il giudice d'appello non può rilevare d'ufficio la prescrizione sulla base di circostanza fattuale diversa da quella posta a fondamento della decisione impugnata e, comunque, sulla quale il contraddittorio non è stato radicato in primo grado, a...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 12371 del 15 giugno 2016
«Tra le controversie attribuite dagli artt. 21 e 447 bis c.p.c. alla competenza territoriale inderogabile del giudice in cui si trova l'immobile sono comprese le controversie in materia di affitto di azienda, dovendo il giudice competente...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 11816 del 15 maggio 2018
«Nel caso di opposizione a precetto proposta davanti al giudice di pace, il rilievo dell'incompetenza per materia - sia d'ufficio sia ad istanza dell'opposto per essere l'opposizione riconducibile alla competenza del tribunale ex art. 617 c.p.c. -...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 1086 del 14 gennaio 2022
«Il giudice di primo grado, cui il giudice d'appello abbia rimesso la causa ai sensi dell'art. 353 c.p.c. per averne riformato la declinatoria di giurisdizione, non può proporre regolamento di giurisdizione d'ufficio, ma è tenuto a statuire sulla...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 41230 del 22 dicembre 2021
«In seguito alla declaratoria di incompetenza del giudice adìto in sede monitoria, la riassunzione della causa, ex art. 50 c.p.c., opera con riferimento non al giudizio di opposizione (definito dal giudice funzionalmente competente ex art. 645...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 346 del 13 gennaio 2020
«Il giudice di pace davanti al quale la causa è stata riassunta, dopo che la decisione di altro giudice di pace sulla competenza sia stata riformata in seguito a specifico appello sul punto, non può richiedere d'ufficio il regolamento di competenza...»