-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32648 del 1 ottobre 2002
«L'individuazione, a norma dell'art. 54 quater c.p.p., di un ufficio del P.M. competente a procedere, diverso da quello requirente, non spiega alcuna incidenza sull'efficacia delle misure cautelari in corso di applicazione, la quale viene meno solo...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14787 del 9 aprile 2001
«L'individuazione, a norma dell'art. 54 quater c.p.p., di un ufficio del P.M. competente a procedere, diverso da quello requirente, non spiega alcuna incidenza sull'efficacia delle misure cautelari in corso di applicazione, la quale viene meno solo...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1169 del 1 febbraio 1996
«Con i motivi nuovi la parte impugnante può dedurre ragioni diverse da quelle poste a base dell'originaria impugnazione anche oltre i limiti dell'atto originario fermo restando l'unico limite, in caso di più capi di imputazione, del collegamento...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5636 del 5 febbraio 2008
«Il divieto di testimonianza sulle dichiarazioni rese dall'imputato opera solo in relazione alle dichiarazioni rese nel corso del procedimento e non a quelle rese al di fuori di esso.»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2245 del 25 settembre 1999
«Il divieto di testimonianza posto dall'art. 62 c.p.p. ha per oggetto le dichiarazioni rese dall'indagato o dall'imputato nel corso del procedimento; detto divieto non sussiste, invece, in ordine a dichiarazioni, aventi anche contenuto confessorio,...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9079 del 28 gennaio 2003
«Il divieto di utilizzabilità nei confronti di terzi di dichiarazioni raccolte da persona che avrebbe dovuto essere sentita in qualità di indagata, anche se prescinde da una già intervenuta imputazione formale (dovendosi considerare la posizione...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10230 del 27 agosto 1999
«In tema di dichiarazioni indizianti, la valutazione relativa alla sussistenza ab initio degli indizi di reità a carico del soggetto che le ha rese costituisce accertamento in punto di fatto che, se correttamente motivato, si sottrae al controllo...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1603 del 20 gennaio 2005
«L'avvertimento di cui all'art. 64, comma 3, lett. c), c.p.p. circa l'assunzione, da parte della persona interrogata, dell'ufficio di testimone se renderà dichiarazioni su fatti concernenti la responsabilità di altri soggetti, non è dovuto nel caso...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 34843 del 8 settembre 2008
«L'ufficio di testimone assistito può essere assunto da persone indagate in procedimento connesso o collegato anche se sia stata disposta nei loro confronti l'archiviazione per i fatti riguardanti la responsabilità di altri, sempre che la persona...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40199 del 27 novembre 2002
«In tema di «collaboratori di giustizia», l'obbligo di redazione del verbale illustrativo della collaborazione, previsto dalle disposizioni transitorie contenute nell'art. 25 della legge 13 febbraio 2001 n. 45, riguarda soltanto coloro che, prima...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 281 del 8 marzo 1994
«Dal disposto del primo comma dell'art. 65 c.p.p., secondo il quale quando procede all'interrogatorio della persona sottoposta alle indagini l'autorità giudiziaria le contesta gli elementi di prova esistenti contro di essa, non può desumersi che...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 150 del 7 gennaio 2013
«È ammissibile il ricorso per conflitto negativo di giurisdizione nell'ipotesi in cui il giudice ordinario ed il giudice amministrativo abbiano entrambi negato con sentenza la propria giurisdizione sulla medesima controversia, pur senza sollevare...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3529 del 4 dicembre 1997
«Nel reato di abuso d'ufficio la parte offesa è solo la Pubblica Amministrazione in quanto titolare dell'interesse protetto dalla norma incriminatrice che è costituito dal buon andamento, dalla imparzialità e dalla trasparenza (dell'azione) dei...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32957 del 4 settembre 2001
«Non è risarcibile il «danno all'immagine» derivante da reato ad un ente pubblico, in quanto tale danno è riferibile soltanto a sofferenze fisiche o psichiche proprie di una persona fisica. (In applicazione di tale principio, la Corte di cassazione...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9663 del 3 marzo 2003
«L'art. 77 c.p.p., che prevede la nomina di un curatore speciale se vi è conflitto di interessi tra il danneggiato e chi lo rappresenta, non è applicabile agli enti pubblici, per i quali il rapporto organico tra ufficio e persona fisica ad esso...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12212 del 30 marzo 2005
«Ai fini dell'ammissibilità della costituzione di parte civile, visto il disposto dell'articolo 78, comma 1, lettera d), c.p.p., non è sufficiente far riferimento all'avvenuta commissione di un reato, ma è necessario richiamare le «ragioni» in...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8723 del 26 settembre 1996
«La consulenza tecnica d'ufficio, disposta in un giudizio civile non ancora definito con sentenza passata in giudicato, può essere acquisita nel processo penale ai sensi dell'art. 234 c.p.p., che regola l'assunzione della prova documentale; la...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2215 del 23 febbraio 1993
«In caso di rimessione della causa al collegio ai sensi dell'art. 187 c.p.c., per la decisione di una questione preliminare di merito, il collegio stesso è investito del potere di decisione dell'intera controversia e, in mancanza di conclusioni...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 930 del 29 gennaio 1996
«L'assenza della parte civile nel giudizio di appello non può interpretarsi come comportamento equivalente a revoca tacita o presunta, non essendo riconducibile ad alcuna delle specifiche ipotesi previste dall'art. 82, comma 2, c.p.p.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7291 del 13 maggio 2003
«Nell'ambito del procedimento davanti al giudice di pace, a norma dell'art. 320 c.p.c., è preclusa alle parti la possibilità di produrre documenti in udienza successiva alla prima, che non sia stata fissata a norma del quarto comma dello stesso...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13450 del 30 dicembre 2000
«L'azione per il risarcimento dei danni cagionati nell'esercizio di funzioni giudiziarie per fatto costituente reato commesso da magistrato va esercitata nei confronti del Presidente del Consiglio dei Ministri e non nei confronti del Ministro della...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1757 del 24 luglio 1998
«L'art. 613, primo comma, c.p.p., nello stabilire che il ricorso per cassazione deve essere sottoscritto da difensore iscritto nell'albo speciale della Corte di cassazione «salvo che la parte non vi provveda personalmente» non si riferisce, con il...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 48088 del 14 dicembre 2004
«Ai fini della ritualità della nomina del difensore di fiducia, da effettuarsi con dichiarazione resa «all'autorità procedente» ovvero consegnata alla stessa dal difensore o trasmessa con raccomandata (v. art. 96 comma 2 c.p.p.), è onere...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3534 del 9 settembre 1999
«Al fine di assicurare la continuità della assistenza tecnico-giuridica, la difesa si caratterizza per l'immutabilità del difensore fino alla eventuale dispensa dell'incarico di ufficio, oppure alla rinuncia o revoca del mandato fiduciario, mentre...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7962 del 18 giugno 1999
«La disposizione dell'art. 96 comma terzo c.p.p. è suscettibile di estensione anche al caso dell'imputato-indagato latitante, secondo la ratio della norma la quale intende agevolare l'intervento di un difensore di fiducia, a preferenza di quello...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3402 del 6 ottobre 1997
«Anche nel giudizio di rinvio conseguente all'annullamento da parte della Corte di cassazione di un'ordinanza del tribunale del riesame, non è più ammessa discussione sulla competenza esplicitamente o implicitamente attribuita con la sentenza di...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32444 del 29 agosto 2001
«In tema di conferimento di nomina del difensore e contestuale mandato a impugnare, le forme previste dagli articoli 571, comma 3 e 96, comma 2, del c.p.p. sono rispettate allorché l'imputato trasmette a mezzo fax all'ufficio giudiziario...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 289 del 7 marzo 2000
«La nomina del difensore di fiducia è valida ove siano rispettati i requisiti previsti dall'art. 96 c.p.p. Ne consegue che una nomina per mezzo di fax, privo di data, della provenienza e della autenticazione della firma non è in alcun modo...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1876 del 19 febbraio 2000
«Poiché il legislatore, pur ispirandosi al principio dell'assenza di formalità, richiede che la nomina del difensore di fiducia dell'imputato risulti con certezza nel processo attraverso la produzione dell'originale, non può sortire effetto l'atto...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14291 del 15 aprile 2002
«Qualora il difensore di fiducia non sia comparso e non abbia tempestivamente comunicato la volontà di aderire allo sciopero proclamato dalla categoria degli avvocati, nella ipotesi che il difensore d'ufficio, nominato in sostituzione, dichiari la...»