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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 33420 del 7 ottobre 2002
«Qualora l'estinzione del reato per oblazione divenga possibile solo in seguito alla modifica dell'originaria imputazione disposta con la sentenza pronunciata all'esito del dibattimento, con la quale venga inflitta la pena per il reato in essa...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3396 del 27 gennaio 2006
«In materia di oblazione, la documentazione attestante l'avvenuto pagamento della somma dovuta non può essere prodotta direttamente davanti alla Corte di cassazione, giacché davanti al giudice di legittimità possono essere prodotti esclusivamente i...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8973 del 8 marzo 2011
«La somma di denaro dovuta a titolo di oblazione, non è rateizzabile dato che è predeterminata dalla legge senza che rilevino le condizioni economiche dell'imputato.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2888 del 16 marzo 1992
«Esso, al contrario, va sempre rigorosamente provato e va escluso tutte le volte in cui la falsità risulti essere oltre o contro l'intenzione dell'agente, come quando risulti essere semplicemente dovuta ad una leggerezza o ad una negligenza, non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 813 del 15 gennaio 2013
«In tema di retribuzione dovuta al prestatore di lavoro ai fini dei cc.dd. istituti indiretti (mensilità aggiuntive, ferie, malattia e infortunio), non esiste un principio generale ed inderogabile di omnicomprensività e, pertanto, nella...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19923 del 22 settembre 2014
«La corresponsione, in favore del lavoratore subordinato, di una retribuzione maggiore di quella dovutagli in forza della contrattazione collettiva, costituisce trattamento di miglior favore, giustificato anche in considerazione di specifiche...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2733 del 20 agosto 1997
«Infatti, il principio dell'applicazione della norma più favorevole al reo opera non soltanto al fine di individuare la norma di diritto sostanziale applicabile al caso concreto, ma anche in ordine al regime della procedibilità che inerisce alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8148 del 22 luglio 1992
«Nel caso della pena accessoria specificamente prevista dall'art. 317 bis c.p., costituente una eccezione rispetto alla regola generale dovuta al particolare rigore con cui il legislatore ha considerato e sanzionato i delitti commessi dai pubblici...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27846 del 3 agosto 2006
«Ne deriva che la preclusione di cui al novellato art. 47-ter, comma primo bis, succitato, non è operativa qualora la recidiva non sia applicata, e cioè allorquando, ancorché riconosciuta la ricorrenza degli estremi di fatto e di diritto, essa non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40156 del 5 dicembre 2006
«...potuto rappresentarsene l'eventualità facendo uso della dovuta diligenza, e resta esclusa soltanto se il reato diverso consiste in un evento atipico, con conseguente eccezionalità ed imprevedibilità delle circostanze che lo hanno cagionato.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4330 del 1 febbraio 2012
«La responsabilità del compartecipe per il fatto più grave rispetto a quello concordato, materialmente commesso da un altro concorrente, integra il concorso ordinario ex art. 110 c.p., se il compartecipe ha previsto e accettato il rischio di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44924 del 3 dicembre 2007
«...disposta in adesione a richiesta non giustificata da un impedimento; ipotesi, quest'ultima, da riconoscersi nel caso di sospensione dovuta a dichiarata adesione del difensore all'astensione dalle udienze proclamata dalle associazioni di categoria.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40191 del 30 ottobre 2007
«...è obbligato ad effettuare alle autorità indicate in base all'art. 242 del medesimo decreto è dovuta a prescindere dal superamento delle soglie di contaminazione. (Annulla con rinvio, Trib. lib. Palermo, 2 aprile 2007).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7885 del 10 agosto 1996
«...ha precisato che la restituzione dei medesimi, in sede esecutiva, si sarebbe dovuta effettuare a favore di chi fosse risultato proprietario in base alla normativa civilistica ed alle disposizioni speciali di cui alla legge 1 giugno 1939 n. 1089).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3945 del 25 marzo 1999
«Ed invero, il concetto di proporzione — da intendersi nel senso di mancanza di sproporzione manifesta tra la prestazione del privato e quella del pubblico ufficiale — riguarda soltanto la corruzione impropria di cui all'articolo 318 c.p. che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9832 del 20 settembre 1991
«Il reato di concussione per induzione e quello di truffa aggravata dalla qualità di pubblico ufficiale si distinguono tra loro per le modalità dell'azione messa in opera dall'agente: deve ravvisarsi concussione quando l'abuso della qualità assuma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32594 del 24 luglio 2015
«Nel delitto di induzione indebita, previsto dall'art. 319 quater cod. pen., introdotto dalla L. n. 190 del 2012, la condotta si configura come persuasione, suggestione, inganno, pressione morale con più tenue valore condizionante - rispetto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33034 del 7 settembre 2005
«...scriminante l'attesa dovuta alla preliminare individuazione da parte dell'ufficio tecnico dei nominativi dei proprietari dei terreni inquinati o il rispetto dei tempi necessari per la procedura d'appalto dei lavori di rimozione dei rifiuti.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1128 del 6 febbraio 1997
«...essere versato a tale cassa non implica disciplina pubblicistica trattandosi di semplice modalità di pagamento rivolta a far pervenire direttamente all'ente la percentuale dovutagli per l'uso consentito al medico delle attrezzature ospedaliere).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3004 del 5 marzo 1999
«Tuttavia, esso deve essere provato, e va escluso tutte le volte che la falsità risulti essere oltre o contro la volontà dell'agente, come quando risulti dovuta soltanto ad una leggerezza o negligenza di costui, giacché il sistema vigente ignora la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29436 del 25 agosto 2006
«...o sovrabbondante rispetto all'interesse preordinato a risvegliare nonché all'indignazione dovuta alla circostanza che l'autore di tale speculazione - che aveva aggirato le regole a presidio dei valori ambientali - era perdipiù un magistrato.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12472 del 1 dicembre 2000
«L'esimente della obbedienza gerarchica dovuta ad un ordine militare non è applicabile nel caso di reato commesso alla guida di un autoveicolo, atteso che la relativa responsabilità incombe anche sul conducente, cui compete, nella concreta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7005 del 14 luglio 1993
«Nel caso in cui l'imputato invochi la concessione della circostanza attenuante della provocazione ed alleghi il fatto ingiusto collegato all'evento, è a carico del giudice stabilire se sussista un nesso tra fatto ingiusto e condotta offensiva...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4069 del 2 maggio 1983
«...implicata in una rapina, la cartella clinica e si attivi, al di là delle semplici cure e dell'assistenza dovuta, nella ricerca di un radiologo e di una clinica privata in cui ricoverare la persona medesima, con esclusione di pubblici ospedali.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36612 del 24 settembre 2003
«Ai fini della sussistenza della fattispecie legale dell'incendio colposo previsto dall'art. 449 c.p., o la mera accensione del fuoco, dovuta o meno a fatto del soggetto cui si addebita l'incendio o a qualsiasi altra causa, non ha giuridico...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2593 del 23 febbraio 1990
«Esso va, pertanto, escluso tutte le volte in cui la falsità risulti essere oltre o contro l'intenzione dell'agente, come quando risulti essere semplicemente dovuta ad una leggerezza o ad una negligenza di costui, giacché il sistema vigente ignora...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1358 del 6 febbraio 1987
«...falsità, risulti essere oltre o contro la intenzione dell'agente, come quando risulti essere semplicemente dovuta ad una leggerezza o ad una negligenza di costui, poiché il sistema vigente ignora del tutto la figura del falso documentale colposo.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9111 del 27 agosto 1988
«...ritardato pagamento non soddisfa l'integralità del risarcimento, né può farsi rientrare nella sfera dell'obbligazione risarcitoria il pagamento della soprattassa dovuta per l'illecito amministrativo consistito nel mancato pagamento della tassa.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 870 del 29 gennaio 1992
«Anche un semplice visto espresso con una firma può assumere di per sé la veste di atto: la mera firma, allorché risulti destinata ab initio alla prova di determinate attività di controllo demandate ad un pubblico dipendente nell'esercizio dei suoi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27770 del 21 giugno 2004
«In tema di falso ideologico in atto pubblico, pur essendo richiesto, sotto il profilo psicologico, per la configurabilità di detto reato, il solo dolo generico, deve tuttavia escludersi che esso possa ritenersi sussistente per il solo fatto che...»