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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22758 del 15 giugno 2010
«Nel caso in cui la condotta contestata consista nell'avere l'imputato, quale titolare di un frantoio oleario, effettuato in un fiume scarichi di acque reflue industriali non autorizzati, sono palesemente infondate le sollevate...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40761 del 20 marzo 2013
«In tema di divieto di scarico di cui all'art. 103, D.Lgs. n. 152/2006, la deroga costituita dall'impossibilità tecnica o dall'eccessiva onerosità, a fronte dei benefici ambientali conseguibili, a recapitare acque reflue urbane e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 50129 del 28 giugno 2018
«In tema di gestione illecita dei rifiuti, ricorre la figura del deposito temporaneo solo nel caso di raggruppamento di rifiuti e del loro deposito preliminare alla raccolta ai fini dello smaltimento per un periodo non superiore...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15771 del 9 aprile 2018
«L'attività di gestione illecita di rifiuti, include, secondo la descrizione che ne è data dall'art. 183, comma 1, lett. n), D.Lgs. 152/2006, la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, compresi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37280 del 1 ottobre 2008
«In tema di gestione dei rifiuti, l'esclusione dall'applicazione della disciplina sui rifiuti per le terre e rocce da scavo (art. 186, D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152) è subordinata alla prova positiva, gravante sull'imputato, della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19206 del 16 marzo 2017
«In tema di rifiuti, la definizione dell'art. 183, comma primo, lett. a), del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, a termini della quale costituisce rifiuto qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione ovvero...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 56066 del 19 settembre 2017
«In tema di gestione dei rifiuti, l'applicazione della disciplina dettata dall'art. 52, comma 2-bis, D.L. 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, e dal D.M. 25 febbraio 2016, nella parte...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25429 del 1 luglio 2015
«In tema di tutela penale dell'ambiente, non è configurabile il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata in presenza di un'attività di frammentazione o macinatura di terre e rocce da scavo, in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16078 del 10 marzo 2015
«In tema di gestione dei rifiuti, l'applicazione della disciplina sulle terre e rocce da scavo (art. 186, D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152), nella parte in cui sottopone i materiali da essa indicati al regime dei sottoprodotti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 54995 del 24 ottobre 2017
«In caso di raccolta, trasporto e conferimento di rifiuti metallici, ricorre l'elemento oggettivo della contravvenzione di cui all'art. 256, comma 1, D.Lgs. n. 152/2006 stante la non occasionalità della condotta (il numero dei...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19208 del 16 marzo 2017
«L'autorizzazione alla gestione dei rifiuti ha natura personale, sicché deve escludersi che il titolo abilitativo corrispondente possa essere utilizzato indifferentemente da più soggetti. (Fattispecie relativa ad imputato tratto in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2777 del 24 gennaio 2006
«L'entrata in vigore del D.Lgs. 209/2003 sulla gestione dei veicoli fuori uso non ha determinato una abolitio criminis trattandosi invece di successione di leggi nel tempo senza soluzione di continuità ai sensi dell'art. 2, comma...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41839 del 30 settembre 2008
«Il potere-dovere del giudice di disapplicare la normativa nazionale per contrasto con le direttive europee riguarda le ipotesi di contrasto con una norma comunitaria dotata di efficacia diretta negli ordinamenti interni e tali...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14730 del 7 febbraio 2019
«La natura di reato formale di pericolo della fattispecie criminosa di cui all'art. 279, comma 2, D.Lgs. n. 152/2006 non esclude in astratto l'applicabilità della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis cod. pen. (nella...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 755 del 11 gennaio 2010
«La disciplina normativa di cui all'art. 311, 1° comma, D.Lgs. n. 152/06, secondo cui "il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio agisce, anche esercitando l'azione civile in sede penale, per il risarcimento del danno...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20118 del 9 maggio 2013
«La polizia municipale, avendo il potere di identificare i responsabili delle infrazioni al codice della strada, può anche fermare i trasgressori, al fine di procedere alla contestazione delle eventuali violazioni del medesimo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25917 del 15 ottobre 2019
«Nel giudizio civile di rinvio ex art. 622 c.p.p. si determina una piena "translatio" del giudizio sulla domanda civile, sicché la Corte di appello civile competente per valore, cui la Cassazione in sede penale abbia rimesso il procedimento ai soli...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14140 del 8 aprile 2015
«In tema di guida senza patente da parte di cittadino straniero, non spetta al P.M. eseguire accertamenti circa l’avvenuto rilascio del titolo abilitativo nello Stato di origine dell’imputato, spettando a quest’ultimo dimostrare di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12260 del 24 marzo 2015
«Il principio dell’affidamento, nello specifico campo della circolazione stradale, trova opportuno temperamento nell’opposto principio secondo il quale l’utente della strada è responsabile anche del comportamento imprudente altrui...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8526 del 13 febbraio 2015
«In tema di reati colposi derivanti da inosservanza delle norme sulla circolazione stradale, nel formulare il proprio apprezzamento sull'eccesso di velocità relativa — vale a dire su una velocità non adeguata e pericolosa...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39391 del 27 ottobre 2005
«Il conducente di un veicolo che abbia l’obbligo di precedenza prima di immettersi nella sede stradale non può limitarsi a verificare che altro conducente gli abbia concesso la precedenza, ma deve verificare con la massima diligenza, per...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 21774 del 7 maggio 2004
«Il conducente che compia manovra di immissione nel flusso della circolazione, in condizioni di mancata o scarsa visibilità del tratto della sede stradale e dei veicoli sulla stessa sopraggiungenti, ha l’obbligo di farsi assistere da...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4952 del 16 maggio 1996
«Nell’ipotesi prevista dall’art. 221 D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, in cui l’esistenza di un reato dipenda dall’accertamento di una violazione non costituente reato, qualora per questa venga effettuato il pagamento in misura ridotta...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10223 del 16 marzo 2005
«In tema di circolazione stradale, in ipotesi di svolta a destra, il conducente di un veicolo (soprattutto — come nella specie — di grosse dimensioni) ha il dovere di assicurarsi con assoluta certezza che intraprendendo la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 15187 del 13 aprile 2015
«In tema di guida in stato di ebbrezza, l’esito positivo dell’alcotest costituisce prova della sussistenza dello stato di ebbrezza ed è onere dell’imputato fornire eventualmente la prova contraria, che non può consistere nella mera...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2887 del 3 luglio 2019
«In tema di guida in stato di ebbrezza, allorquando l’alcoltest risulti positivo, costituisce onere della difesa dell’imputato fornire una prova contraria a detto accertamento quale, ad esempio, la sussistenza di vizi dello strumento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1827 del 15 gennaio 2010
«I risultati del prelievo ematico, effettuato durante il ricovero presso una struttura ospedaliera pubblica a seguito di incidente stradale, sono utilizzabili nei confronti dell’imputato per l’accertamento del reato di guida in stato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10226 del 20 gennaio 2005
«In tema di guida in stato di ebbrezza (art. 186 cod. della strada), l’ubriachezza volontaria, non determinata cioè da caso fortuito né da forza maggiore, non esclude né diminuisce l’imputabilità: l’agente risponde del reato commesso...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7192 del 18 luglio 1996
«Il giudice che applichi la pena per il reato di cui all’art. 186, D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, deve disporre la sospensione della patente di guida. Tale sanzione amministrativa accessoria discende, ex art. 186, comma secondo, D.Lgs....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40957 del 12 ottobre 2015
«In tema di guida in stato di ebbrezza, il veicolo «con il quale è stato commesso il reato» è confiscabile anche se risulta in comproprietà tra l’imputato e persona estranea al reato.»