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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1602 del 4 giugno 1998
«A norma dell'art. 666, comma 6, c.p.p. al procedimento di esecuzione sono applicabili le disposizioni sull'impugnazione, ed in particolare quella di cui all'art. 597, comma primo, in tema di appello, ripetuta al comma primo dell'art. 609 per il...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 28 ottobre 1998
«Nei procedimenti di sorveglianza in corso al momento dell'entrata in vigore della legge 27 maggio 1998 n. 165 le nuove disposizioni si applicano ai rapporti non ancora esauriti, sicché è consentita la sospensione dell'esecuzione della pena anche...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2631 del 27 febbraio 1998
«Nel caso di impugnazione dell'imputato su punti della decisione diversi da quello concernente l'affermazione di responsabilità non si forma, con riguardo a quest'ultimo, il giudicato (come invece avviene nel caso di annullamento con rinvio sempre...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4467 del 9 dicembre 1998
«La decisione del giudice di merito che abbia applicato in sentenza il condono al di fuori dei casi consentiti dalla legge può essere emendata in sede di cognizione solo attraverso il giudizio di impugnazione, attivabile dal P.M. che abbia proposto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5337 del 12 ottobre 1998
«Qualora un componente del collegio che ha dichiarato l'inammissibilità della richiesta di revisione abbia in precedenza partecipato al giudizio di merito, non sussiste alcuna causa di nullità ma si configura un'ipotesi di incompatibilità la quale,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 608 del 8 maggio 1998
«L'art. 304, comma secondo, c.p.p., nel richiamare, ai fini della sospensione dei termini di durata della custodia cautelare, il concetto di complessità del dibattimento, ha inteso comprendere in tale locuzione non solo la complessità inerente alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6558 del 4 giugno 1998
«Nel caso in cui, nel procedimento di appello, uno dei coimputati scelga il rito cui all'art. 599, comma quarto (cosiddetto patteggiamento in appello), raggiungendo l'accordo sull'accoglimento in tutto o in parte dei motivi di ricorso, con rinuncia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 706 del 21 gennaio 1998
«Non costituisce vizio di manifesta illogicità della motivazione di un provvedimento giurisdizionale l'indicazione errata, nel testo del provvedimento, di una data di notificazione, in conseguenza di indubbio errore materiale che risulti dalla...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12356 del 30 ottobre 1999
«La disposizione della confisca da parte del giudice di appello in assenza di una precedente statuizione al riguardo da parte del giudice di primo grado e di una impugnazione del pubblico ministero, costituisce reformatio in pejus della decisione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12975 del 12 novembre 1999
«Nell'ambito del giudizio abbreviato il giudice può valutare tutti gli atti legittimamente acquisiti durante le indagini preliminari ad eccezione di quelli colpiti da nullità ed inutilizzabilità assolute, non risultando il principio della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13071 del 15 novembre 1999
«La rinnovazione del dibattimento in appello è provvedimento eccezionale rispetto alla presunzione di completezza dell'istruzione dibattimentale nel processo di primo grado, e pertanto limitato alle prove che il giudice di secondo grado ritiene...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13281 del 17 novembre 1999
«In tema di cognizione del giudice di appello, nella locuzione «punti della decisione ai quali si riferiscono i motivi preposti» di cui all'art. 597 primo comma, c.p.p. debbono ricomprendersi non solo i «punti della decisione» in senso stretto, e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1462 del 16 aprile 1999
«Ai fini della sospensione dei termini di custodia cautelare (art. 304, comma 2, c.p.p.), la particolare complessità del dibattimento può essere ritenuta dal giudice dell'appello ancor prima della decisione sulle richieste di rinnovazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14641 del 23 dicembre 1999
«Ricorrono gli estremi del reato di abuso di ufficio nel comportamento del vigile urbano che elevi contravvenzione a un soggetto e non a un altro se si siano resi entrambi autori della medesima infrazione al codice della strada (divieto di sosta)....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1859 del 16 giugno 1999
«Ogni contrasto che impedisca la prosecuzione del procedimento va eliminato con la procedura del conflitto: la nozione dei «casi analoghi», prevista dall'art. 28, comma 2, c.p.p., non deve, infatti, essere intesa in senso restrittivo, poiché la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2800 del 28 settembre 1999
«La disposizione di cui al secondo comma dell'art. 28 c.p.p. regola preventivamente il contrasto tra il giudice dell'udienza preliminare e quello del dibattimento, attribuendo ope legis prevalenza alla decisione di quest'ultimo, di modo che non può...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3196 del 26 novembre 1999
«Il giudice di appello, qualora ritenga di non potere accogliere l'accordo proposto dalle parti ex art. 599 c.p.p. non può pronunciare direttamente sentenza, decidendo la causa nel merito, con la conferma della decisione di primo grado, perché...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3212 del 15 giugno 1999
«La disciplina della sospensione dei termini processuali durante il periodo feriale opera anche con riferimento al procedimento di sorveglianza, applicandosi non solo ai termini di comparizione, ma anche a quelli previsti dagli artt. 47, comma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 369 del 12 aprile 1999
«La commissione, entro il termine di legge, di un delitto o di una contravvenzione della stessa indole (nella specie accertata con sentenza emessa a seguito di patteggiamento in appello), determina la revoca del beneficio della sospensione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4794 del 7 ottobre 1999
«La regola dettata dall'art. 28, comma 2, c.p.p. secondo cui, in caso di contrasto fra giudice dell'udienza preliminare e giudice del dibattimento, prevale la decisione di quest'ultimo non può trovare applicazione quando detta decisione si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5748 del 12 gennaio 1999
«Al tribunale del riesame devono essere trasmessi tutti gli atti presentati al giudice a norma dell'art. 291, comma 1, c.p.p. La omessa trasmissione di parte di essi vale a configurare inottemperanza all'obbligo sancito dall'art. 309, comma 5,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 728 del 27 aprile 1999
«In tema di misure interdittive, non sussiste interesse alla impugnazione avverso il provvedimento applicativo qualora la misura, per qualunque ragione, abbia perso medio tempore efficacia. L'interesse a impugnare, di cui all'art. 568, comma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1077 del 1 febbraio 2000
«In tema di condizioni di procedibilità, nel caso in cui, in sede di appello, sorga questione sull'accertamento della proposizione della querela, il giudice, se non è in possesso di elementi decisivi idonei a farla ritenere omessa, deve disporre,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 174 del 4 marzo 2000
«Il conflitto che insorga tra giudice del dibattimento e giudice delle indagini preliminari rientra nell'ipotesi di cui al primo comma dell'art. 28 c.p.p. e non in quella prevista dal secondo comma dello stesso articolo, poiché il principio della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2083 del 2 ottobre 2000
«La diminuente prevista dall'art. 609 quater, comma 3, c.p. configura una circostanza attenuante ad effetto speciale, il cui riconoscimento in concreto si risolve in una diversa qualificazione giuridica del fatto. Conseguentemente va ritenuto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2350 del 12 giugno 2000
«In tema di sequestro, la impugnazione da parte del custode del provvedimento del giudice, richiesto della liquidazione del relativo compenso, deve essere proposta con le modalità di cui all'art. 666 c.p.p. A tanto consegue che detto provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 275 del 7 marzo 2000
«La decisione emessa in violazione del divieto di partecipazione al giudizio del giudice ricusato sino a che l'istanza di ricusazione non sia stata dichiarata inammissibile o rigettata, è nulla solo nel caso in cui la dichiarazione di ricusazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3572 del 26 giugno 2000
«La Corte di cassazione risolve una questione di diritto anche quando giudica sull'adempimento del dovere di motivazione, sicché il giudice di rinvio, pur conservando la libertà di decisione mediante un'autonoma valutazione delle risultanze...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 4286 del 24 agosto 2000
«La mancata trasmissione al tribunale del riesame di uno o più atti tra quelli a suo tempo trasmessi al giudice con la richiesta di emissione dell'ordinanza applicativa di misura cautelare non determina automaticamente alcuna nullità processuale e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5089 del 28 aprile 2000
«I soci accomandanti, ai sensi dell'art. 2313 c.c., rispondono limitatamente alla quota conferita, di talché, una volta che l'hanno ceduta non possono ricevere alcun danno dalle vicende societarie. Invero la cessione estromette il socio...»