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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12792 del 15 giugno 2005
«Ove — pendente tra le stesse parti, dinanzi ad un giudice straniero, una domanda asseritamente avente il medesimo oggetto e il medesimo titolo ovvero una causa ipotizzata come pregiudiziale senza che il processo dinanzi al giudice italiano sia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 18263 del 10 settembre 2004
«Quando, dopo la proposizione dell'istanza di regolamento preventivo di giurisdizione, intervenga la sentenza del giudice di primo grado (il quale non abbia ritenuto di sospendere il giudizio di merito) e tale sentenza sia impugnata, con atto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 10823 del 16 maggio 2014
«Proposto regolamento preventivo di giurisdizione, la sentenza emessa, nelle more, dal giudice di merito (nella specie, dichiarativa del fallimento) è condizionata alla conferma del potere giurisdizionale e, dunque, non preclude la decisione sul...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 3948 del 26 febbraio 2004
«In caso di giudizio a litisconsorzio facoltativo promosso da più attori nei confronti della P.A. (nella specie, per l'annullamento di atti istitutivi di una procedura selettiva per progressione in carriera), la proposizione di regolamento...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11298 del 28 ottobre 1995
«Il principio secondo cui il provvedimento per il regolamento preventivo di giurisdizione deve svolgersi nei confronti delle parti del giudizio di merito si applica anche nei confronti della parte che sia intervenuta in tale ultimo giudizio dopo la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35150 del 28 settembre 2011
«Non integra concorso nell'altrui reato di violenza sessuale il mero "voyeurismo", salvo che l'atto del guardare sia stato oggetto di un preventivo accordo tra i soggetti oppure venga palesato all'esecutore materiale della violenza in modo tale da...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16737 del 8 aprile 2004
«In tema di truffa contrattuale, la richiesta, rivolta da un'impresa di manutenzione al cliente, della sottoscrizione in bianco di un'autorizzazione a svolgere lavori senza rilascio di un preventivo di spesa concernente la natura dei lavori da...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9786 del 8 marzo 2007
«È configurabile il reato di truffa aggravata ex art. 640, commi primo e secondo, n. 1, c.p., a carico di dipendenti di un ente pubblico i quali, facendo artificiosamente figurare le loro normali prestazioni lavorative come rientranti invece...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47701 del 12 dicembre 2003
«In tema di sequestro preventivo (art. 321 c.p.p.), non sussiste il fumus del delitto di truffa ai danni dello Stato (art. 640, n. 1, c.p.), nell'ipotesi di attività commerciale avente per oggetto l'importazione di autoveicoli usati da paesi...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., sentenza n. 6085 del 17 marzo 2014
«In materia di accertamento tecnico preventivo ai sensi dell'art. 445 bis cod. proc. civ., il giudice, in mancanza di contestazioni e salvo non intenda rinnovare le operazioni o sostituire il consulente, deve omologare l'accertamento sulla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4839 del 4 febbraio 2010
«Il delitto di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche si consuma già nel momento del versamento da parte dell'ente erogante dei finanziamenti richiesti attraverso la presentazione di un preventivo di spesa artatamente "gonfiato", anche...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30790 del 18 settembre 2006
«In relazione alla fattispecie di cui all'art. 640 bis c.p., in forza del combinato disposto degli artt. 322 ter e 640 quater c.p., il sequestro preventivo può avere ad oggetto anche beni o valori equivalenti al profitto del reato. (Nel caso di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2101 del 18 gennaio 2010
«Il sequestro preventivo, funzionale alla confisca "per equivalente", disposto nei confronti della persona sottoposta ad indagini per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, non può avere ad oggetto beni per un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8755 del 26 febbraio 2009
«Il sequestro preventivo funzionale alla confisca, prevista dal combinato disposto degli artt. 322 ter e 640 quater c.p., è applicabile anche al reato di frode informatica aggravato per essere stato il fatto commesso con abuso della qualità di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 31990 del 27 settembre 2006
«Il sequestro preventivo funzionale alla confisca del profitto derivante dal reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche può riguardare beni che siano oggetto di una procedura fallimentare, e, quindi, può comportare il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 31989 del 27 settembre 2006
«Il sequestro preventivo, preordinato alla confisca di beni per un valore equivalente al profitto del reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, può essere emesso nei confronti della persona fisica concorrente con una...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 41936 del 22 novembre 2005
«Il sequestro preventivo, funzionale alla confisca, disposto nei confronti della persona sottoposta ad indagini per uno dei reati previsti dall'art. 640 quater c.p. può avere ad oggetto beni per un valore equivalente non solo al prezzo, ma anche al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 50087 del 12 dicembre 2013
«Integra il delitto di appropriazione indebita aggravato dall'abuso delle relazioni di ufficio la condotta dell'amministratore, socio unico di una società a responsabilità limitata, che si appropri di denaro della società stessa distraendolo dallo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5657 del 5 febbraio 2014
«Il sequestro preventivo può avere ad oggetto beni appartenenti a terzi estranei al reato, incombendo, in tale caso, sul giudice un dovere specifico di motivazione sul requisito del "periculum in mora" in termini di semplice probabilità del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5148 del 14 ottobre 1997
«È legittimo il sequestro preventivo di una utenza telefonica, della quale risulti l'utilizzazione continuativa ed esclusiva al fine di commettere il reato di molestie.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3314 del 30 giugno 1997
«Il locale ove vengono dati spettacoli ai quali può assistere chiunque, previo acquisto al botteghino della tessera di socio e del biglietto di ingresso, non può essere considerato un circolo privato, ma è un luogo aperto al pubblico, sottoposto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17322 del 23 aprile 2009
«Non integra il reato di omissione di lavori in edifici che minacciano rovina (art. 677 c.p.) la condotta del proprietario di un immobile, sottoposto a sequestro preventivo, che non provveda a eseguire i lavori urgenti per rimuovere una situazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20268 del 27 maggio 2010
«Integra il reato di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento l'esercizio di un'attività di intrattenimento in un locale formalmente concepito come club privato e, come tale, accessibile solo alla ristretta cerchia degli...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13055 del 7 aprile 2005
«La contravvenzione prevista dall'art. 681 c.p., che ha come scopo la tutela del pubblico che assiste ad uno spettacolo, deve ritenersi sussistente ogniqualvolta l'agente organizzi un pubblico spettacolo senza avere osservato le prescrizioni...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3757 del 31 gennaio 2001
«In materia di abusiva apertura di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento è precluso al giudice ordinario, mediante la disapplicazione dell'atto amministrativo, interferire con la scelta effettuata dall'amministrazione nell'esercizio del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10580 del 25 ottobre 1993
«In caso di sentenza dichiarativa di incompetenza seguita da tempestiva riassunzione della causa davanti al giudice indicato come competente, quest'ultimo, ove si ritenga, a sua volta, incompetente, ma in relazione a disposizione, regolatrice della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3269 del 9 aprile 1996
«È configurabile un conflitto positivo di competenza nel caso di pendenza, davanti a due distinti tribunali, di procedure concorsuali di tipo diverso, come quella fallimentare e quella di concordato preventivo, e di conseguenza - stante l'interesse...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9222 del 1 settembre 1995
«Il termine di quindici giorni per proporre il regolamento facoltativo di competenza avverso la sentenza dichiarativa di fallimento in coerenza con il termine stabilito dall'art. 18 l. fall. per proporre opposizione avverso la stessa, non è...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8069 del 8 agosto 1990
«In pendenza di istanza di fallimento proposta nei confronti di una società cooperativa, la deduzione circa il carattere non commerciale dell'attività di tale cooperativa, con la conseguenza della sua assoggettabilità a liquidazione coatta...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8590 del 25 agosto 1990
«In relazione a procedimento promosso per la dichiarazione di fallimento davanti al tribunale, il regolamento preventivo di giurisdizione, con il quale il debitore contesti la sua assoggettabilità a detta procedura concorsuale, per la qualità...»