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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12589 del 28 agosto 2002
«Ai fini della validità della notificazione ai sensi dell'art. 143 c.p.c. per le persone irreperibili, il giudice deve accertare in base alle prove dedotte se il notificante conosceva o poteva conoscere, adottando la comune diligenza, la dimora, il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4339 del 26 marzo 2001
«Le condizioni legittimanti la notificazione a norma dell'art. 143 c.p.c. non sono rappresentate dal solo dato soggettivo della ignoranza da parte del richiedente o dell'ufficiale giudiziario circa la residenza, la dimora o il domicilio del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8077 del 31 marzo 2007
«Le condizioni legittimanti la notificazione a norma dell'art. 143 c.p.c. non sono rappresentate dal solo dato soggettivo dell'ignoranza, da parte del richiedente o dell'ufficiale giudiziario, sulla residenza, dimora o domicilio del destinatario...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7850 del 24 settembre 1994
«È valida la notificazione eseguita per affissione ai sensi dell'art. 143 c.p.c. nei confronti di persona che pur conservando l'iscrizione anagrafica risulti trasferita all'estero e di cui si ignori l'attuale residenza o domicilio — con conseguente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5288 del 6 agosto 1983
«Il procedimento di notificazione disciplinato dall'art. 143 c.p.c. trova applicazione qualora s'ignori il luogo di residenza, dimora o domicilio del destinatario e tale ignoranza non sia superata con le ricerche e richieste di informazioni,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 993 del 8 febbraio 1985
«Qualora la parte istante per la notificazione di un atto conosca — o all'ufficiale giudiziario procedente risulti — che il destinatario della notificazione si sia trasferito dal luogo indicato nei registri anagrafici, la notificazione stessa deve...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5825 del 5 novembre 1981
«Qualora il destinatario della notificazione si sia trasferito dal luogo o dai luoghi indicati nei registri anagrafici, e se ne ignori la nuova residenza, dimora o domicilio, la notificazione medesima va effettuata con le formalità prescritte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9218 del 23 ottobre 1996
«L'esigenza di assicurare l'esercizio del diritto di difesa dell'imprenditore prima della dichiarazione di fallimento comporta l'obbligo del tribunale fallimentare di disporne la previa comparizione in camera di consiglio (come previsto dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3291 del 19 maggio 1986
«Con riguardo al momento di perfezionamento della notificazione è irrilevante il fatto del destinatario che abbia dato causa al ricorso all'una o all'altra modalità di notifica (irreperibilità, mutamento o abbandono del precedente domicilio etc.)....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6345 del 13 marzo 2013
«In tema di notificazioni ad una persona giuridica ed alla stregua dell'art. 145, primo comma, cod. proc. civ., nel testo dettato dall'art. 2 della legge 28 dicembre 2005, n. 263, applicabile "ratione temporis", la notifica alla persona fisica che...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 1711 del 26 gennaio 2007
«Nel caso in cui il legale rappresentante di una società abbia, nella qualità, eletto domicilio in relazione ad un determinato processo, le notificazioni devono essere effettuate presso il domicilio eletto, non già presso la sede legale della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9504 del 28 giugno 2002
«La fusione per incorporazione di una società per azioni in altra Spa determina l'estinzione dell'ente incorporato ed il subingresso in giudizio, a seguito di riassunzione o costituzione volontaria, della società incorporante, con la conseguenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9447 del 21 aprile 2009
«In tema di notificazione alle persone giuridiche, se la notificazione non può essere eseguita con le modalità di cui all'art. 145, primo comma, c.p.c. - ossia mediante consegna di copia dell'atto al rappresentante o alla persona incaricata di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19468 del 20 settembre 2007
«In virtù del principio di immedesimazione organica, la notifica di un atto giudiziario nei confronti delle persone giuridiche può avvenire mediante consegna a mani del rappresentante legale, o della persona addetta alla ricezione degli atti, in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12460 del 7 luglio 2004
«Essendo il condominio un ente sfornito di personalità e autonomia patrimoniale che agisce, in campo sostanziale e processuale, attraverso l'amministratore, tecnico ex art. 46 c.c. — le notificazioni vanno effettuate all'amministratore presso il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 976 del 28 gennaio 2000
«Il condominio di edifici, che non è una persona giuridica, ma un ente di gestione e non ha, pertanto, una sede in senso tecnico, ove non abbia designato nell'ambito dell'edificio un luogo espressamente destinato e di fatto utilizzato per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 850 del 2 febbraio 1999
«La notifica di un atto giudiziario ad uno dei soci, e nel suo domicilio, di una società di fatto è valida perché ciascuno di essi ne ha la rappresentanza ed è legittimato a stare in giudizio per la stessa, mentre d'altro canto manca un sistema che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6761 del 6 aprile 2004
«In tema di notifica a società, il passaggio dalla notifica presso la sede della società ovvero, ove ciò non sia possibile, presso il domicilio del suo amministratore alla notifica prevista dall'art. 143 c.p.c. presuppone che la società ed il suo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12004 del 3 dicembre 1993
«Ai fini dell'ammissibilità della notifica di un atto ad una persona giuridica o ad un ente privo di personalità giuridica ai sensi dell'art. 140 c.p.c. occorre distinguere a seconda che nell'atto sia o meno indicata la persona fisica che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5927 del 14 marzo 2007
«È nulla la notificazione per compiuta giacenza presso l'ufficio postale dell'atto di citazione che sia stato indirizzato in un luogo in cui il destinatario, indipendentemente dall'esservi o meno conosciuto, non ha la residenza, o, se questa è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 206 del 13 gennaio 1998
«In presenza di convenzioni internazionali che abilitino alle notifiche processuali a mezzo del servizio postale, le modalità di consegna sono quelle proprie dei regolamenti del Paese di destinazione, tuttavia il giudice italiano non può recepire o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24852 del 22 novembre 2006
«In tema di notificazione a mezzo del servizio postale, la consegna del piego a persona di famiglia convivente con il destinatario nel luogo indicato sulla busta contenente l'atto da notificare fa presumere che in quel luogo si trovino la residenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12666 del 25 settembre 2000
«È valida e produttiva di effetti la notificazione effettuata al difensore a mezzo del servizio postale al domicilio dichiarato per il giudizio, mediante consegna del plico a persona abilitata a riceverlo (nella specie: collaboratore di studio) a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2956 del 26 marzo 1994
«Nella notificazione a mezzo posta l'ufficiale postale, nel caso in cui non abbia potuto consegnare l'atto al destinatario o a persona abilitata a riceverlo in sua vece (artt. 8 e 9, L. 20 novembre 1982, n. 890), dopo aver accertato che il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6360 del 19 marzo 2007
«A seguito delle decisioni della Corte costituzionale n. 477 del 2002, nn. 28 e 97 del 2004 e 154 del 2005, circa il principio della scissione fra il momento del perfezionamento della notificazione per il notificante e per il destinatario, deve...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1729 del 5 marzo 1996
«Con riguardo a notifica a mezzo del servizio postale, in caso di rifiuto di ricevimento da parte delle persone abilitate, ovvero di mancanza, inidoneità o assenza delle stesse, oppure di temporanea assenza del destinatario (art. 8 legge n. 890 del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11498 del 1 settembre 2000
«Nella notificazione a mezzo posta l'ufficiale postale, nel caso in cui non abbia potuto consegnare l'atto al destinatario o a persona abilitata a riceverlo in sua vece (artt. 8 e 9 legge 20 novembre 1982, n. 890), dopo aver accertato che il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4779 del 29 maggio 1997
«Nella notificazione a mezzo del servizio postale le attestazioni apposte sull'avviso di ricevimento dall'agente che provvede al recapito del plico fanno fede fino a prova contraria in ordine all'indicazione di un determinato luogo, dimora o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11929 del 22 maggio 2006
«In tema di notificazione a mezzo del servizio postale, in caso di rifiuto di ricevimento da parte delle persone abilitate, ovvero di mancanza, inidoneità o assenza delle stesse, oppure di temporanea assenza del destinatario (art. 8 della legge n....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5884 del 14 giugno 1999
«Di fronte alla minaccia dell'esecuzione forzata in base ad un decreto d'ingiunzione dichiarato esecutivo per mancata opposizione, l'ingiunto, che sostenga l'inesistenza della notificazione del decreto stesso, cioè deduca che nei suoi riguardi non...»