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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6529 del 11 giugno 1991
«Le attenuanti generiche non costituiscono oggetto di «concessione» per meglio adeguare la pena. La determinazione della pena va operata esclusivamente in riferimento ai parametri indicati dalla legge (gravità del reato, capacità di delinquere del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2850 del 16 marzo 1992
«Il reato di violenza privata non necessariamente è assorbito in quello di sequestro di persona, dal quale, invece, si può differenziare per la diversità della condotta tenuta dagli imputati con riferimento alla diversità dei beni tutelati dalle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3276 del 3 novembre 1992
«L'esistenza di gravi indizi di colpevolezza può essere desunta anche dal solo contenuto delle intercettazioni telefoniche, quando esse siano affidabili, quando siano di sicura provenienza dagli indagati, quando siano numerose, concordanti e dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4322 del 24 novembre 1992
«La procedura prevista per la correzione degli errori materiali è applicabile anche alle sentenze emesse dalla Corte di cassazione, sempreché il giudice si trovi di fronte a una situazione nella quale il provvedimento sia affetto da mere...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6117 del 22 maggio 1992
«A norma dell'art. 589, secondo comma del nuovo codice di procedura penale, la dichiarazione di rinuncia, parziale o totale all'impugnazione può essere fatta personalmente dalla parte privata oppure a mezzo del difensore munito di procura speciale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6231 del 23 maggio 1992
«In tema di caccia, l'esclusione, prevista in base ad insindacabili scelte di politica legislativa dall'art. 30, terzo comma, L. 11 febbraio 1992, n. 157 (Norma per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio),...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6928 del 11 giugno 1992
«Tra le due distinte ipotesi contravvenzionali previste dall'art. 659 c.p. è ammissibile il concorso; tuttavia perché l'esercizio di una professione o di un mestiere, rumoroso per sé stesso, possa configurare il reato di disturbo arrecato con mezzi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7872 del 9 luglio 1992
«I precedenti penali dell'imputato, in quanto indice di pericolosità sociale, legittimano di per sé il diniego delle attenuanti generiche che è, invece, illegittimo se fondato sul semplice riferimento al pessimo comportamento processuale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8169 del 22 luglio 1992
«Qualora due o più reati debbano unificarsi con il vincolo della continuazione, il giudice è tenuto ad esaminare se e quali circostanze (aggravanti o attenuanti) ricorrano in relazione ad ogni singolo reato, non solo per stabilire quale sia in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9920 del 17 ottobre 1992
«Quando ricorrano i presupposti per ritenere la continuazione nel reato, l'art. 81, cpv., c.p., può trovare applicazione anche in riferimento a reati per i quali siano previste rispettivamente la pena detentiva per il reato più grave ed una pena...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2373 del 20 dicembre 1993
«In riferimento alle pronunce della Corte di cassazione, la procedura della correzione degli errori materiali può essere utilizzata per ovviare alla mera discordanza tra l'effettivo pensiero del giudice e la sua esteriorizzazione od anche, alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2595 del 29 luglio 1993
«Il concetto di sicurezza pubblica cui fa riferimento l'art. 650 c.p. va desunto dal dettato dell'art. 1 del T.U.L.P.S., che prevede la tutela della sicurezza dei cittadini e la loro incolumità. Pertanto, l'ordine di sgombero di un edificio o di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2903 del 24 luglio 1993
«Nel caso di cumulo di pena riguardante delitti unificati per la continuazione, tra i quali sia compreso un reato ostativo all'applicazione di una misura alternativa ai sensi dell'art. 4 bis ord. pen., come modificato dall'art. 15 legge n. 356 del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3937 del 3 dicembre 1993
«Nel procedimento speciale di applicazione della pena su richiesta delle parti, il beneficio della sospensione condizionale della pena non è oggetto di negoziazione tra le parti perché è fuori dell'area del patteggiamento. La concessione di tale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4522 del 15 dicembre 1993
«Ai fini della corretta motivazione dei provvedimenti in materia di misure cautelari personali in ordine alla sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, non può considerarsi sufficiente la mera enunciazione delle fonti di prova, essendo, al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4807 del 11 gennaio 1993
«Il termine «indizi» ha significato e valore diversi a seconda che con esso si voglia fare riferimento agli elementi di prova necessari e sufficienti per affermare la responsabilità di un soggetto in ordine ai reati ascrittigli, ovvero a quelli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5333 del 26 maggio 1993
«Poiché la prescrizione costituisce un'ipotesi di rinuncia dello Stato alla pretesa punitiva la sua operatività va verificata con riferimento all'azione penale esercitata per il reato che — nelle sue componenti essenziali ed accessorie — abbia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5826 del 10 giugno 1993
«Ai fini della configurabilità del reato continuato, il solo riferimento alla omogeneità delle imputazioni ascritte e all'ambito temporale, pochi mesi, in cui i singoli reati sono stati consumati non può fare presumere, in mancanza di altri e più...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6349 del 23 giugno 1993
«Ai fini dell'applicazione del disposto dell'art. 659 c.p. occorre distinguere l'ipotesi del mestiere rumoroso per sé stesso da quella dell'uso, nel corso dell'esercizio di una qualsiasi attività, di mezzi rumorosi, e ciò perché se il mestiere non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7377 del 27 luglio 1993
«Se anche le modalità di attuazione del rimpatrio sono rimaste regolate dall'art. 163, terzo comma, R.D. 18 giugno 1931, n. 773, l'art. 2, L. 27 dicembre 1956, n. 1423 ha disciplinato ex novo il rimpatrio sicché a detta disposizione, successiva al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 847 del 17 marzo 1993
«Le dichiarazioni accusatorie de relato provenienti da imputato (o indagato) di reato connesso o collegato possono assurgere alla dignità di indizi gravi di colpevolezza, ai fini dell'emissione di una misura cautelare, solo a condizione che venga...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9093 del 6 ottobre 1993
«In virtù della nuova formula adottata nel codice del 1988 in tema di vizio di motivazione, alla Corte di cassazione, quando venga prospettata questa lamentela, è assolutamente inibito il riesame dell'incartamento processuale, L'indagine, anche con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10129 del 24 settembre 1994
«In materia di ordinanze sindacali, le stesse possono fondarsi su poteri di intervento propri del sindaco o a questi delegati da organismi territoriali sovraordinati. Se il sindaco ha agito con riferimento a norme emanate dal presidente della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1240 del 5 luglio 1994
«L'unicità del disegno criminoso di cui all'art. 81 cpv. postula che i singoli fatti reato, ai fini della esistenza del vincolo della continuazione, siano tutti previsti e deliberati sin dall'origine nelle loro linee essenziali non essendo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1572 del 19 maggio 1994
«In tema di custodia cautelare, il reato più grave, contestato in continuazione con altri reati, costituisce soltanto il punto di riferimento per il computo dei termini di durata della misura, di talché quel reato non elimina, ad altri effetti,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1622 del 22 agosto 1994
«È legittima la liquidazione equitativa dell'indennità di custodia di bene sottoposto a sequestro penale, ancorata alla qualità e quantità dell'impegno del custode, allorché esso, riguardando un bene non deteriorabile, non richieda altra attività,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2380 del 29 agosto 1994
«L'eventuale concessione della sospensione condizionale della pena non costituisce ragione ostativa dell'applicazione delle misure cautelari, facendo riferimento il comma 2, dell'art. 273 c.p.p. alla «sussistenza» di cause di estinzione del reato,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2599 del 22 agosto 1994
«Sussiste la legittimazione ad impugnare la mancata concessione del sequestro preventivo, richiesto dal P.M., da parte della persona che avrebbe diritto alla restituzione delle cose passibili di sequestro, trattandosi di soggetto astrattamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 396 del 11 marzo 1994
«L'onere di prospettare, da parte del condannato, fatti specifici sui quali si fonda la richiesta di applicazione in sede esecutiva dell'istituto della continuazione consente al giudice di individuare elementi rivelatori dell'identità del disegno...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4556 del 7 gennaio 1994
«La perquisizione, che è mezzo di ricerca della prova, presuppone l'esistenza di un fondato motivo che consenta di ritenere che il corpo del reato o cose pertinenti al reato si trovino sulla persona di un determinato soggetto o in un determinato...»