-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 476 del 20 gennaio 1992
«Nell'ipotesi in cui, successivamente alla emissione del decreto che dispone il giudizio immediato, l'imputato richieda il «patteggiamento», il giudice per le indagini preliminari non può applicare la pena concordata. In tal caso, invero, unico...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5403 del 11 maggio 1995
«In tema di giudizio immediato, il dovere di mettere a disposizione del giudice per le indagini preliminari l'intero fascicolo processuale non consente al pubblico ministero selezioni di sorta; ma la tardiva trasmissione della documentazione...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3417 del 27 gennaio 2006
«Non è abnorme, e, quindi, non è impugnabile con il ricorso per cassazione, il provvedimento con il giudice per le indagini preliminari abbia rigettato la richiesta del pubblico ministero di emissione del decreto penale di condanna: trattasi,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8288 del 3 marzo 2010
«Deve ritenersi affetto da abnormità (del tipo c.d. “funzionale”) il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari, sulla base di valutazioni di mera opportunità, abbia respinto la richiesta di decreto penale avanzata dal...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5850 del 13 febbraio 2004
«È legittimo il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari respinga la richiesta di decreto penale avanzata dal pubblico ministero oltre la scadenza del termine di sei mesi dalla data di iscrizione dell'imputato nel registro...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18059 del 16 aprile 2003
«Il Giudice per le indagini preliminari che ritenga di non accogliere la richiesta del P.M. di emissione di decreto penale di condanna ha l'alternativa di restituire gli atti al P.M. ovvero di pronunciare sentenza di proscioglimento ex art. 129...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18 del 25 ottobre 1995
«Il giudice per le indagini preliminari il quale, richiesto dell'emissione di decreto penale di condanna o dell'applicazione della pena a norma dell'art. 444 c.p.p., ritenga che dagli atti, pur non risultando la prova positiva dell'innocenza della...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24705 del 16 giugno 2001
«Deve considerarsi abnorme, perché si colloca del tutto al di fuori dell'ordinamento e determina una stasi processuale non altrimenti rimuovibile se non con l'impugnazione ed il conseguente annullamento, il provvedimento con il quale il giudice per...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16446 del 21 aprile 2001
«Il mancato rispetto del termine di sei mesi dalla data in cui il nome della persona alla quale il reato è attribuito è iscritto nel registro delle notizie di reato, entro il quale il pubblico ministero deve chiedere al giudice per le indagini...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42467 del 31 ottobre 2012
«Il giudice per le indagini preliminari, una volta emesso il decreto penale di condanna, si spoglia dei poteri decisori sul merito dell'azione penale e non può, quindi, a seguito di opposizione, operare alcuna modifica del capo di imputazione,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23717 del 8 giugno 2009
«È abnorme il provvedimento con cui il giudice delle indagini preliminari, emesso un decreto penale di condanna per imputazioni plurime e accolta l'istanza di oblazione avanzata dall'imputato in riferimento ad una di esse, senza la contestuale...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35615 del 23 ottobre 2002
«Ne consegue che l'obbligo di enunciazione del fatto nel decreto di citazione notificato all'imputato opponente è soddisfatto mediante l'indicazione per relationem all'imputazione contenuta nel decreto opposto, senza che per ciò possa ravvisarsi...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12341 del 4 febbraio 2005
«La domanda di oblazione discrezionale, avanzata nel corso delle indagini preliminari e respinta dal giudice per le indagini preliminari, può essere riproposta nel giudizio instauratosi a seguito dell'opposizione a decreto penale. (Mass. redaz.).»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1395 del 14 giugno 1994
«Nel caso in cui l'imputato proponga opposizione a decreto penale di condanna, chiedendo contestualmente di essere ammesso all'oblazione di cui all'art. 162 bis c.p. il processo — che con l'emissione del decreto penale e l'opposizione avverso di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2255 del 11 settembre 1991
«Ne consegue che, se nel corso di uno di tali processi, venga commesso in udienza un reato diverso dalla falsa testimonianza, competente a disporre l'arresto è il pubblico ministero a norma dell'art. 476, primo comma, c.p.p. e competente per la...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2524 del 6 marzo 1996
«Non sussiste alcuna violazione del diritto di difesa nell'esposizione introduttiva del P.M. con cui si riportino le dichiarazioni rese dagli imputati in sede di indagini preliminari, non essendo la stessa in alcun modo vincolante per il giudice.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3441 del 2 agosto 1996
«All'indagato sottoposto ad una misura cautelare non è consentito denunciare l'incompetenza territoriale del giudice per le indagini preliminari (nella specie, mediante la richiesta di riesame del provvedimento); tale eccezione, infatti, non può...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6464 del 11 febbraio 2008
«L'applicazione, in sede di indagini preliminari, delle particolari cautele dettate dall'art. 498, comma quarto, c.p.p. per l'esame testimoniale del minore è rimessa alla valutazione del giudice che, di volta in volta, ne ravvisi la necessità ai...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8542 del 17 settembre 1993
«In conseguenza delle modifiche apportate all'art. 500 c.p.p. con la L. 7 agosto 1992, n. 359 in tema di esame testimoniale, debbono ritenersi acquisibili, anche in grado di appello, le dichiarazioni rese dai testi nella fase delle indagini...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7937 del 18 luglio 1995
«Qualora le trascrizioni relative ad intercettazioni telefoniche siano state ritualmente acquisite nel corso del dibattimento e prima dell'inizio della discussione, l'interruzione di quest'ultima operata al fine di acquisire - su istanza del P.M....»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21088 del 5 maggio 2004
«Ai fini della legittimità della lettura e acquisizione al fascicolo del dibattimento delle sommarie dichiarazioni rese alla polizia giudiziaria nel corso delle indagini preliminari da persone che non siano poi comparse al dibattimento in quanto...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33785 del 3 settembre 2007
«Sussiste l'ipotesi di impossibilità sopravvenuta di ripetizione con riferimento alle dichiarazioni rese in sede di indagini preliminari da straniera extracomunitaria dedita alla prostituzione, successivamente assente in dibattimento, in quanto...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42926 del 19 dicembre 2002
«La sopravvenuta impossibilità, per fatti o circostanze imprevedibili, della ripetizione di atti assunti dalla polizia giudiziaria, nel corso delle indagini preliminari, deve essere liberamente apprezzata dal giudice di merito, la cui valutazione,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7231 del 17 giugno 1998
«In tema di lettura di atti, l'art. 512 si riferisce genericamente alla sopravvenuta impossibilità, per fatti e circostanze imprevedibili, della ripetizione degli atti assunti nel corso delle indagini preliminari. La sopravvenuta impossibilità di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5495 del 31 maggio 1996
«La sopravvenuta impossibilità di rintracciare il testimone la quale, ove ricollegabile a fatti o circostanze imprevedibili, consente di dare lettura nel dibattimento delle dichiarazioni da questi rese alla polizia giudiziaria, al pubblico...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10955 del 29 novembre 1993
«Ne consegue che la lettura degli atti assunti nel corso delle indagini preliminari dalla polizia giudiziaria, dal pubblico ministero o dal giudice per le indagini preliminari è consentita solo quando sussista una vera e propria impossibilità di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6585 del 2 giugno 2000
«Nel giudizio di appello, la richiesta di rinnovazione del dibattimento ai sensi dell'art. 6, comma terzo, della L. 7 agosto 1997, n. 267, per l'esame delle persone indicate nell'art. 513 c.p.p. che abbiano reso dichiarazioni al pubblico ministero,...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4265 del 7 aprile 1998
«In tema di istruzione dibattimentale, le disposizioni di cui all'art. 6, L. 7 agosto 1997, n. 267, che contengono la disciplina transitoria della nuova normativa posta dall'art. 513, c.p.p., in ordine alla lettura delle dichiarazioni rese...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24537 del 28 maggio 2004
«...dibattimentale. Viceversa, non è preclusa al P.M. la riconsiderazione, in quella sede, di elementi fattuali che, pur già presenti nella fase delle indagini preliminari, non abbiano costituito oggetto di formale contestazione in quella sede.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11576 del 31 marzo 2006
«L'efficacia preclusiva dell'emissione di un decreto di archiviazione non opera in presenza di fatto qualificato come oggettivamente diverso da quello cui si riferiva il provvedimento di archiviazione, conseguente ad acquisizioni effettuate in...»