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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6519 del 19 luglio 1996
«Il credito dell'assegno di mantenimento attribuito dal giudice al coniuge separato senza addebito di responsabilità, ai sensi dell'art. 156 c.c., avendo la sua fonte legale nel diritto all'assistenza materiale inerente al vincolo coniugale e non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6957 del 26 maggio 2000
«La quota di partecipazione in una società a responsabilità limitata esprime una posizione contrattuale obiettiva che va considerata come bene immateriale equiparabile al bene mobile non iscritto in pubblico registro ai sensi dell'art. 812 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3103 del 26 giugno 1989
«Ai sensi dell'art. 817 c.c., l'esistenza del vincolo pertinenziale tra due beni richiede la presenza di un elemento oggettivo, consistente nella destinazione di un bene al servizio o all'ornamento di un altro, ed un elemento soggettivo, costituito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19157 del 29 settembre 2005
«La destinazione durevole di una cosa al servizio di un'altra dà luogo ad un rapporto pertinenziale ai sensi dell'art. 817 c.c. solo se effettuata dal proprietario o dal titolare di un diritto reale di godimento su entrambe le cose, che intenda con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9563 del 9 maggio 2005
«Per la costituzione del vincolo pertinenziale sono necessari un elemento oggettivo, consistente nella materiale destinazione del bene accessorio in una relazione di complementarità con quello principale, e un elemento soggettivo, consistente nella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7655 del 30 luglio 1990
«In tema di costituzione di una servitù per destinazione del padre di famiglia, il requisito della esistenza di opere visibili e permanenti va verificato con riferimento al momento della separazione dei fondi, non rilevando le modificazioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2615 del 14 aprile 1986
«Poiché il vincolo pertinenziale, ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 817 e 818 c.c., postula la destinazione in modo durevole, attuale ed effettivo della cosa accessoria a quella principale ad opera del proprietario di entrambe (o dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 132 del 18 gennaio 1985
«Poiché al fine della configurazione del rapporto pertinenziale sono necessari un elemento oggettivo, inteso nel senso che la cosa accessoria deve essere posta in una relazione di complementarietà funzionale con la cosa principale, e un elemento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2748 del 30 maggio 1978
«Ai sensi dell'art. 1110 c.c., il divieto opposto dal partecipante ad una comunione, a che vengano eseguite opere indispensabili a conservare alla cosa la sua destinazione comune (nella specie, trasformazione, imposta dalla legge, di un impianto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2531 del 19 marzo 1999
«L'acquisto a titolo originario di un bene collegato funzionalmente ad un altro - nella specie cantina di un appartamento - può esser riconosciuto per effetto dell'art. 818 c.c., ancorché non menzionato nel titolo di acquisto invalido, per il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3610 del 12 marzo 2001
«Il vincolo gravante iure publico su di un palazzo di interesse storico riguarda il complesso unitario dell'immobile, comprensivo anche degli affreschi che ne adornano gli appartamenti cui è da attribuire la qualificazione giuridica di pertinenze...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15509 del 14 luglio 2011
«Il vincolo di destinazione posto dall'art. 18 della legge 6 agosto 1967, n. 765, e dall'art. 26 della legge 28 febbraio 1985, n. 47, comporta l'obbligo non già di trasferire la proprietà dell'area destinata a parcheggio insieme alla costruzione,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21003 del 1 agosto 2008
«In tema di spazi destinati a parcheggi privati, in complessi condominiali di nuova costruzione, il susseguirsi d'interventi legislativi incidenti sulla limitazione dell'autonomia privata in ordine alle dimensioni minime di tali spazi e al regime...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22496 del 26 ottobre 2007
«In tema di spazi per parcheggi negli edifici, ai sensi dell'articolo 41 sexies della legge 17 agosto 1942 n. 1150, introdotto dall'articolo 18 della legge 6 agosto 1967 n. 765, della mancata destinazione a parcheggio dell'area indicata nella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13857 del 9 novembre 2001
«La disciplina legale delle aree destinate a parcheggio, interne o circostanti ai fabbricati di nuova costruzione, impone un vincolo di destinazione, di natura pubblicistica, per il quale gli spazi in questione sono riservati all'uso diretto delle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7474 del 11 agosto 1997
«Poiché per l'attuazione della costituzione del diritto reale di uso per parcheggio dei condomini di un edificio - artt. 18, L. 6 agosto 1967, n. 765 e 2, comma 2, L. 24 marzo 1989, n. 122 - è necessario identificare la superficie da assoggettare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5395 del 17 giugno 1997
«Il vincolo pubblicistico inderogabile riguardante gli spazi adibiti a parcheggio di cui all'art. 18 della legge n. 765 del 1967 (che ha trovato conferma nella successiva legge n. 122 del 1982), traducendosi in un rapporto di pertinenzialità...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3363 del 18 luglio 1989
«L'art. 41 sexies della L. 17 agosto 1942 n. 1150, nel testo introdotto dall'art. 18 della L. 6 agosto 1967 n. 765, il quale prescrive che «nelle nuove costruzioni ed anche nelle aree di pertinenza delle costruzioni stesse debbono essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19349 del 4 ottobre 2005
«Ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 821, secondo comma, e 1129 c.c., il diritto alla restituzione dei frutti nasce limitato dalle spese sostenute per la relativa produzione, sicché il restituente può dedurle senza necessità di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4388 del 23 febbraio 2009
«In tema di usucapione, grava sulla P.A., convenuta nel relativo giudizio, l'onere di dimostrare la natura demaniale del bene oggetto del contendere, e di conseguenza la sua inidoneità ad essere usucapito. A tal fine, è tuttavia insufficiente che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10253 del 20 ottobre 1997
«Quando non si tratta di beni del demanio necessario, la demanialità non è una qualifica attribuita ad un bene in funzione del titolo di acquisto o della volontà inattuata di una determinata destinazione demaniale o del modo di atteggiarsi del...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 4769 del 9 marzo 2004
«Il lido del mare - da intendersi come quella porzione di riva che è a contatto diretto, nel suo limite esterno, con le acque del mare e che resta normalmente coperta dalle ordinarie mareggiate, sicché ne riesce impossibile ogni altro uso oltre...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12272 del 5 luglio 2004
«Nel nostro ordinamento, le acque pubbliche fanno parte, salva diversa previsione legale, del demanio necessario (idrico) dello Stato, come risulta dall'art. 822 c.c. e dal regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 e come è ribadito dal D.P.R. 24...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12701 del 18 dicembre 1998
«Fanno parte del demanio idrico, perché rientrano nel concetto di alveo, le sponde e le rive interne dei fiumi, cioè le zone soggette ad essere sommerse dalle piene ordinarie (mentre le sponde e le rive esterne, che possono essere invase dalle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21245 del 10 ottobre 2007
«In relazione alle strade vicinali, benché la loro natura di beni privati di interesse pubblico faccia presumere (fino a prova contraria) l'esistenza sulle medesime di una servitù di uso pubblico a favore del Comune, ai fini del riconoscimento del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4975 del 2 marzo 2007
«Affinché un'area privata venga a far parte del demanio, non è sufficiente che essa sia destinata all'uso pubblico, ma è invece necessario che sia intervenuto un atto o un fatto che ne abbia trasferito il dominio alla P.A., e che essa sia destinata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 915 del 22 gennaio 2003
«La strada interpoderale o vicinale, iscritta negli elenchi comunali, si presume assoggettata al pubblico transito, diritto reale dell'ente esponenziale estinguibile soltanto per volontà anche implicita del medesimo, irrilevante essendo al riguardo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3117 del 17 marzo 1995
«L'iscrizione delle strade negli appositi elenchi (che richiede l'accertamento dell'uso pubblico e la sua destinazione alla funzione di collegamento di parti del territorio comunale), secondo la procedure prevista dalle leggi in materia, ha...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6201 del 20 giugno 1990
«Con riguardo a servitù di passaggio su un fondo a favore di altro fondo e dei fabbricati da realizzare sullo stesso, i proprietari di detti immobili non possono trasferire al comune il diritto di transito sull'altrui fondo, perché venga esercitato...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6919 del 21 novembre 1983
«L'occupazione di un terreno privato da parte del comune, integrante un fatto illecito in difetto di provvedimento autorizzativo, la quale sia eseguita dalla irreversibile destinazione del bene nella realizzazione di una strada comunale ad uso...»