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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4171 del 18 giugno 1988
«La mancata comparizione del locatore all'udienza fissata per la convalida (anche nel caso di rinvio d'ufficio ex artt. 168 bis c.p.c. e 82 disp. att. stesso codice) fa perdere alla intimazione tutti gli effetti di carattere processuale (salvi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2082 del 24 marzo 1983
«La cessazione degli effetti dell'intimazione, nel procedimento per convalida di sfratto, a seguito della mancata comparizione del locatore all'udienza fissata nell'atto di citazione, si verifica anche quando la mancata comparizione dipenda dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2263 del 6 giugno 1975
«Nel procedimento per convalida di sfratto, la mancata comparizione del locatore, all'udienza fissata per la convalida, determina, a norma dell'art. 662 c.p.c., la cessazione degli effetti processuali dell'intimazione, ma non anche il venir meno...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4016 del 18 febbraio 2008
«Nel procedimento per convalida di sfratto, la questione di competenza, come ogni altra questione volta a contestare la domanda di merito, può ben essere sollevata già nell'udienza di comparizione, anche al fine di contrastare l'accoglimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11967 del 8 giugno 2005
«Il richiamo posto dall'art. 7 R.D. n. 1611/ 1933 (sulla rappresentanza in giudizio dello Stato) ai «giudizi innanzi ai pretori» in ordine ai quali le norme di competenza ordinaria rimangono ferme anche quando sia in causa un'amministrazione dello...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 387 del 16 gennaio 1991
«Con riguardo ad un contratto di locazione, per cui sia prevista in forza di clausola compromissoria la cognizione di arbitri per le relative controversie, questa trova limite nel procedimento di convalida di sfratto, per cui sussiste la competenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1879 del 14 giugno 1972
«L'intimazione di licenza o di sfratto, richiesta per il procedimento di convalida, non ha il contenuto e gli effetti sostanziali della disdetta. Essa è una dichiarazione precettiva del locatore o concedente che tende ad avere incidenza diretta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2618 del 7 marzo 1995
«In tema di intimazione di licenza o sfratto l'adempimento previsto nell'ultimo comma dell'art. 660 c.p.c., secondo il quale, se l'intimazione non è stata notificata a mani proprie l'ufficiale giudiziario deve spedire avviso all'intimato della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 632 del 11 febbraio 1978
«L'intimazione di licenza per finita locazione o di sfratto può ritenersi affetta da nullità radicale per erronea indicazione dell'udienza di comparizione, con la conseguente appellabilità dell'ordinanza di convalida emessa in assenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3166 del 24 settembre 1976
«L'irregolarità della notificazione dell'intimazione di sfratto non determina, direttamente e immediatamente, la nullità del provvedimento di convalida; questo, al contrario, conserva la sua piena efficacia di titolo esecutivo, salvo il diritto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2782 del 20 novembre 1964
«Il locatore ha la facoltà e non già l'obbligo d'intimare la licenza per finita locazione contestualmente alla citazione per la convalida. Quest'ultima può pure riferirsi a licenza intimata precedentemente e senza le forme di cui all'art. 660...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 330 del 2 febbraio 1973
«Allorquando il godimento di un immobile sia stato concesso, in considerazione di un rapporto di lavoro o di impiego e questo venga a cessare, la domanda di rilascio non deve essere necessariamente preceduta dalla disdetta, essendo l'obbligo della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1216 del 14 giugno 1965
«Nell'ipotesi che un prestatore di lavoro avente diritto ad alloggio di servizio (nella specie, portiere) convenga il datore di lavoro avanti al tribunale per sentir dichiarare la nullità del licenziamento intimatogli e, conseguentemente, il suo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 33 del 4 gennaio 1991
«Anche in caso di mancata comparizione o di assenza di opposizione dell'intimato l'emissione, ai sensi dell'art. 663 c.p.c., di ordinanza non impugnabile di convalida di sfratto, ha quale presupposto essenziale la sussistenza di un rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 2685 del 6 febbraio 2014
«La domanda di risoluzione contratto di locazione per inadempimento del conduttore, ai sensi dell'art. 1453 c.c., può essere proposta tanto con ricorso per convalida di sfratto, quanto nelle forme del giudizio ordinario di cognizione, e non muta...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19651 del 21 maggio 2007
«In tema di delitti contro il patrimonio, la causa di non punibilità per fatti in danno dei congiunti non trova applicazione nei casi in cui siano commessi con violenza fisica, consistente in qualsiasi atteggiamento di coartazione della libertà...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 700 del 10 gennaio 2014
«In tema di convalida dell'arresto, è legittimo che il giudice effettui sulle attestazioni della polizia giudiziaria un sindacato di attendibilità, che, però, va condotto con l'oggetto e gli standard propri della sede, senza, cioè, che vengano...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 620 del 9 gennaio 2014
«In tema di estradizione per l'estero, l'annullamento per difetto di motivazione sulla sussistenza del pericolo di fuga dell'ordinanza con la quale il presidente della corte d'appello ha convalidato l'arresto provvisorio ed ha applicato la misura...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2203 del 28 marzo 1986
«Nei procedimenti di convalida di licenza per finita locazione o di sfratto, il principio, secondo il quale l'inapplicabilità della sospensione dei termini durante il periodo feriale riguarda la sola fase di tipo sommario (art. 3 della L. 7 ottobre...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5353 del 8 marzo 2007
«L'autorizzazione necessaria perché un ente pubblico possa agire o resistere in giudizio, emessa dall'organo collegiale competente, e della quale l'organo rappresentante l'ente pubblico deve essere munito, attiene alla legittimatio ad processum...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10045 del 11 ottobre 1993
«L'autorizzazione a stare in giudizio, necessaria perché un ente pubblico possa agire o resistere in causa, attiene alla legitimatio ad processum, ossia all'efficacia e non alla validità della costituzione dell'ente medesimo; essa, pertanto, può...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2325 del 25 febbraio 1993
«Il principio secondo cui l'autorizzazione a stare in giudizio intervenuta successivamente non vale a sanare retroattivamente l'irregolarità, quando il giudice del merito abbia già rilevato il difetto di legittimazione processuale e ne abbia tratto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 879 del 6 febbraio 1984
«La disciplina fissata dalla Convenzione italo — francese del 3 giugno 1930 sulla esecuzione delle sentenze civili e commerciali, resa esecutiva in Italia con legge 7 gennaio 1932 n. 45, e tuttora in vigore in materia fallimentare, ed, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23694 del 21 dicembre 2004
«Non sussiste la violazione del principio di corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato se il giudice, adito con intimazione di sfratto per finita locazione, mutato il rito per l'opposizione dell'intimato (art. 667 c.p.c.), accoglie la domanda...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9231 del 1 settembre 1993
«L'art. 125, secondo comma, c.p.c., il quale, fino al momento della costituzione, consente alla parte attrice di rilasciare procura al difensore, in via di ratifica con effetti retroattivi dell'atto in precedenza notificato dal difensore stesso in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17453 del 31 luglio 2006
«La notificazione effettuata, ai sensi dell'articolo 139 c.p.c., nel luogo in cui il destinatario ha l'ufficio o dove esercita l'industria o il commercio non postula una relazione di fatto con il luogo di lavoro caratterizzata da una presenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13755 del 20 settembre 2002
«L'ammissibilità dell'opposizione tardiva alla convalida di licenza o di sfratto per irregolarità della notificazione dell'intimazione è subordinata dall'art. 668, primo comma, c.p.c. alla prova, a carico dell'opponente, del collegamento causale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7809 del 31 marzo 2010
«A seguito della sentenza (di immediata applicazione) della Corte costituzionale n. 3 del 2010, dichiarativa dell'illegittimità costituzionale dell'art. 140 c.p.c., nella parte in cui prevedeva che la notifica si perfezionasse, per il destinatario,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43282 del 19 novembre 2008
«In tema di sequestro, il P.M. che, delegando la polizia giudiziaria alla esecuzione di una perquisizione, abbia disposto il sequestro "di quanto rinvenuto (corpo di reato e cose pertinenti al reato) e, in ogni caso, ritenuto utile al fine delle...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2 del 15 marzo 1994
«In tema di sequestro probatorio, in relazione alle cose che assumono la qualifica di «corpo di reato» non è necessario offrire la dimostrazione della necessità del sequestro in funzione dell'accertamento dei fatti, atteso che l'esigenza probatoria...»