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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21934 del 29 agosto 2008
«La controversia promossa da un consumatore per conseguire il risarcimento del danno alla salute da alterazione psichica e stress conseguente alla asserita illegittima pubblicizzazione, durante una trasmissione televisiva concernente una partita di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7399 del 27 marzo 2007
«Rientra nella giurisdizione del giudice ordinario e non di quello tributario la controversia avente ad oggetto diritti ed obblighi attinenti ad un rapporto previdenziale obbligatorio anche se originata da pretesa azionata dall'ente previdenziale a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1774 del 26 gennaio 2011
«In tema di rapporti di lavoro alle dipendenze di Stati esteri, l'esenzione dello Stato straniero dalla giurisdizione nazionale viene meno non solo nel caso di controversie relative a rapporti lavorativi aventi per oggetto l'esecuzione di attività...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15626 del 10 luglio 2006
«La cognizione della controversia instaurata da personale dipendente italiano o straniero di Ufficio consolare di Stato estero in Italia al fine di ottenere il pagamento di spettanze retributive e la condanna dello stesso Stato estero al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5829 del 13 marzo 2007
«Posto che le questioni relative ai rapporti tra il tribunale in composizione ordinaria e la sezione specializzata agraria sono di competenza e non di giurisdizione, anche nel caso della eventuale incompetenza per materia di detta sezione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4021 del 21 marzo 2001
«A norma dell'art. 38 c.p.c., nel testo introdotto dall'art. 4 della legge n. 353 del 1990, l'incompetenza per materia (alla pari di quella per valore e per territorio, nei casi previsti dall'art. 28 c.p.c.) deve essere eccepita dalla parte o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16136 del 27 ottobre 2003
«In tema di regolamento di competenza (nella specie, per territorio), la disposizione dettata dall'art. 38 c.p.c. è volta a regolare, oltre il tempo, anche i modi dell'eccezione, ed alla sua osservanza è condizionato il dovere del giudice di...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 8189 del 23 maggio 2012
«Qualora la parte, convenuta in giudizio per l'adempimento di un contratto, eccepisca l'incompetenza territoriale del giudice adito, affermando che il contratto in contestazione non si è concluso ovvero è nullo, e che, ammesso che si sia concluso,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9783 del 24 aprile 2009
«In sede di regolamento di competenza avverso sentenza dichiarativa dell'incompetenza del giudice adito con riferimento ai criteri di competenza territoriale derogabile, la Corte di cassazione, cui appartiene il potere di riscontrare la competenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24903 del 25 novembre 2005
«Nelle cause relative a diritti di obbligazione, l'attore non ha alcun onere di specificazione del criterio di competenza scelto e delle ragioni per le quali ha ritenuto di incardinare la controversia presso il giudice adito, essendo sufficiente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5174 del 10 giugno 1997
«L'adesione dell'attore all'indicazione del giudice territorialmente competente fatta dal convenuto comporta la cancellazione della causa dal ruolo solo in quanto la controversia non rientri fra quelle nelle quali a norma dell'art. 28 c.p.c. la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 398 del 16 gennaio 1999
«Il giudice successivamente adito, al fine di stabilire se sussista la litispendenza, deve fare riferimento alla situazione processuale esistente al momento della sua pronuncia e deve respingere la relativa eccezione ove a tale data il giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2064 del 10 marzo 1999
«Il principio del “ne bis in idem”, posto dall'art. 39 c.p.c., che è norma di ordine pubblico processuale, determina l'improcedibilità del processo che nasca dalla indebita reiterazione di controversia già in corso, imponendo la cancellazione dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 568 del 22 gennaio 1999
«La litispendenza è data dalla contemporanea pendenza di due cause identiche, oltre che nelle parti, anche nel petitum e nella causa petendi, e non già solo nelle questioni di diritto che debbono essere risolte dal giudice per pervenire alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2803 del 23 marzo 1994
«Nella nozione di continenza di cause (in relazione alla quale il giudice successivamente adito deve verificare, ai sensi dell'art. 39, secondo comma, c.p.c., se la controversia propostagli rientri nella sua competenza o in quella del giudice adito...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9409 del 11 novembre 1994
«A norma dell'art. 366 c.p.c., il ricorso per cassazione deve essere proposto, a pena d'inammissibilità, con unico atto avente i requisiti di forma e di contenuto indicati in detta disposizione, con la conseguenza che è inammissibile un nuovo atto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10083 del 15 ottobre 1997
«La sentenza dichiarativa della litispendenza, ai sensi dell'art. 39 primo comma c.p.c. è impugnabile con il ricorso per regolamento di competenza solo al fine di contestare il presupposto di detta litispendenza, cioè l'anteriore proposizione in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8026 del 8 agosto 1990
«Fra la controversia promossa dal datore di lavoro per l'accertamento della legittimità del licenziamento del lavoratore e quella successivamente instaurata da quest'ultimo per la dichiarazione dell'illegittimità dello stesso licenziamento e la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6056 del 3 dicembre 1985
«L'identità delle cause pendenti va determinata — ai fini della dichiarazione di litispendenza ex art. 39, primo comma, c.p.c. — attraverso l'identità dei soggetti, del petitum e della causa petendi. Conseguentemente va esclusa la litispendenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8214 del 16 giugno 2000
«Non sussiste litispendenza comportante la necessità di riunione dei giudizi pendenti davanti a giudici diversi a norma dell'art. 39 c.p.c. tra il giudizio di opposizione a pignoramento e quello di opposizione a precetto pendente in fase di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6322 del 16 maggio 2000
«Per dar luogo alla competenza per connessione ai sensi dell'art. 40 c.p.c. non è sufficiente una qualsiasi relazione di interdipendenza fra due cause pendenti davanti a giudici diversi, ma è necessario che tra esse intercorra uno dei rapporti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16355 del 13 luglio 2010
«Qualora nei confronti della stessa parte siano proposte più domande, anche solo soggettivamente connesse, alcune rientranti nella competenza per valore del giudice di pace, altre in quella per materia del tribunale, l'organo giudiziario superiore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5425 del 15 aprile 2002
«Ai sensi dell'art. 43 c.p.c., la sentenza che abbia pronunciato sulla competenza insieme col merito della controversia può essere impugnata, in via alternativa, con l'istanza di regolamento facoltativo di competenza oppure nei modi ordinari,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 764 del 12 novembre 1999
«La pronuncia che dichiari l'incompetenza, a seguito di eccezione rilevata, d'ufficio o dalla parte, in violazione dei limiti temporali stabiliti per la sua rilevabilità, non è impugnabile con il regolamento necessario di competenza ex art. 42...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 803 del 20 novembre 1999
«In tema di procedimento dinanzi al giudice di pace, e alla stregua dell'art. 46 c.p.c. (norma che non può ritenersi implicitamente abrogata in seguito alla nuova disciplina introdotta dalla L. n. 374 del 1991), le sentenze del giudice di pace non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18040 del 24 agosto 2007
«In tema di regolamento di competenza, la cui istanza ha la funzione di investire la Corte di cassazione del potere di individuare definitivamente il giudice competente, onde evitare che la sua designazione sia ulteriormente posta in discussione...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 19591 del 29 settembre 2004
«L'istanza di regolamento di competenza ha la funzione di investire la Corte di cassazione del potere di individuare definitivamente il giudice competente. Pertanto, onde evitare che la sua designazione sia ulteriormente posta in discussione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 214 del 9 aprile 1999
«In sede di regolamento necessario di competenza in difetto di un giudicato sulla giurisdizione, la Corte di cassazione deve pronunziare sulla questione di giurisdizione, sia essa rilevata d'ufficio ovvero prospettata dalla parte, senza che ciò...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6657 del 26 giugno 1999
«La sentenza resa dalla Corte di cassazione in sede di regolamento di competenza non consente di porre ulteriormente in discussione, eventualmente anche sotto profili diversi rispetto a quelli espressamente esaminati, le questioni di competenza....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7528 del 8 luglio 1995
«La statuizione emessa dalla Corte di cassazione in sede di regolamento di competenza esaurisce la relativa questione con riguardo a tutti i profili ipotizzabili, anche se concretamente non esaminati, poiché la funzione peculiare di tale istituto è...»