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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8476 del 13 luglio 1992
«L'inosservanza di una clausola contrattuale che obblighi le parti, prima di promuovere l'azione giudiziaria, ad esperire un tentativo di amichevole componimento della lite può determinare unicamente conseguenze di natura sostanziale, come...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10153 del 14 ottobre 1993
«Poiché il danno biologico, come danno alla salute, in sé, ha una portata più ampia di quello alla vita di relazione, che si risolve nella impossibilità o difficoltà di mantenere i rapporti sociali ad un livello normale, e tende ad assorbirlo, come...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10512 del 23 ottobre 1993
«Nel giudizio di appello la parte può chiedere la restituzione delle somme pagate in esecuzione della sentenza di primo grado ma non anche il risarcimento del danno conseguente alla svalutazione monetaria delle somme da restituire, per il cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11928 del 2 dicembre 1993
«In tema di responsabilità civile conseguente alla circolazione stradale e nell'ipotesi di investimento di pedone, la non superata presunzione di colpa del conducente del veicolo, a norma del primo comma dell'art. 2054 c.c., non preclude l'indagine...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 187 del 11 gennaio 1993
«Nell'assicurazione per conto di chi spetta, che è diretta a garantire un bene determinato da qualsiasi danno che possa incidere sul suo valore economico, la persona dell'assicurato, avente diritto all'indennità in caso di danno, va individuata in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 188 del 11 gennaio 1993
«In tema di liquidazione del danno dovuto dal responsabile di incidente stradale, gli importi che il danneggiato abbia ricevuto a titolo di provvisionale, ovvero in sede di transazione con l'impresa assicuratrice, vanno a decurtare il credito...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2106 del 22 febbraio 1993
«Con l'ingiunzione di pagamento — dovendo questa avere ad oggetto, ai sensi dell'art. 633, primo comma, c.p.c., esclusivamente una somma liquida di denaro o una determinata quantità di cose fungibili o una cosa mobile determinata — il creditore non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3260 del 19 marzo 1993
«In caso di illecito lesivo dell'integrità psico-fisica della persona, la riduzione della capacità lavorativa generica, quale potenziale attitudine all'attività lavorativa da parte di un soggetto che non svolge attività produttive di reddito, né...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4588 del 19 aprile 1993
«Quando la sentenza che, accogliendo la corrispondente domanda del creditore, abbia condannato il debitore di una somma di danaro al risarcimento del «maggior danno» (art. 1224 comma secondo c.c.) per la svalutazione monetaria maturata e maturanda...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4672 del 21 aprile 1993
«Il diritto del lavoratore al risarcimento dal danno per l'illegittima risoluzione anticipata del proprio rapporto di lavoro sorge (ancorché illiquido) alla data di tale anticipata risoluzione, sicché dalla stessa data devono decorrere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5485 del 14 maggio 1993
«Anche colui che per circostanze contingenti si trovi ad esercitare un potere soltanto materiale sulla cosa può dal danneggiamento di questa risentire un danno al suo patrimonio, indipendentemente dal diritto che egli abbia all'esercizio di quel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 679 del 20 gennaio 1993
«Nell'ipotesi in cui non sia riprodotta nel dispositivo della sentenza la statuizione, quantificata nella motivazione, relativa alla condanna al pagamento degli interessi legali, ai sensi dell'art. 429 c.p.c., in aggiunta alla rivalutazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7583 del 10 luglio 1993
«Ai fini del risarcimento del danno derivante dal licenziamento illegittimo, ai sensi dell'art. 18 L. n. 300 del 1970, dalle retribuzioni maturate nel periodo dal licenziamento alla sentenza di annullamento dello stesso deve essere detratto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8995 del 25 agosto 1993
«La domanda di risoluzione di diritto del contratto e di risarcimento del danno e quella di rescissione del contratto medesimo con incameramento della caparra hanno oggetto diverso, nonché differente causa petendi. Ne consegue che la seconda,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10148 del 28 novembre 1994
«La domanda diretta ad accertare l'avvenuta usucapione di un fondo comune richiede la presenza in causa di tutti i comproprietari in danno dei quali l'usucapione si sarebbe verificata. Pertanto, nel caso di tempestiva impugnazione della sentenza di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11177 del 27 dicembre 1994
«In tema di ripetizione dell'indebito oggettivo, la mora dell'accipiens, in quanto debitore di un'obbligazione pecuniaria, comporta anche l'applicabilità dell'art. 1224 c.c. Spetta perciò al solvens, oltre agli interessi legali sulla somma...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1682 del 22 febbraio 1994
«L'art. 429, terzo comma, c.p.c., in tema di riconoscimento, con la sentenza di condanna al pagamento di crediti di lavoro, del maggior danno da svalutazione monetaria subito dal lavoratore, trova applicazione con riguardo a tutti i rapporti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2323 del 10 marzo 1994
«Gli aventi causa che, ai sensi del secondo comma dell'art. 404 c.p.c., possono proporre opposizione di terzo alla sentenza pronunciata tra altre parti, quando questa è l'effetto di dolo o collusione a loro danno, sono solo i successori a titolo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5644 del 10 giugno 1994
«Proposta una domanda di opposizione di terzo al pignoramento di alcuni immobili in danno del debitore d'imposta, ove sia stata dedotta da un lato la non debenza del tributo da parte di questi e, dall'altro lato, la proprietà in capo al ricorrente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6 del 3 gennaio 1994
«L'inadempimento dell'obbligazione assunta dal notaio rogante di verifica delle iscrizioni ipotecarie relative all'immobile compravenduto, garantito come libero dal venditore e risultato poi gravato da ipoteca e sottoposto a procedura esecutiva,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7410 del 12 agosto 1994
«Nel regime anteriore alla novellazione dell'art. 5 c.p.c., disposta con la L. n. 353 del 1990 – che, ai fini della perpetuatio iurisdictionis, esclude la rilevanza anche delle modificazioni della disciplina della competenza disposte posteriormente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8090 del 5 ottobre 1994
«Il diritto al risarcimento del danno derivato dalla lesione del diritto alla salute soggiace, nonostante l'assolutezza di tale diritto (tutelato dall'art. 32 della Costituzione), al regime prescrizionale dei diritti di credito.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9593 del 15 novembre 1994
«La responsabilità della P.A. per illecito extracontrattuale — che può essere fatta valere dal privato con azione di risarcimento del danno davanti al giudice ordinario — è astrattamente configurabile anche nella diffusione di informazioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9626 del 15 novembre 1994
«Il principio, desumibile dall'art. 329, comma 2, c.p.c., secondo cui l'effetto devolutivo dell'appello non si verifica per i capi della sentenza di primo grado che non siano investiti dai motivi di impugnazione, con relativa formazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10271 del 29 settembre 1995
«La riduzione del risarcimento del danno per il concorso della vittima opera anche nei confronti dei congiunti che agiscono iure proprio.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1254 del 2 febbraio 1995
«In ipotesi di ritardato adempimento di un'obbligazione pecuniaria, gli interessi moratori e l'ulteriore risarcimento a norma dell'art. 1224, secondo comma, c.c. costituiscono distinte voci dello stesso danno, scaturenti da un unico fatto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1800 del 18 febbraio 1995
«Il principio secondo cui la domanda diretta all'accertamento della usucapione di un bene richiede la presenza in causa di tutti i comproprietari in danno dei quali l'usucapione si sarebbe verificata (art. 102 c.p.c.) non trova applicazione nel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 205 del 7 gennaio 1995
«L'art. 429, terzo comma, c.p.c., in tema di riconoscimento, con la sentenza di condanna al pagamento di crediti di lavoro, del maggior danno derivante dalla svalutazione monetaria, trova applicazione con riguardo a tutti i rapporti di lavoro...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3607 del 27 marzo 1995
«La domanda di rivalutazione automatica di una somma di denaro di cui si chiede il pagamento, risolvendosi nella richiesta di adeguamento automatico dell'importo di tale somma ai sopravvenuti mutamenti del valore reale della moneta correlati al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3691 del 29 marzo 1995
«Il termine di prescrizione del diritto al risarcimento del danno da fatto illecito inizia a decorrere non dal momento in cui la condotta del terzo determina la modificazione produttiva di danno all'altrui diritto, ma dal momento in cui il danno si...»