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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 47782 del 19 ottobre 2018
«Sussiste l'interesse della parte civile a partecipare al giudizio di legittimità attivato dall'imputato in ordine alla ravvisabilità delle circostanze attenuanti, in quanto tale giudizio può incidere sulla liquidazione del danno da risarcire, cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2656 del 14 novembre 1961
«In tema di opposizione dopo la convalida dell'intimazione di licenza o di sfratto, il concetto di caso fortuito, a norma dell'art. 668 c.p.c. e per gli effetti di cui alla medesima disposizione, si concreta in una causa produttiva dell'evento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1216 del 18 maggio 1964
«La sanzione della pubblicazione della sentenza, quando gli atti di concorrenza sleale siano compiuti con dolo o con colpa, a norma dell'art. 2600 c.c., non è subordinata ed indissolubilmente collegata col risarcimento del danno per mezzo del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 600 del 26 febbraio 1966
«La concorrenza sleale è suscettibile di arrecare un pregiudizio economico pur nella sua stessa configurazione obiettiva, ma l'art. 2600 c.c., in omaggio al principio dell'imputabilità, la considera come fonte di un'obbligazione risarcitoria solo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 774 del 10 marzo 1969
«Poiché la norma dell'art. 1223 c.c., richiamata dall'art. 2056 dello stesso codice, indica come componenti del danno la perdita subita ed il mancato guadagno in quanto siano conseguenza immediata e diretta del fatto dannoso, il concetto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2190 del 8 luglio 1971
«Nella responsabilità contrattuale concorrono a perfezionare la fattispecie produttiva del diritto al risarcimento un fatto costituente violazione di un'obbligazione contrattualmente assunta, un concreto danno ed il rapporto di causalità fra tali...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1605 del 23 maggio 1972
«I prossimi congiunti di una persona che, in conseguenza di un fatto illecito, sia istantaneamente deceduta, non hanno diritto a titolo ereditario, ma jure proprio al risarcimento del danno loro derivato dall'evento letale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2111 del 23 giugno 1972
«Per quanto attiene alla liquidazione del danno da invalidità permanente, le tabelle di liquidazione del reddito approvate con R.D. n. 1043 del 1922 sono il risultato di un complesso calcolo attuariale, il quale converte il debito per il lucro...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1030 del 10 aprile 1973
«La costituzione di parte civile contro uno dei coautori del reato interrompe la prescrizione anche nei confronti degli altri autori del fatto dannoso, essendo tutti obbligati in solido al risarcimento del danno.»
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Cassazione civile, sentenza n. 2281 del 9 agosto 1973
«Il quarto comma dell'art. 155 c.p.c. diretto a prolungare la durata del termine che scade in giorno festivo, riguarda i termini a decorrenza successiva e non quelli che si computano a ritroso. Pertanto esso non è applicabile al termine fissato per...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 997 del 9 aprile 1973
«Ai fini del risarcimento del danno per inabilità permanente, può tenersi conto, sia pure con gli opportuni temperamenti, dello scarto tra vita fisica e vita lavorativa, anche se il danneggiato sia un minore.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 145 del 18 gennaio 1974
«In tema di liquidazione del danno da fatto illecito, non è esatto che una modica invalidità permanente non abbia, in assoluto, mai influenza determinante sulla misura della capacità di guadagno per il futuro. Il giudice di merito, nel liquidare il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4122 del 9 dicembre 1974
«Ai fini del risarcimento del danno in materia di responsabilità civile, quando il soggetto danneggiato è portatore di una invalidità preesistente, va considerato lo stato fisico del soggetto stesso, nella sua unitarietà organico-funzionale, con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1163 del 27 marzo 1975
«Nello stabilire il tracciato della servitù coattiva di passaggio a favore di un fondo intercluso, il giudice deve apprezzare, a norma dell'art. 1051, secondo comma, c.c., i due requisiti del percorso più breve e del minor danno al fondo servente,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1642 del 28 aprile 1975
«Ai fini della responsabilità civile per danno cagionato da persona incapace d'intendere e di volere (art. 2047 c.c.), al fine di accertare se un minore sia incapace di intendere o di volere, il giudice non può limitarsi a tener presente l'età...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1967 del 19 maggio 1975
«Il danno, derivato al proprietario di un autoveicolo dall'aggrovigliamento alle ruote delle catene antineve e dal loro urto, durante il movimento, contro la carrozzeria, dà luogo ad una responsabilità contrattuale ex art. 1228 c.c. di colui (il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2063 del 23 maggio 1975
«Il diritto al risarcimento del danno patrimoniale spettante ai congiunti di persona deceduta a causa di un fatto illecito, postula l'accertamento che i medesimi siano stati privati di utilità economiche di cui già beneficiavano e di cui,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3281 del 13 ottobre 1975
«L'atto con cui si promuove un procedimento di accertamento tecnico preventivo del danno ha effetto interruttivo continuativo della prescrizione dell'azione di risarcimento, fino al momento del deposito della relazione, quando il danno, conseguenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 93 del 10 gennaio 1975
«Il danno subito dai prossimi congiunti (capaci di agire) di una persona deceduta in conseguenza di un fatto illecito, deve essere liquidato a favore di ciascuno di essi in dipendenza del pregiudizio individualmente subito per effetto dell'evento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22 del 4 gennaio 1977
«L'azione promossa dai parenti di una persona deceduta, contro il terzo responsabile, per conseguire il risarcimento del danno loro derivante da quel decesso, è rivolta alla tutela di un diritto proprio dei parenti medesimi, non di un diritto del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3905 del 7 settembre 1977
«In tema di liquidazione del danno da responsabilità civile, la possibilità della revisione, specie per i danni permanenti alla persona, deve ritenersi ammissibile nelle ipotesi in cui, al momento della prima liquidazione, non fossero...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3912 del 8 settembre 1977
«Non è sufficiente a vincere la presunzione legale di residenza cui danno luogo le risultanze dei registri anagrafici la prova che il domicilio è in luogo diverso da quello della residenza anagrafica, giacché il codice civile (art. 44 comma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5029 del 17 novembre 1977
«In materia di condanna generica al risarcimento del danno, la serie causale inizia, ma non si esaurisce, con il fatto o il comportamento potenzialmente dannoso del debitore stesso; essa si svolge invece in quel seguito di accadimenti, da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1241 del 13 marzo 1978
«Quando la condanna per il reato di falso giuramento non può essere pronunciata perché il reato è estinto, il giudice civile, ai sensi della seconda parte del secondo comma dell’art. 2738 c.c., può accertare, al limitato fine del risarcimento del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3031 del 20 giugno 1978
«Nel giudizio diretto alla liquidazione del danno, a seguito di condanna generica, il concorso del fatto colposo del creditore è deducibile solo sotto il profilo del mancato uso dell'ordinaria diligenza nell'evitare od attenuare le conseguenze...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3546 del 13 luglio 1978
«In materia di determinazione del danno da invalidità permanente, che colpisca una persona non ancora giunta alla piena capacità lavorativa, seppure si deve escludere una rivalutazione che tenga conto di opinabili oscillazioni future del potere di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1046 del 17 febbraio 1979
«In tema di azioni possessorie, il termine stabilito dal pretore per la notificazione del ricorso e del decreto di fissazione dell'udienza di comparizione si deve considerare di natura ordinatoria, mancando un'espressa attribuzione legislativa di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1464 del 9 marzo 1979
«Le somme di denaro, appartenenti ad un ente pubblico territoriale, fanno parte del patrimonio indisponibile dell'ente medesimo e, conseguentemente, non possono essere assoggettate ad esecuzione forzata su istanza del privato creditore, solo quando...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1803 del 29 marzo 1979
«La responsabilità del vettore sia terrestre, sia marittimo, sia aereo sussiste, a norma degli artt. 409 c.n. e 1681 c.c., non soltanto quando il sinistro sia avvenuto a causa del trasporto, ma anche quando esso si sia verificato semplicemente in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3718 del 3 luglio 1979
«A norma dell'art. 125 c.p.c., il ricorso, al pari della citazione, della comparsa, del controricorso e del precetto, deve essere sottoscritto dalla parte, se essa sta in giudizio personalmente, o dal difensore, tanto nell'originale, quanto nelle...»