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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 24972 del 24 novembre 2006
«In tema di contenzioso tributario, qualora la commissione tributaria regionale, dopo aver accertato la mancata comunicazione dell'avviso di trattazione della controversia in primo grado, invece di disporre la rimessione della causa alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16577 del 5 agosto 2005
«La mancata segnalazione, da parte del giudice, di una questione sollevata d'ufficio che comporti nuovi sviluppi della lite non presi in considerazione dalle parti, modificando il quadro fattuale, determina nullità della sentenza per violazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12143 del 10 agosto 2002
«La cassazione della sentenza di appello, con rimessione della causa ad altro giudice di pari grado di quello che ha emesso la sentenza cassata non pone in nessun caso nel nulla la sentenza di primo grado, in quanto ciò si verifica solo se la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21542 del 12 agosto 2008
«La designazione del giudice di rinvio, operata dalla Corte di Cassazione a seguito dell'annullamento della sentenza impugnata, attribuisce al detto giudice una competenza funzionale ratione materiae che non può essere modificata dal giudice del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 731 del 15 ottobre 1999
«Il principio dell'alterità del giudice di rinvio, sancito dall'art. 383 c.p.c. ed inteso a tutela dell'imparzialità del giudice e della funzionalità del giudizio, deve ritenersi rispettato non solo quando la causa venga rinviata dopo la cassazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 628 del 23 gennaio 1998
«La designazione del giudice di rinvio a seguito dell'annullamento della sentenza impugnata, attribuendo a quest'ultimo una competenza funzionale ratione materiae come tale inderogabile, non può essere modificata né dal giudice designato con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4948 del 1 agosto 1986
«Allorché la Corte di cassazione, rilevata la nullità assoluta ed insanabile della sentenza d'appello non sottoscritta da uno dei giudici e priva della menzione dell'impedimento del medesimo, abbia cassato detta pronuncia, rimettendo la causa allo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 690 del 28 gennaio 1984
«La cassazione della sentenza impugnata, ai sensi dell'art. 360 n. 4 c.p.c., per un error in procedendo — comportante una errata decisione limitata al rito oppure la nullità di uno o più atti del processo, e conseguentemente della sentenza che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25250 del 8 novembre 2013
«Qualora il giudice di appello abbia illegittimamente rimesso al giudice di primo grado la causa per omessa integrazione del contraddittorio e la Corte di cassazione rilevi detto errore commesso dal giudice di secondo grado, la causa va cassata con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26832 del 14 dicembre 2006
«... Qualora il giudice d'appello, pur avendo rilevato il vizio di rito in cui sia incorso il primo giudice nel dichiarare estinto il giudizio, non gli abbia rimesso la causa, dichiarando esso stesso l'estinzione del giudizio, con la cassazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1462 del 30 gennaio 2003
«Allorquando si sia verificata violazione delle norme sul litisconsorzio necessario, non rilevata nè dal giudice di primo grado, che non ha disposto la integrazione del contraddittorio, nè da quello di appello che non ha provveduto a rimettere la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2016 del 8 febbraio 2001
«Il principio secondo cui, per il fatto che le decisioni della Corte di Cassazione non possono essere riformate, è inammissibile l'individuazione di un nuovo giudice in sostituzione di quello designato dalla precedente sentenza di annullamento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 546 del 23 gennaio 1984
«Quando la Corte di cassazione annulla la sentenza impugnata per violazione delle norme sul litisconsorzio necessario sin dalla costituzione del rapporto processuale, rinviando la causa al giudice di primo grado a norma dell'art. 383, ultimo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17334 del 25 agosto 2005
«Nel caso in cui la materia del contendere su cui è stata pronunciata la sentenza di merito sia cessata, e la causa prosegua in cassazione solo in funzione della decisione da assumere in ordine alla ripartizione delle spese processuali, la Corte —...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 309 del 16 gennaio 1996
«L'art. 385, comma 2, c.p.c., secondo cui la Corte di cassazione, se cassa la sentenza impugnata per violazione delle norme sulla competenza, provvede sulle spese di tutti i precedenti giudizi, si riferisce all'ipotesi più comune di accertata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7243 del 29 marzo 2006
«Il giudice del rinvio, al quale la causa sia rimessa dalla Corte di cassazione anche perché provveda sulle spese del giudizio di legittimità, è tenuto a provvedere sulle spese delle fasi di impugnazione, se rigetta l'appello, e sulle spese...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4909 del 10 marzo 2004
«Il giudice del rinvio cui la causa sia stata rimessa anche per provvedere sulle spese del giudizio di legittimità deve attenersi al principio della soccombenza applicato all'esito globale del processo, piuttosto che ai diversi gradi del giudizio e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9690 del 18 giugno 2003
«Il giudice del giudizio di rinvio deve provvedere, anche d'ufficio, alla regolamentazione delle spese relative a tutte le fasi del giudizio di merito, secondo il principio della soccombenza da rapportare unitariamente all'esito finale della causa;...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8057 del 14 giugno 2001
«L'art. 386 c.p.c. dispone che la decisione sulla giurisdizione è determinata dall'oggetto della domanda e, quando prosegue il giudizio, non pregiudica le questioni sulla pertinenza del diritto, pertanto la statuizione sulla giurisdizione non deve...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10386 del 18 maggio 2005
«In tema di giudizio di rinvio, la domanda di risarcimento del danno conseguente alla privazione del bene, dal cui godimento la parte è stata estromessa per effetto dell'esecuzione forzata o coattiva della sentenza cassata, si fonda sul criterio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9229 del 4 maggio 2005
«In tema di cassazione con rinvio, nel codice di rito non si rinviene alcun divieto o impedimento a promuovere separatamente avanti al giudice designato dalla S.C. ai sensi dell'art. 383 c.p.c. il giudizio di rinvio e quello per le restituzioni o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 49 del 7 gennaio 1999
«Anche quando la Corte di cassazione, annullando la sentenza impugnata, decide la causa nel merito, ai sensi dell'art. 384 c.p.p. così come modificato dalla L. n. 353 del 1990, non è ammissibile nella stessa sede di legittimità, la domanda di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3129 del 17 febbraio 2005
«Ove la parte che ha proposto ricorso per cassazione vi rinunci, alla manifestazione di detta volontà abdicativa segue sempre la declaratoria di estinzione, anche qualora sussista una causa di inammissibilità dell'impugnazione.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15817 del 6 luglio 2009
«In tema di giudizio di cassazione, l'art. 391, terzo comma, c.p.c., come novellato dall'art. 15 del D.L.vo 2 febbraio 2006, n. 40, nel prevedere che il decreto presidenziale di estinzione del processo abbia efficacia di titolo esecutivo se nessuna...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1093 del 19 gennaio 2005
«Nelle controversie aventi ad oggetto l'opposizione alla ordinanza-ingiunzione irrogativa di sanzione amministrativa, la riassunzione della causa a seguito di rinvio disposto dalla sentenza della Cassazione va effettuata nelle forme del rito...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3695 del 14 marzo 2001
«Costituiscono elementi essenziali dell'atto di riassunzione il riferimento esplicito alla precedente fase processuale e la manifesta volontà di riattivare il giudizio attraverso il ricongiungimento delle due fasi in un unico processo; la mancanza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 617 del 22 gennaio 1999
«La riassunzione della causa dinanzi al giudice di rinvio ai sensi dell'art. 392 c.p.c. ha la funzione di riattivare il giudizio, configurandosi come meramente ripetitiva delle richieste avanzate negli atti processuali precedenti, a mezzo dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11430 del 27 novembre 1990
«L'attore, vittorioso in primo grado, che riassuma la causa in sede di rinvio a seguito della cassazione della sfavorevole sentenza d'appello, non è tenuto a riproporre l'originaria domanda, né a richiedere la conferma della pronuncia di primo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4412 del 2 luglio 1988
«Quando la parte, all'atto della notificazione della sentenza, abbia dichiarato la propria residenza, la notifica dell'impugnazione della controparte deve essere effettuata, a norma dell'art. 330 c.p.c., in via esclusiva presso tale luogo....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3617 del 24 maggio 1988
«L'atto di riassunzione della causa in sede di rinvio, il quale introduce un'autonoma fase del giudizio soggetta all'applicazione delle norme riguardanti il corrispondente procedimento di primo o di secondo grado, deve contenere tutti gli elementi...»