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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6519 del 17 febbraio 2001
«In materia di gioco d'azzardo la nuova disciplina di cui alla legge n. 388 del 2000 ha lasciato immutata la distinzione tra giochi di azzardo e di trattenimento basata rispettivamente sull'aleatorietà della vincita e sulla abilità del giocatore,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15301 del 17 aprile 2007
«Il titolare dell'esercizio pubblico nel quale siano installati apparecchi automatici ed elettronici per il gioco d'azzardo risponde dei reati di cui agli artt. 718 c.p. e 110 del R.D. n. 773 del 1931 anche se gli apparecchi sono stati ricevuti in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5377 del 12 giugno 1986
«La scommessa sulle corse dei cavalli non è prevista dalla legge come giuoco d'azzardo né può ritenersi tale in concreto perché difetta la piena aleatorietà in quanto ben può il giocatore contare sulla sua abilità e prevedere, sulla base delle sue...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1722 del 17 febbraio 1987
«Ai fini del reato di partecipazione a gioco d'azzardo, non è necessario, per la sussistenza della flagranza, che il giocatore sia sorpreso con le carte in mano, ma è sufficiente che egli sia colto nel locale in presenza di strumenti e tracce...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19074 del 23 aprile 2004
«Rientrano nella categoria dei videogiochi vietati non solo ai sensi dell'art. 110, comma sesto, T.U.L.P.S., ma anche dell'art. 22 della Legge 27 dicembre 2002 n. 289 gli apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41667 del 21 novembre 2001
«In tema di gioco d'azzardo, anche a seguito delle modifiche introdotte dalla legge 23 dicembre 2000, n. 388 all'art. 110 del R.D. 18 giugno 1931, n. 773 per la distinzione tra macchine e congegni per il gioco d'azzardo e quelli di trattenimento o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12502 del 30 dicembre 1985
«L'art. 61 della tariffa annessa al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 641, sulla disciplina delle tasse sulle concessioni governative, non consente all'autorità amministrativa, in deroga al divieto di cui agli artt. 718 e seguenti del codice penale, di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42536 del 18 dicembre 2002
«A seguito della modificazione apportata dall'art. 110 del Tulps (R.D. 18 giugno 1931 n. 773) dall'art. 37 della legge 23 dicembre 2000 n. 388, la distinzione tra giuochi d'azzardo e giuochi di trattenimento non si basa più soltanto sugli elementi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40514 del 2 dicembre 2002
«Gli apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici nei quali l'elemento dell'abilità ed il fine del trattenimento sono preponderanti rispetto all'elemento aleatorio ed il valore del costo della partita non supera il valore della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38647 del 18 novembre 2002
«A seguito delle modifiche apportate all'art. 110 del R.D. 18 giugno 1931 n. 773 dall'art. 37 della legge 23 dicembre 2000 n. 388 vanno individuate tre diverse categorie di apparecchi automatici, semiautomatici ed elettronici: a) gli apparecchi o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38054 del 13 novembre 2002
«Il reato di cui all'art. 110 del Tulps (R.D. 18 giugno 1931 n. 773), come da ultimo modificato dall'art. 37 della legge 18 giugno 2000 n. 388, uso di apparecchi da giuoco di genere vietato in locali pubblici o aperti al pubblico, è certamente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37148 del 6 novembre 2002
«L'art. 110 del R.D. 18 giugno 1931 n. 773, come da ultimo sostituito dall'art. 37 della legge 23 dicembre 2000 n. 388, a differenza di quanto prevede l'art. 718 c.p., non sanziona l'attività di tenuta o di agevolazione del giuoco d'azzardo ma...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35080 del 18 ottobre 2002
«La previsione di cui all'art. 110 del Tulps (R.D. 18 giugno 1931 n. 773, come modificato da ultimo dall'art. 37 della legge 23 dicembre 2000 n. 388, delinea una nozione autonoma degli apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14010 del 12 aprile 2002
«In tema di apparecchi elettronici da gioco la disciplina introdotta con l'art. 37 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, modificatrice dell'art. 110 del R.D. 18 giugno 1931, n. 773, ha lasciato immutata la distinzione tra giochi d'azzardo e di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1068 del 6 febbraio 1997
«Dalla previsione dell'art. 4 legge 13 dicembre 1989, n. 401 («Interventi nel settore del giuoco e delle scommesse clandestini e tutela della correttezza nello svolgimento di competizioni agonistiche»), che punisce l'organizzazione, in assenza di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1738 del 26 febbraio 1983
«La nozione del giuoco d'azzardo è data dall'art. 721 c.p. che stabilisce che sono tali quelli nei quali ricorre il fine di lucro e la vincita o la perdita è interamente o quasi interamente aleatoria. Sicché per aversi giuoco d'azzardo è necessario...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35078 del 18 ottobre 2002
«Con la modifica dell'art. 110 Tulps (R.D. 18 giugno 1931 n. 773) operata con l'art. 37 della legge 23 dicembre 2000 n. 388 risulta introdotta una ulteriore categoria di apparecchi di abilità nei quali il giocatore può esprimere la propria abilità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 580 del 20 marzo 1970
«Il giuoco della «stoppa», che non è incluso nell'elenco dei giuochi di azzardo e di quelli proibiti prescritti dall'art. 110 T.U. legge P.S. - valutato nel suo complesso, nell'economia cioè totale del giuoco, e non limitatamente alla prima fase di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7979 del 15 luglio 1992
«L'art. 724, primo comma, c.p. sanziona il fatto di bestemmiare con invettive e parole oltraggiose e dunque punisce non la manifestazione di un pensiero ma una manifestazione pubblica di volgarità. Ne consegue che non può ricondursi la bestemmia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2194 del 18 febbraio 1987
«La forza preclusiva del principio ne bis in idem, di cui all'art. 90 c.p.p., non opera nel caso in cui il fatto sul quale si è formato il giudicato, pur essendo unico come entità di ordine materiale, importi la violazione di diverse disposizioni...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16965 del 4 maggio 2007
«L'art. 731 c.p. sanziona l'inosservanza dell'obbligo dei genitori di impartire ai figli minorenni l'istruzione elementare e, pertanto, non ricomprende l'inosservanza dell'art. 2 lett. c) della legge 28 marzo 2003 n. 53 secondo cui è assicurato a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8425 del 13 giugno 1989
«Anche dopo la legge di depenalizzazione n. 689 del 1981 la inosservanza dell'obbligo di istruzione dei minori è assistita da sanzione penale.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 358 del 17 gennaio 1989
«L'art. 731 c.p. ha carattere meramente sanzionatorio ed è compresa tra le norme penali in bianco e cioè di quelle norme il cui precetto è integrato dalle leggi extra penali che si susseguono nel tempo, fermo restando il bene giuridico tutelato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4001 del 1 febbraio 2001
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 733 c.p. (danneggiamento del patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale) occorre verificare se dal fatto sia derivato un danno patrimoniale archeologico nazionale, atteso che tale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3624 del 19 marzo 1999
«La contravvenzione di cui all'art. 733 c.p. (danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale) costituisce un presidio esterno al sistema di tutela apprestato dalla legge 1 gennaio 1939, n. 1089, che tra le sue figure di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4052 del 20 gennaio 1997
«Il reato contravvenzionale previsto dagli artt. 11 comma primo e 59 della legge 1 giugno 1939, n. 1089 è reato di condotta, che consiste nel demolire, rimuovere, modificare o restaurare le cose di interesse artistico senza l'autorizzazione del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9196 del 5 luglio 1989
«Il danneggiamento di beni privati di particolare interesse artistico, storico o archeologico non notificati è punibile rispettivamente a norma degli artt. 635 o 733 c.p. ove avvenga ad opera di terzo estraneo ovvero ad opera del proprietario,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32125 del 23 luglio 2004
«...di cui all'art. 734 c.p. ed artt. 1 quinquies Legge 431/85 e 163 D.L.vo 490/99 sul rilievo che la sussistenza del fumus fosse esclusa dalla presenza delle prescritte autorizzazioni amministrative, delle quali non era ravvisabile l'illegittimità).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4423 del 13 maggio 1997
«Nel caso in cui risulti accertata l'esistenza soltanto di un vincolo idrogeologico interessante la zona ove è stata eseguita la costruzione abusiva, con esclusione di qualsiasi vincolo paesaggistico comunque imposto, non è configurabile il reato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 107 del 3 marzo 1997
«In tema di coltivazione di cave la competenza esclusiva riconosciuta alla regione dallo statuto speciale della Regione Siciliana (art. 14 lett. f, e lett. h) non menoma le competenze del giudice penale in materia di tutela ambientale. Per tale...»