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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2417 del 21 luglio 1999
«Nel procedimento camerale de libertate l'audizione ex articolo 127 c.p.p. da parte del magistrato di sorveglianza dell'interessato che si trovi detenuto in un luogo posto fuori del circondario del tribunale competente è sostitutiva dell'intervento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2444 del 25 febbraio 1999
«La disposizione di cui all'art. 29 D.L.vo 272/89, che prevede che non si faccia luogo al pagamento delle spese processuali in caso di «sentenza di condanna» dell'imputato minorenne al momento del fatto, ha carattere eccezionale rispetto alla norma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2487 del 25 febbraio 1999
«Il delitto di falso materiale in atto pubblico (art. 476 c.p.) è punito a titolo di dolo generico. Per la configurabilità dell'elemento soggettivo è sufficiente la sola coscienza e volontà dell'alterazione del vero, indipendentemente dallo scopo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2815 del 2 marzo 1999
«Con la sentenza di applicazione della pena concordata fra le parti il giudice condanna, altresì, l'imputato al rimborso delle spese processuali in favore della parte civile che si sia eventualmente costituita in giudizio, salvo che non reputi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4414 del 8 aprile 1999
«In tema di sentenza contumaciale, la parte non può manifestare a mezzo di telegramma o telefax con firma non autenticata la sua volontà di impugnare, in quanto detti mezzi garantiscono la ricezione dell'atto ma non la sua provenienza, né la sua...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4470 del 23 settembre 1999
«Agli effetti della deroga al principio di retrodatazione dei termini di custodia cautelare stabilita dall'art. 297, comma 3, ultimo periodo, c.p.p., nel caso di più ordinanze custodiali emesse per fatti connessi, l'esistenza del «fatto» deve...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4650 del 14 aprile 1999
«L'appello incidentale deve essere limitato ai capi ed ai punti dell'appello principale; detto principio pur non espressamente affermato in una specifica norma si desume dal sistema processuale nel suo complesso nonché da alcune disposizioni...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5101 del 21 aprile 1999
«In tema di giudizio pretorile, la data del decreto di citazione va individuata in quella nella quale l'atto si è perfezionato con la sottoscrizione del P.M. e dell'ausiliario che lo assiste; in tale data, pertanto, e non in quella della notifica,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5544 del 3 maggio 1999
«Se il giudice civile ha dichiarato il fallimento di persona insolvente, ritenuta imprenditore ai sensi dell'art. 2082 c.c., il giudice penale deve bensì verificare la sussistenza della sua pronuncia, per accertare un elemento costitutivo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5599 del 5 maggio 1999
«Ai fini della configurabilità del reato di falso giuramento della parte (art. 371 c.p.), non spetta al giudice penale alcun sindacato in ordine all'ammissibilità della formula adottata in sede civile, le cui eventuali lacune, o improprietà non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8118 del 22 giugno 1999
«L'evento del reato di cui all'art. 57 c.p., giusto l'art. 40 cpv. c.p., è quello che, cagionato dall'autore della pubblicazione, il direttore responsabile del periodico, omettendo il controllo, non ha impedito. Pertanto, in caso di assoluzione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13261 del 17 novembre 1999
«Poiché nel delitto di atti di libidine violenti la violenza viene in considerazione, secondo lo schema del reato complesso, in quanto elemento costitutivo della condotta, nel caso in cui il comportamento dell'agente, isolatamente considerato,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1141 del 1 febbraio 2000
«Presupposto indispensabile perché vi sia l'obbligo, ai sensi dell'art. 143 c.p.p. (quale interpretato dalla Corte costituzionale con sentenza n. 10 del 1993), di disporre la traduzione del decreto di citazione a giudizio dell'imputato straniero è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2110 del 2 settembre 2000
«L'art. 123 c.p.p., nel prevedere la facoltà dell'imputato detenuto di presentare al direttore dell'istituto penitenziario impugnazioni dotate della medesima efficacia di quelle ricevute direttamente dall'autorità giudiziaria competente, non va...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2170 del 23 febbraio 2000
«In tema di violazione di domicilio, perché possa ritenersi sussistente la aggravante della violenza sulle cose (che comporta la procedibilità di ufficio), occorre, non solo che l'azione sia esercitata direttamente sulla “res”, ma anche che essa...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4679 del 17 aprile 2000
«In tema di falsità materiale, l'espressione «esercizio delle sue funzioni», cui il legislatore fa ricorso per sanzionare più severamente il falso commesso dal pubblico ufficiale, deve riferirsi all'ambito di competenza funzionale dello stesso. A...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8034 del 7 luglio 2000
«Il riconoscimento fotografico in sede di indagini preliminari ha valore indiziario, di orientamento investigativo; il relativo verbale non può essere inserito originariamente nel fascicolo d'ufficio ex art. 431 c.p.p., ma può eventualmente essere...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2746 del 23 gennaio 2001
«Il dubbio sull'identità fisica dell'imputato sorto nel momento in cui viene data esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale della libertà deve essere risolto, secondo la procedura di cui all'art. 667 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11371 del 20 marzo 2002
«In tema di misure coercitive, quando la richiesta di revoca della custodia cautelare in carcere è motivata sul presupposto della incompatibilità delle condizioni di salute con lo stato di detenzione, l'obbligo per il giudice di disporre...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8991 del 25 febbraio 2003
«Non influisce sull'ammissibilità della costituzione di parte civile la circostanza che il diritto al risarcimento del danno si sia prescritto per il decorso dell'intero termine quinquennale stabilito per l'azione civile da responsabilità...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 639 del 14 gennaio 2004
«Nel procedimento davanti al giudice di pace non può trovare collocazione l'adempimento di cui all'art. 415 bis c.p.p. (avviso all'indagato della conclusione delle indagini preliminari). Deve pertanto ritenersi abnorme il provvedimento con il quale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13910 del 6 febbraio 2004
«La causa di estinzione del reato di cui all'art. 150 c.p. prevale su ogni altra causa di estinzione e quindi anche sulla prescrizione, qualora non risultino elementi idonei a suffragare la sussistenza di una causa di non punibilità, di immediata...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2215 del 19 gennaio 2006
«In tema di violenza sessuale, il rapporto sessuale con persone che si trovano in stato di inferiorità fisica o psichica è penalmente rilevante solo quando è caratterizzato da un qualificato differenziale di potere, cioè quando è connotato da...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7816 del 6 marzo 2006
«Ai fini dell'operatività del disposto di cui all'art. 578 c.p.p., secondo cui la Corte d'appello o la Corte di cassazione, nel dichiarare estinto un reato per amnistia o prescrizione, decidono comunque sull'impugnazione ai soli effetti civili,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 20600 del 25 maggio 2007
«Deve ritenersi ammissibile la costituzione di parte civile all'udienza fissata per la decisione sulla richiesta di applicazione della pena avanzata dall'imputato, ai sensi dell'art. 447 c.p.p., nel corso delle indagini preliminari.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 21834 del 5 giugno 2007
«La violazione del divieto di assunzione, in capo ad uno stesso difensore, della difesa di più imputati che abbiano reso dichiarazioni concernenti la responsabilità di altro imputato nel medesimo procedimento o in procedimento connesso o collegato,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 26643 del 30 giugno 2009
«In tema di ricorso per cassazione, la parte civile, benché non abbia proposto impugnazione avverso la sentenza assolutoria di primo grado, appellata dal solo P.M., deve ritenersi legittimata a proporre ricorso per cassazione, ai soli effetti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17704 del 10 maggio 2010
«Ai fini della legittimità del ricorso al meccanismo di recupero probatorio dell'art. 500, comma quarto, c.p.p., riferito alla dichiarazioni del testimone, ma applicabile anche a quelle dell'imputato di reato connesso o probatoriamente collegato,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25861 del 6 luglio 2010
«La proroga dei termini di custodia cautelare per il periodo di tempo assegnato per l'espletamento della perizia sullo stato di mente dell'imputato scade con il deposito in cancelleria dell'elaborato nei termini fissati dal giudice, e non si...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24965 del 21 giugno 2011
«La conversione in appello del ricorso per cassazione proposto dal pubblico ministero contro una sentenza di condanna emessa con il rito abbreviato, ed appellata dall'imputato, opera "ope legis" e non può essere annullata dalla successiva scelta...»