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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7901 del 12 agosto 1997
«In tema di impugnazioni, l'art. 571 comma terzo del codice di rito attualmente in vigore riconosce al difensore al momento del deposito del provvedimento, senza specificarne la qualità, a differenza dell'art. 192 del codice abrogato, la facoltà di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12184 del 23 novembre 1998
«In materia di termini per l'impugnazione, allorché nel dispositivo della sentenza letto in udienza venga espressamente richiamata la disposizione dell'art. 544 comma 3 c.p.p. e, tuttavia, manchi l'indicazione del termine, superiore a quello...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1379 del 19 maggio 1998
«In tema di ricusazione, qualora il giudice di merito abbia ritenuto la manifesta infondatezza dell'istanza ed abbia, conseguentemente, dichiarato l'inammissibilità con provvedimento adottato de plano, non sussiste l'interesse a proporre ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3301 del 16 marzo 1998
«La corte di appello può disporre l'applicazione di una sanzione sostitutiva di una pena detentiva breve, purché la scelta della suddetta sia stata operata sulla scorta degli indici enunciati dall'art. 133 c.p., così come previsto dagli artt. 53 e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3508 del 11 dicembre 1998
«In relazione all'ipotesi di reato di cui all'art. 323 c.p. nella quale l'abuso sia finalizzato ad arrecare ad altri un danno ingiusto, la persona che subisce il danno riveste la qualità di persona offesa dal reato, in quanto, in tal caso, il reato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4815 del 23 aprile 1998
«In tema di abuso di ufficio consistente nell'illegittimo rilascio da parte di un sindaco di una concessione edilizia, è esente da vizio di motivazione la sentenza che desume la sussistenza della consapevole e concertata intenzione di porre in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13636 del 30 novembre 1999
«In tema di danneggiamento, il diritto di querela spetta anche al titolare di un diritto di godimento sul bene danneggiato. (Nella specie è stata ritenuta la legittimazione a proporre querela del conduttore di un immobile).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14705 del 29 dicembre 1999
«È configurabile il reato di furto, sussistendo anche il requisito dell'altruità della cosa, qualora un soggetto al quale sia stato fiduciariamente intestato un libretto di deposito bancario, rimasto però in possesso dell'effettivo titolare del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 179 del 8 gennaio 1999
«Integra il reato di abuso di ufficio secondo la previsione dell'art. 323 c.p., nella formulazione introdotta con l'art. 1 della L. 16 luglio 1997, n. 234, il comportamento dell'amministratore comunale che, nella qualità di sindaco, tolleri che il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2133 del 4 giugno 1999
«Il reato di cui all'art. 323 c.p., così come modificato dalla legge 16 luglio 1997 n. 234, è un reato di evento, che consiste nel vantaggio del pubblico ufficiale o di altri oppure nel danno ingiusto arrecato ad altri. Ciò significa che l'abuso è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3473 del 7 luglio 1999
«In materia di misure cautelari personali, l'obbligo imposto dal secondo comma dell'art. 292, lett. c bis) c.p.p. di esporre i motivi per i quali non sono ritenuti rilevanti gli elementi addotti dalla difesa è imposto sia al giudice che emette...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3499 del 25 novembre 1999
«Il delitto di abuso di ufficio, presenta un'alternativa di eventi (conseguimento di ingiusto vantaggio patrimoniale-realizzazione di danno ingiusto per altri) tale che soltanto il secondo consente di qualificare il reato come plurioffensivo, nel...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4117 del 29 settembre 1999
«In tema di patteggiamento, la motivazione della sentenza in relazione alla mancanza dei presupposti per l'applicazione dell'art. 129 c.p.p. può anche essere meramente enunciativa. Invero, poiché la richiesta di applicazione della pena deve essere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6650 del 27 maggio 1999
«Poiché, ai sensi dell'art. 120 c.p., il diritto di querela spetta alla persona offesa dal reato e cioè a colui che patisce la lesione dell'interesse protetto dalla norma, deve escludersi la legittimazione a proporre l'istanza di punizione in capo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 683 del 29 marzo 1999
«La nullità del decreto di citazione a giudizio per omessa indicazione della persona offesa, rilevata dal pretore in sede dibattimentale, costituisce una nullità di ordine generale, ma non assoluta ed insanabile. Essa costituisce una nullità a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8874 del 13 luglio 1999
«Alla disciplina transitoria dettata per il giudizio di cassazione dall'art. 3 della L. 19 gennaio 1999, n. 14, non è applicabile la norma dell'art. 599, comma 5, c.p.p., nella parte in cui prevede la possibilità di riproporre nel dibattimento la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1077 del 1 febbraio 2000
«In tema di condizioni di procedibilità, nel caso in cui, in sede di appello, sorga questione sull'accertamento della proposizione della querela, il giudice, se non è in possesso di elementi decisivi idonei a farla ritenere omessa, deve disporre,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2350 del 12 giugno 2000
«In tema di sequestro, la impugnazione da parte del custode del provvedimento del giudice, richiesto della liquidazione del relativo compenso, deve essere proposta con le modalità di cui all'art. 666 c.p.p. A tanto consegue che detto provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5651 del 14 gennaio 2000
«In tema di riesame di misure cautelari, la sanzione dell'inefficacia non si determina in ogni caso di mancata trasmissione degli atti, ma quando al Tribunale pervenga solo parte degli atti già trasmessi al GIP. Invero, l'Organo del riesame deve...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6534 del 2 giugno 2000
«Premesso che presupposto comune di tutte e tre le fattispecie incriminatrici previste dagli artt. 648, 648 bis e 648 ter c.p. è quello costituito dalla provenienza da delitto del danaro o dell'altra utilità di cui l'agente è venuto a disporre, le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7061 del 13 gennaio 2000
«La legge 27 maggio 1998 n. 165, nel modificare l'art. 656 c.p.p. e l'art. 47 dell'ordinamento penitenziario, con contestuale abrogazione dell'art. 47 bis del medesimo ordinamento, non ha tuttavia abrogato, né esplicitamente né implicitamente, la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10463 del 14 marzo 2001
«Nell'estorsione c.d. contrattuale o negoziale (nella quale il soggetto passivo viene costretto ad assumere un rapporto negoziale di tipo patrimoniale con lo stesso agente o con terzi) l'elemento dell'ingiusto profitto con altrui danno è in re ipsa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18735 del 9 maggio 2001
«Nel ricorso per cassazione, avverso sentenza che applichi la pena nella misura patteggiata tra le parti, non è ammissibile proporre motivi concernenti la misura della pena, a meno che si versi in ipotesi di pena illegale. La richiesta di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33414 del 5 settembre 2001
«L'esigenza di disporre il sequestro preventivo può verificarsi in ogni fase e grado del procedimento e, pertanto, anche dopo la pronuncia della sentenza di primo grado, atteso che esso è finalizzato ad evitare le conseguenze del reato anche dopo...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, ordinanza n. 45371 del 20 dicembre 2001
«In tema di impugnazioni, allorché un provvedimento giurisdizionale sia impugnato dalla parte interessata con un mezzo di gravame diverso da quello legislativamente prescritto, il giudice che riceve l'atto deve limitarsi, a norma dell'art. 568,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6 del 5 gennaio 2001
«In tema di legittimazione a proporre la querela, per la proposizione di una valida istanza di punizione da parte di un condominio di edifici occorre la preventiva unanime manifestazione di volontà da parte dei condomini volta a conferire...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 39941 del 26 novembre 2002
«In tema di delitto di rapina, configura la violenza alla persona, quale elemento materiale della rapina impropria, il frapporre un ostacolo all'autonomia psico-fisica della vittima, in modo tale da impedire alla stessa l'inseguimento del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11869 del 13 marzo 2003
«Non è configurabile il delitto di falsa testimonianza in capo alla persona chiamata a testimoniare che non sia stata avvertita della facoltà di astenersi e abbia comunque deposto dinanzi all'autorità giudiziaria, senza che possa, a tal fine,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22860 del 23 maggio 2003
«Il direttore ed il commesso di un centro commerciale sono legittimati in proprio a proporre querela per il furto, in quanto persone offese dal reato, poiché, in tale ipotesi delittuosa, detta qualità spetta non solo al titolare di diritti reali,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45235 del 24 novembre 2003
«L'art. 175, quarto comma, c.p.p., nel disciplinare il procedimento per la restituzione nel termine, stabilisce che il giudice «decide con ordinanza» senza prevedere la celebrazione di apposita udienza camerale. Ne consegue che è legittima...»