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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38071 del 13 settembre 2016
«In tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, nell'ipotesi di noleggio "a caldo" di macchinari anche il noleggiatore risponde delle conseguenze dannose derivanti dall'inosservanza delle norme antinfortunistiche relative all'utilizzo del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41671 del 4 ottobre 2016
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, l'esercizio del diritto di critica giudiziaria non deve trasmodare nel dileggio e nella gratuita attribuzione di malafede a chi conduce le indagini, ovvero in condotte lesive della reputazione professionale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41414 del 3 ottobre 2016
«In tema di diffamazione, il divieto di "exceptio veritatis", alla luce di un'interpretazione costituzionalmente orientata dell'art. 596, comma primo, cod. pen., non può trovare applicazione qualora l'autore del fatto incriminato abbia agito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33262 del 29 luglio 2016
«L'applicabilità della scriminante di cui all'art. 598, comma primo, cod. pen., presuppone che le espressioni offensive concernono, in modo diretto ed immediato, l'oggetto della controversia, rilevino ai fini delle argomentazioni poste a sostegno...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 47980 del 14 novembre 2016
«Ai fini della consumazione del reato di cui all'art. 609-quater cod. pen., è sufficiente il compimento di un atto sessuale con un minorenne, non essendo necessario il coinvolgimento fisico o emotivo di quest'ultimo o la consapevolezza da parte di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8691 del 22 febbraio 2017
«In tema di reati sessuali, in forza della clausola di riserva prevista dall'art. 609-undecies cod. pen., il reato di adescamento di minori si configura soltanto quando la condotta non integra gli estremi del reato-fine neanche nella forma tentata....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16329 del 20 aprile 2015
«Il delitto di adescamento di minori è punibile, in virtù della clausola di riserva "se il fatto non costituisce più grave reato", solo se non siano ancora configurabili gli estremi del tentativo o della consumazione del reato fine, in quanto,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17794 del 7 aprile 2017
«Integra il delitto di violenza privata la condotta di colui che occupa il parcheggio riservato ad una specifica persona invalida in ragione del suo "status", impedendone l'accesso, e, quindi, privandola della libertà di determinazione e di azione....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1786 del 16 gennaio 2017
«Ai fini dell'integrazione del delitto di violenza privata (art. 610 cod. pen.) è necessario che la violenza o la minaccia costitutive della fattispecie incriminatrice comportino la perdita o, comunque, la significativa riduzione della libertà di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12603 del 15 marzo 2017
«Integra il reato di violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza (art. 616 cod. pen.) e non la fattispecie prevista dall'art. 617, comma primo, cod. pen., la condotta di colui che prende cognizione del contenuto della corrispondenza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2726 del 20 gennaio 2017
«Risponde del delitto di furto consumato e non tentato colui che, pur non essendosi allontanato dal luogo di commissione del reato, abbia ivi occultato la refurtiva, così sottraendola al controllo della persona offesa e acquisendone il possesso....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 26749 del 27 giugno 2016
«Integra il reato di furto con destrezza nella forma consumata la condotta di colui che, subito dopo essersi impossessato di una borsa, approfittando della disattenzione della persona offesa, venga inseguito e bloccato dalla polizia giudiziaria che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12597 del 15 marzo 2017
«È configurabile il reato di rapina impropria nel caso in cui sussista un rapporto di immediatezza tra sottrazione della cosa e violenza utilizzata per assicurarsi l'impunità. (Fattispecie in cui l'imputato aveva, per assicurarsi l'impunità,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6824 del 13 febbraio 2017
«Ai fini dell'integrazione del concorso di persone nel reato di estorsione è sufficiente la coscienza e volontà di contribuire, con il proprio comportamento, al raggiungimento dello scopo perseguito da colui che esercita la pretesa illecita; ne...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 53610 del 16 dicembre 2016
«Ai fini della distinzione tra estorsione e truffa per incusso timore di un pericolo immaginario, assume fondamentale rilievo il fatto che il male ingiusto sia percepito dalla vittima come direttamente o indirettamente proveniente dal reo, a fronte...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9442 del 27 febbraio 2017
«In tema di controllo della produzione lattiero - casearia, il reato di truffa concorre con la violazione amministrativa prevista dall'art. 5, comma quinto, D.L. 28 marzo 2003, n.49, convertito in L. n.119 del 2003, poiché la diversità del fatto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 53631 del 16 dicembre 2016
«La disposizione di cui all'ultimo comma dell'art. 649 cod. pen., che esclude l'operatività della causa di non punibilità prevista per i reati contro il patrimonio commessi fra determinate categorie di familiari quando vi sia stato impiego di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 37015 del 6 settembre 2016
«L'interesse dell'indagato ad impugnare, con richiesta di riesame, l'ordinanza applicativa di misura cautelare disposta dal giudice dichiaratosi incompetente ex art. 27 cod. proc. pen., e sostituita da altra tempestivamente emessa dal giudice...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18621 del 14 aprile 2017
«In sede di risoluzione del conflitto di giurisdizione, la Corte di cassazione, accertata la sussistenza della "medesimezza" del fatto sulla base della piena conoscenza degli atti e delle vicende processuali pendenti innanzi ai giudici in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7482 del 16 febbraio 2017
«Nel giudizio immediato, l'inosservanza delle disposizioni che regolano l'attribuzione dei reati al tribunale in composizione monocratica ovvero in composizione collegiale, comporta, secondo quanto previsto dall'art. 33-septies cod. proc. pen., la...»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 55328 del 30 dicembre 2016
«In tema di rimessione del processo, deve escludersi che ripetuti articoli giornalistici, e persino una vera e propria campagna di stampa, pur continua ed animosa, assumano di per sé rilievo ai fini della "traslatio iudicii", in mancanza di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15760 del 29 marzo 2017
«È legittima, perché riconducibile agli "altri casi" di cui all'art. 195, comma quarto, cod. proc. pen., la testimonianza indiretta dell'ufficiale o agente di polizia giudiziaria sulle dichiarazioni di contenuto narrativo ricevute dall'imputato al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14714 del 24 marzo 2017
«Alle dichiarazioni rese ad agente "infiltrato" da soggetto poi qualificato come indagato o imputato non si applica né il divieto posto dall'art. 62 cod. proc. pen., né il limite di utilizzabilità previsto dall'art. 63, comma secondo, cod. proc....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 52529 del 12 dicembre 2016
«È valida la nomina del difensore di fiducia dell'indagato o dell'imputato in stato di detenzione compiuta da persona diversa dai prossimi congiunti, in presenza di elementi inequivoci che consentano di ricondurre la nomina, per "facta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5998 del 8 febbraio 2017
«Nell'ipotesi di astensione dall'udienza del difensore - per adesione alla iniziativa proclamata dagli organismi rappresentativi di categoria - non sussiste il diritto dell'imputato, in stato di custodia cautelare o di detenzione assente per...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 55253 del 29 dicembre 2016
«L'art. 103, comma quinto, cod. proc. pen., nel vietare le intercettazioni delle conversazioni o comunicazioni dei difensori, riguarda l'attività captativa in danno del difensore in quanto tale ed ha dunque ad oggetto le sole conversazioni o...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5255 del 3 febbraio 2017
«La previsione di cui all'art. 108 cod. proc. pen.- che prevede la concessione di un termine a difesa nei casi di rinuncia, revoca, incompatibilità e abbandono della difesa - costituisce norma di stretta interpretazione, dettata a tutela...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15272 del 28 marzo 2017
«Il giudice per le indagini preliminari, destinatario di una richiesta di emissione di decreto penale di condanna non può emettere sentenza di proscioglimento immediato ai sensi dell'art. 129 cod. proc. pen. qualora ritenga sussistente la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7913 del 17 febbraio 2017
«In tema di traduzione degli atti, l'accertamento di cui all'art. 143 cod. proc. pen., come modificato dal D.Lgs. n. 32 del 2014, circa la conoscenza, da parte dell'imputato, della lingua italiana, non esige che ad effettuarlo sia direttamente...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26078 del 22 giugno 2016
«In tema di traduzione degli atti, anche dopo l'attuazione della direttiva 2010/64/UE ad opera del D.Lgs. 4 marzo 2014 n.32, la mancata nomina di un interprete all'imputato che non conosce la lingua italiana dà luogo ad una nullità a regime...»