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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1282 del 13 febbraio 1997
«Antecedentemente all'entrata in vigore della L. 23 dicembre 1993, n. 547 (in tema di criminalità informatica), che ha introdotto in materia una speciale ipotesi criminosa, la condotta consistente nella cancellazione di dati dalla memoria di un...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15233 del 12 luglio 2011
«Nell'azione di scioglimento di comunione ereditaria, secondo quanto stabilito nell'art. 50 della legge 31 maggio 1995, n. 218, la parziale collocazione dei beni immobili all'estero è idonea a precludere la giurisdizione del giudice italiano solo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2364 del 22 aprile 1981
«Qualora durante il giudizio di divisione relativo ad immobile non comodamente divisibile uno dei condividenti ceda ad un terzo la propria quota, si realizza la successione a titolo particolare nel diritto controverso ex art. 111 c.p.c., per cui il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31683 del 24 agosto 2001
«Sussiste continuità normativa tra l'art. 644 bis c.p., formalmente abrogato dalla legge 7 marzo 1996, n. 108 (art. 1, comma 2) e la fattispecie criminosa inserita nel terzo comma del precedente art. 644, come modificato dall'art. 1 della stessa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14266 del 20 giugno 2006
«In tema di successione nel processo, la disposizione dell'art. 110 c.p.c. — il quale stabilisce che, quando la parte viene meno per morte od altra causa, il processo è proseguito dal successore universale o in suo confronto — presuppone la qualità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13571 del 12 giugno 2006
«Nella ipotesi di morte di una delle parti in corso di giudizio, la relativa legitimatio ad causam si trasmette (salvo i casi di cui agli artt. 460 e 486 c.c.) non al semplice chiamato all'eredità bensì (in via esclusiva) all'erede, tale per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5875 del 1 luglio 1997
«L'erede che abbia, espressamente o tacitamente, accettato l'eredità non può legittimamente qualificarsi terzo rispetto al de cuius, non potendosi considerare tale colui che subentri al defunto in tutti i pregressi rapporti giuridici, poiché...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13738 del 27 giugno 2005
«In tema di legitimatio ad causam colui che promuove l'azione (o specularmente vi contraddica) nell'asserita qualità di erede di altro soggetto indicato come originario titolare del diritto (nella specie rivendicazione della proprietà) deve...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 875 del 22 gennaio 2003
«Il successore a titolo particolare nel diritto controverso assume la qualità di litisconsorte solo quando intervenga, o sia chiamato in causa, od eserciti la facoltà di impugnare la sentenza sfavorevole all'alienante, secondo le previsioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8936 del 12 aprile 2013
«Il terzo che, in pendenza dell'esecuzione forzata e dopo la trascrizione del pignoramento immobiliare, abbia acquistato a titolo particolare il bene pignorato, soggiace alla disposizione di cui all'art. 2913 cod. civ., il quale, sancendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 78 del 3 gennaio 2013
«L'art. 111 c.p.c., che disciplina la successione a titolo particolare e fa salve, tra le altre, le norme sulla trascrizione, enuncia una regola che attiene non tanto all'integrità del contraddittorio, quanto all'opponibilità della sentenza e si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13377 del 27 luglio 2012
«In tema di azioni possessorie, la regola indicata dall'art. 1169 c.c. è da intendersi dettata per il caso in cui la successione nel possesso a titolo particolare nei confronti dell'autore dello spoglio avvenga prima che contro costui sia proposta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12305 del 17 luglio 2012
«La successione a titolo particolare nel diritto controverso, di cui all'art. 111 c.p.c., alla luce di un'interpretazione costituzionalmente orientata dal principio del giusto processo, coniugato con il diritto di difesa (artt. 111 e 24 Cost.), si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4208 del 16 marzo 2012
«La successione nel diritto controverso non determina una questione di legittimazione attiva o di "legitimatio ad processum", ma una questione di merito, attinente alla titolarità del diritto, da esaminare con la decisione sulla fondatezza della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 792 del 19 gennaio 2010
«In tema di legittimazione all'impugnazione di una sentenza da parte del successore a titolo particolare nel diritto controverso, qualora la successione riguardi un appalto con la P.A. ricompreso in un ramo di azienda oggetto di conferimento in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22424 del 22 ottobre 2009
«La cessione di credito determina la successione a titolo particolare del cessionario nel diritto controverso, cui consegue, ai sensi dell'art. 111 c.p.c., la valida prosecuzione del giudizio tra le parti originarie e la conservazione della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15674 del 13 luglio 2007
«Ogni qualvolta la cessione di un credito avvenga nel corso del procedimento, l'attività sino a quel momento svolta e le pronunce eventualmente emesse trovano la loro disciplina nell'art. 111 c.p.c. e non nell'art. 105 c.p.c., assumendo il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4985 del 11 marzo 2004
«In pendenza del processo esecutivo, la successione a titolo particolare nel diritto del creditore procedente non ha effetto sul rapporto processuale che, in virtù del principio stabilito dall'art. 111 c.p.c., detto per il giudizio contenzioso ma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12126 del 19 agosto 2003
«In virtù del D.L.vo n. 502 del 1992 e della legge n. 724 del 1994, è stata realizzata una sorta di successione ex lege delle Regioni nei rapporti obbligatori già di pertinenza delle soppresse USL, le quali proseguono le loro attività attraverso le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 237 del 10 gennaio 2003
«Il trasferimento di un ramo d'azienda da una società all'altra configura una successione a titolo particolare nei rapporti preesistenti che, sul piano processuale, determina una prosecuzione del processo in corso tra le parti originarie, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8100 del 27 agosto 1997
«La successione a titolo particolare nel processo (effetto del mero trasferimento della res litigiosa in corso giudizio), di cui all'art. 111 c.p.c., va distinta dal (diverso) istituto della successione nel processo (art. 110 stesso codice) perché,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1918 del 9 marzo 1990
«In tema di successione a titolo particolare nel diritto controverso (art. 111 c.p.c.), l'intervento o la chiamata in causa del successore non privano il dante causa della qualità di litisconsorte necessario, in difetto di estromissione del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 22727 del 3 novembre 2011
«In caso di successione a titolo particolare nel diritto controverso, il processo prosegue fra le parti originarie e, anche quando non vi sia estromissione del convenuto ai sensi dell'art. 111, terzo comma, c.p.c., la sentenza ha comunque effetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 601 del 17 gennaio 2003
«Nel caso di successione a titolo particolare tra vivi nel diritto controverso, la sentenza pronunciata contro l'alienante è efficace nei confronti dell'avente causa anche quale titolo esecutivo, nei limiti dell'accertamento in essa contenuto....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3768 del 2 maggio 1997
«In caso di successione a titolo particolare nel diritto controverso, se durante il giudizio di merito, non vi è stata estromissione dal giudizio dell'alienante ai sensi dell'art. 111, terzo comma, c.p.c., il ricorso per cassazione tempestivamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10793 del 23 luglio 2002
«L'omessa, incompleta o inesatta indicazione, in sentenza, di tutte le parti in causa (nella specie, omessa indicazione degli eredi di una delle parti, deceduta, nonché omessa indicazione della qualità di erede di altra parte costituita) non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9279 del 17 settembre 1998
«In tema di notificazioni, l'art. 139 c.p.c. pone obbligatoriamente un criterio di successione preferenziale in ordine ai luoghi nei quali la notificazione deve avvenire. Ciò premesso, giacché la residenza non si perde per effetto di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5945 del 2 luglio 1997
«Poiché l'ordine dei luoghi indicati dall'art. 139 c.p.c. primo e sesto comma, per la notifica — se non possibile in mani proprie, ai sensi dell'art. 138 c.p.c. — è in successione preferenziale, soltanto se la residenza e il domicilio del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13849 del 21 dicembre 1991
«In tema di notificazione l'art. 139 c.p.c. pone un criterio di successione preferenziale per quanto riguarda il comune nel quale deve essere effettuata, cioè prima quello di residenza, se questo è ignoto, il comune di dimora e, se anche questo è...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8214 del 20 aprile 2005
«In caso di notifica nelle mani del portiere, l'ufficiale giudiziario deve dare atto, oltre che dell'assenza del destinatario, delle vane ricerche delle altre persone preferenzialmente abilitate a ricevere l'atto, onde il relativo accertamento,...»