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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10575 del 6 marzo 2003
«In tema di archiviazione, in caso di revoca della richiesta avanzata dal pubblico ministero ad opera del procuratore generale avocante, non viene meno il potere del giudice delle indagini preliminari di disporre, all'esito dell'udienza in camera...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1176 del 21 marzo 2000
«In tema di avocazione delle indagini preliminari, il procuratore generale può esercitare tale potere in tutti i casi in cui il giudice non accoglie de plano la richiesta di archiviazione, fissando l'udienza camerale a norma sia dell'art. 409,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36723 del 10 ottobre 2001
«In tema di riapertura delle indagini, ai sensi dell'art. 414 c.p.p., deve ritenersi che eventuali irregolarità afferenti il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari autorizzi la suddetta riapertura, siccome non sanzionate...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1002 del 9 giugno 1998
«Infatti, mentre nel primo caso l'archiviazione è basata sull'infondatezza della notitia criminis riferibile ad una persona, ed è pronunciata a conclusione di un procedimento e la relativa decisione esprime un controllo di legittimità della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5668 del 19 dicembre 1996
«Poiché la riapertura delle indagini preliminari non costituisce l'inizio di un nuovo procedimento penale, la competenza ad emettere i provvedimenti conseguenti alla richiesta del P.M. di riaprire le indagini appartiene allo stesso giudice che ha...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3714 del 16 dicembre 1999
«È abnorme, in quanto collocato al di fuori dell'ordinamento processuale, il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari richiesto di pronunciare decreto di archiviazione a norma dell'art. 415 c.p.p., esorbitando dal...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23699 del 23 giugno 2005
«Atteso il richiamo, contenuto nel comma 3 dell'art. 415 c.p.p., nella formulazione introdotta dall'art. 16 della legge n. 479/1999, alle altre disposizioni del medesimo titolo, in quanto applicabili, deve ritenersi del tutto legittimo che il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1295 del 14 gennaio 2003
«Alla stregua della nuova formulazione dell'art. 415 c.p.p., introdotta dall'art. 16, comma 1, della legge 16 dicembre 1999 n. 479, e, segnatamente, del comma 3 di detto articolo, il quale prescrive che si osservino, in quanto applicabili, le norme...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14579 del 15 aprile 2010
«Non è abnorme, e quindi non è ricorribile per cassazione, il provvedimento con cui il giudice del dibattimento, rilevata la mancata notificazione all'imputato dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, dichiara la nullità del decreto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 25957 del 22 giugno 2009
«Non è abnorme, perchè espressione di un potere riconosciuto dall'ordinamento, il provvedimento con cui il giudice del dibattimento, rilevata la mancata notificazione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari invero regolarmente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5530 del 19 dicembre 2000
«È abnorme, perché determina una anomala regressione del procedimento, il provvedimento del giudice delle indagini preliminari che rigetti la richiesta di emissione di decreto penale di condanna, sul rilievo della mancata notifica all'indagato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25363 del 21 giugno 2001
«Non è abnorme, perché non determina una anomala regressione del procedimento, il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari rigetta la richiesta di decreto penale di condanna per il mancato avviso all'imputato di chiusura...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32363 del 30 settembre 2002
«La richiesta di rinvio a giudizio è nulla ex art. 416, comma 1, c.p.p. (nel testo novellato dall'art. 2, comma 2, della legge 16 luglio 1997, n. 234) se non preceduta dall'avviso di conclusione delle indagini preliminari completo degli...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 33541 del 11 settembre 2001
«In tema di proroga dei termini massimi della custodia cautelare, presupposto del provvedimento del giudice per le indagini preliminari, nei casi in cui ricorra la necessità - non ascrivibile ad inerzia colpevole del pubblico ministero - di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6806 del 18 febbraio 2004
«L'avviso di conclusione delle indagini preliminari deve essere notificato, in applicazione del primo comma dell'art. 415 bis c.p.p., tanto alla persona sottoposta alle indagini che al suo difensore, di talchè, quando detto difensore non risulti in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25206 del 2 luglio 2002
«Non è abnorme ma deve ritenersi, anzi giustificato, alla luce di una interpretazione della norma conforme ai principi costituzionali, il provvedimento con il quale il giudice del dibattimento abbia dichiarato la nullità del decreto di citazione a...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41177 del 21 ottobre 2004
«Il disposto di cui all'art. 415 bis c.p.p. non può trovare applicazione nel procedimento davanti al giudice di pace ed è, pertanto, da considerare abnorme, in quanto produttivo di una indebita regressione del procedimento alla fase delle indagini...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 49181 del 22 dicembre 2003
«Nel procedimento davanti al giudice di pace, analogamente a quanto si verifica nei procedimenti speciali previsti dal codice di rito, non trova applicazione il disposto di cui all'art. 415 bis di detto codice (che prevede l'obbligo dell'avviso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9205 del 27 febbraio 2003
«È abnorme l'ordinanza con cui il Tribunale, in composizione monocratica, dichiari, ex art. 552, comma 2, c.p.p., la nullità del decreto di citazione a giudizio — perché non preceduto dalla notifica all'indagato dell'avviso di conclusione delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14594 del 23 dicembre 1999
«...le. Tuttavia la norma citata introduce una netta distinzione fra «la documentazione relativa alle indagini espletate e i verbali degli atti compiuti davanti al giudice per le indagini preliminari» da un lato e «il corpo del reato» dall'altro....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10795 del 22 settembre 1999
«Gli artt. 416 c.p.p. e 130 att. c.p.p., delegando al P.M. l'onere di formare il fascicolo da trasmettere al giudice per le indagini preliminari insieme con la richiesta di rinvio a giudizio degli imputati, attribuiscono in via esclusiva al potere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4707 del 14 aprile 1999
«La violazione dell'obbligo del P.M. di trasmettere al giudice per le indagini preliminari l'intera documentazione raccolta nel corso delle indagini è sanzionata esclusivamente dall'inutilizzabilità degli atti non trasmessi. (Fattispecie relativa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4464 del 3 maggio 1996
«Le funzioni attribuite dalla legge allo speciale collegio per i reati ministeriali previsto dall'art. 7 della legge Cost. 16 gennaio 1989 n. 1 comprendono anche quella di provvedere, previa celebrazione dell'udienza preliminare, sulla richiesta di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1488 del 7 luglio 1992
«Costituisce provvedimento abnorme, in quanto al di fuori dell'intero sistema processuale per la singolarità del suo contenuto, l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari che dichiara la nullità della richiesta di rinvio a giudizio, ex...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2277 del 8 maggio 1998
«È abnorme, in quanto fuori di ogni schema processuale, il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari, dopo aver fissato l'udienza preliminare ed averla quindi rinviata (nella specie, in attesa della decisione della corte...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6943 del 6 febbraio 1997
«È abnorme e, come tale, ricorribile per cassazione il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari, a fronte di una richiesta di rinvio a giudizio, in luogo di fissare l'udienza, come prescritto dall'art. 418 c.p.p., dichiari...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 1701 del 30 luglio 1999
«È inammissibile il ricorso per cassazione avverso il provvedimento del giudice per le indagini preliminari, con il quale sia stata respinta la richiesta di giudizio immediato, trattandosi di atto in sè inoppugnabile. Né i vizi dell'ordinanza che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30286 del 9 settembre 2002
«Nel caso in cui l'imputato, che abbia già rifiutato di sottoporsi all'esame e abbia poi rilasciato dichiarazioni spontanee, e le cui precedenti dichiarazioni rese in sede di indagini preliminari siano state acquisite ai sensi dell'art. 513 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19906 del 28 aprile 2004
«Qualora, essendo stato disposto il rinvio a giudizio dell'imputato dalla corte d'appello, in accoglimento di impugnazione proposta dal pubblico ministero avverso sentenza di non luogo a procedere pronunciata dal giudice per le indagini...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3395 del 17 giugno 1999
«È abnorme l'ordinanza con la quale il giudice per le indagini preliminari, ravvisando un ulteriore reato nel corso della udienza preliminare, ordini la restituzione degli atti al pubblico ministero per la contestazione suppletiva, anziché...»