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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19727 del 23 dicembre 2003
«Benché le comunicazioni di cancelleria debbano avvenire, di norma, con le forme previste dagli artt. 136 c.p.c. e 45 disp. att. c.p.c. (consegna del biglietto effettuata dal cancelliere al destinatario ovvero notificazione a mezzo di ufficiale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17291 del 23 luglio 2009
«In tema di riconoscimento dell'efficacia del lodo arbitrale estero, la produzione del compromesso, in originale o in copia autentica, contestualmente alla proposizione della domanda, prescritta dall'art. 4 della Convenzione di New York del 10...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11529 del 19 maggio 2009
«Ai sensi dell'art. 2 della Convenzione di New York del 10 giugno 1958, ratificata con la legge 19 gennaio 1968, n. 62, e dell'art. 808 c.p.c., agli arbitri stranieri nel c.d. "arbitrato estero" può deferirsi, in via preventiva ed eventuale, la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10704 del 28 ottobre 1993
«In forza dell'art. 2 della Convenzione di New York del 10 giugno 1958, resa esecutiva con L. n. 62 del 1968, la clausola compromissoria per arbitrato estero è valida quando risulti da un documento sottoscritto dai contraenti ovvero a uno scambio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6206 del 28 giugno 1994
«L'accordo, che contempli la devoluzione ad arbitri delle controversie inerenti a differenti e non connessi rapporti fra le medesime parti, integra compromessi distinti, ancorché formalmente inseriti in unico documento. In tale situazione, il lodo,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2704 del 7 febbraio 2007
«In ipotesi di arbitrato collegiale, qualora il lodo non rechi tutte le sottoscrizioni ma solo una o più sottoscrizioni complete di data, non contestuali tra loro o con la redazione del documento, e si verta pertanto in una ipotesi di nullità e non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8177 del 29 agosto 1997
«Il verbale di costituzione del collegio arbitrale è atto pienamente idoneo a soddisfare il requisito richiesto dall'art. 813 c.p.c. con riferimento a quanto stabilito dall'art. 820 dello stesso codice, atteso che la manifestazione della volontà di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4856 del 4 maggio 1995
«Anche con riguardo al compromesso ed alla clausola compromissoria, il requisito della forma scritta ad substantiam (artt. 807, 808 c.p.c.) non richiede che la volontà negoziale sia espressa con un unico documento che rechi la sottoscrizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22 del 3 gennaio 1986
«Con riguardo a clausola compromissoria, i cui requisiti di validità ed efficacia devono essere riscontrati in modo autonomo rispetto a quelli richiesti per il contratto, al quale accede, la forma scritta, prescritta dall'art. 807 c.p.c., può...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10917 del 4 novembre 1993
«Il decreto, reso dal presidente del tribunale, ai sensi dell'art. 745 c.p.c., su ricorso avverso il rifiuto del cancelliere di rilasciare copia di sentenza (nella specie, in ragione del mancato pagamento dell'imposta di registro), non è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1074 del 10 aprile 1978
«Al procedimento di revocazione del decreto ingiuntivo si applicano le regole relative alla revocazione della sentenza. Pertanto la citazione introduttiva deve contenere, a pena d'inammissibilità, anche nel caso che il provvedimento di cui si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2697 del 22 ottobre 1973
«Ai fini della revocazione di cui all'art. 656 c.p.c. il compito del giudice non è di accertare se il documento in base al quale è stato emesso il decreto ingiuntivo fosse o meno falso, bensì di accertare se la falsità di esso sia stata...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 42790 del 10 novembre 2003
«Ai fini della sussistenza del reato di falso in scrittura privata non ha alcuna rilevanza il consenso o l'acquiescenza della persona di cui venga falsificata la firma, in quanto la tutela penale ha per oggetto non solo l'interesse della persona...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4981 del 6 febbraio 2004
«In quanto titolari di distinte posizioni di garanzia, rispondono del reato di omicidio colposo plurimo, per la morte dei pazienti avvenuta a causa del fuoco sviluppatosi all'interno della camera iperbarica in cui si trovavano per eseguire la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1593 del 7 marzo 1984
«Sia il sequestro che il provvedimento di deposito del documento, relativamente al quale sia stata proposta querela di falso, sono rimessi alla discrezionalità del giudice che deve adottarli ove ne ravvisi la necessità in relazione alle peculiarità...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 28 del 9 marzo 2000
«Il delitto di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) è configurabile solo nei casi in cui una specifica norma giuridica attribuisca all'atto la funzione di provare i fatti attestati dal privato al pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4453 del 8 febbraio 2005
«La fattispecie delittuosa di cui all'art. 567 c.p. punisce l'attribuzione al neonato di un genitore diverso da quello naturale. Ne consegue che non risponde del suddetto delitto la madre che, nel dichiarare all'ufficiale di stato civile che il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6555 del 20 marzo 2014
«I contratti con la P.A. devono essere redatti, a pena di nullità, in forma scritta e - salva la deroga prevista dall'art. 17 del r.d. 18 novembre 1923, n. 2440 per i contratti con le ditte commerciali, che possono essere conclusi a distanza, a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5417 del 7 marzo 2014
«Il divieto di provare per testi patti aggiunti o contrari al contenuto di un documento, previsto dall'art. 2722 cod. civ., si riferisce al documento contrattuale, formato con l'intervento di entrambe le parti e racchiudente una convenzione, e non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2122 del 31 gennaio 2014
«Nel contratto di deposito a risparmio, a norma dell'art. 1835, secondo comma, cod. civ., le annotazioni sul libretto, firmate dall'impiegato della banca che appaia addetto al servizio, fanno piena prova nei rapporti tra banca e depositante,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7505 del 31 marzo 2014
«La prova scritta della transazione, necessaria ai sensi dell'art. 1967 cod. civ., non può consistere nella trascrizione di colloqui telefonici, la quale non è "documento", né la riproduzione meccanica di un documento.»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 7267 del 27 marzo 2014
«In caso di disconoscimento dell'autenticità della sottoscrizione di scrittura privata prodotta in copia fotostatica, la parte che l'abbia esibita in giudizio e intenda avvalersi della prova documentale rappresentata dall'anzidetta scrittura deve...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1944 del 29 gennaio 2014
«In tema di prova testimoniale, agli effetti degli artt. 2724, n. 3, e 2725 cod. civ., la perdita del documento non può ritenersi incolpevole solo perché esso è stato affidato a terzi, dovendo risultare, viceversa, in ragione dello sfavore...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32440 del 31 luglio 2003
«Integra il reato previsto dall'art. 12 D.L. 3 maggio 1991, n. 143, convertito nella L. 5 luglio 1991, n. 197, in tema di uso illecito di carte di credito o di pagamento, la condotta di chi procede a ricaricare il cellulare utilizzando...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10515 del 7 settembre 1999
«Il furto d'uso (art. 626 c.p.), ipotesi attenuata del reato di furto dal quale non si differenzia per la condotta di sottrazione o impossessamento e per la natura e tipologia delle cose apprensibili, può avere per oggetto qualsiasi cosa mobile...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21868 del 5 giugno 2002
«In tema di truffa, pur non esigendosi l'identità tra la persona indotta in errore e quella che subisce le negative conseguenze patrimoniali di tale induzione, è tuttavia da escludere la configurabilità del reato quando il soggetto indotto in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 196 del 9 gennaio 2014
«La necessità che la querela di falso sia confermata nella prima udienza, prevista dall'art. 99 disp. att. cod. proc. civ., sussiste soltanto nel caso di querela proposta in via principale, mentre non è necessaria ove la stessa sia stata proposta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4980 del 4 marzo 2014
«Qualora, con il ricorso per cassazione, venga dedotto il vizio di motivazione della sentenza impugnata per l'asserito omesso esame di un documento (nella specie, di due raccomandate, interruttive della prescrizione), è necessario, al fine di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6122 del 17 marzo 2014
«L'art. 371 cod. proc. civ., nel rinviare alle disposizioni di cui agli artt. 366 e 369, terzo comma, cod. proc. civ., impone anche al ricorrente incidentale di specificare in quale sede processuale il documento, pur individuato in ricorso, risulti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2125 del 31 gennaio 2014
«In tema di ricorso per cassazione, il divieto di cui all'art. 372 cod. proc. civ. di produrre nuovi documenti nel giudizio di cassazione - fatta eccezione per quelli che riguardano la nullità della sentenza impugnata e l'ammissibilità del ricorso...»