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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2070 del 23 febbraio 2000
«Il termine per proporre l'impugnazione nei confronti dell'imputato contumace decorre dalla scadenza del termine stabilito dalla legge per il deposito della sentenza, ove la notifica dell'estratto contumaciale sia avvenuta in data anteriore. Ciò...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6381 del 21 gennaio 2000
«Qualora, con la comparsa in giudizio dell'imputato già dichiarato contumace, venga meno la situazione di fatto che ha dato luogo a detta dichiarazione, la contumacia viene a cessare indipendentemente dall'eventuale mancata pronuncia del formale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22504 del 27 giugno 2006
«La notifica dell'estratto contumaciale all'imputato irreperibile, effettuato a mani del difensore, ai sensi dell'art. 159 c.p.p., non può valere anche ai fini dell'adempimento di cui all'art. 548, comma 2, c.p.p., nella parte in cui stabilisce...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12260 del 17 marzo 2003
«Per l'imputato contumace, il termine per proporre l'impugnazione, anche ove la notifica dell'estratto contumaciale sia avvenuta in data anteriore alla scadenza del termine stabilito dalla legge per il deposito della sentenza, decorre comunque...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6737 del 8 giugno 1995
«Il necessario contenuto dell'«avviso di deposito con l'estratto della sentenza» che, ai sensi dell'art. 548, comma terzo, c.p.p. deve essere notificato all'imputato contumace, è sufficientemente integrato con l'indicazione delle generalità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1112 del 1 aprile 1994
«L'avviso di deposito, con l'estratto della sentenza contumaciale, è dovuto, ai sensi dell'art. 548 c.p.p., soltanto all'imputato contumaciale e non anche al difensore. (Nella fattispecie il ricorrente sosteneva che i termini per l'impugnazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4150 del 24 novembre 1993
«La notifica dell'avviso di deposito con l'estratto della sentenza all'imputato contumace non può essere sostituita con alcun altro atto equipollente, stante la tassatività della disposizione dell'art. 548, terzo comma, c.p.p. secondo cui tale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1604 del 23 maggio 1994
«È abnorme il provvedimento del giudice del dibattimento (nella specie pretore) che dichiari la nullità dell'ordinanza con cui il Gip abbia rigettato la richiesta di archiviazione del pubblico ministero restituendogli gli atti e imponendogli la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12975 del 11 dicembre 1998
«Nel caso in cui una parte (nella specie, il pubblico ministero) proponga il ricorso immediato per cassazione di cui all'art. 569, comma primo, c.p.p., deducendo motivi che introducono questioni previste dal comma terzo di detta disposizione (art....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12576 del 19 dicembre 1994
«A norma dell'art. 71 R.D. 30 gennaio 1941, n. 12 sull'ordinamento giudiziario, ai vice procuratori onorari addetti alle Procure della Repubblica presso le Preture circondariali sono attribuite non già le funzioni di carattere generale che...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 45002 del 19 novembre 2012
«Non viola i diritti difensivi dell'imputato la fissazione dell'udienza del giudizio di rinvio sulla base del solo estratto del dispositivo della sentenza di annullamento letto e depositato nella cancelleria della Corte di cassazione e trasmesso al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1932 del 16 maggio 2000
«Ai fini dell'ammissibilità della richiesta di revisione è necessario valutare, a norma dell'art. 631 c.p.p., se gli elementi sui quali la richiesta è fondata sono idonei a condurre al proscioglimento dell'imputato; è pertanto richiesto in questa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4837 del 28 ottobre 1998
«Ai fini dell'ammissibilità della richiesta di revisione, nel caso previsto dall'art. 630, comma 1, lett. c) c.p.p., per «prove nuove» possono intendersi anche quelle che, pur se entrate a far parte del materiale acquisito nel precedente giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 595 del 11 aprile 1994
«Deve escludersi, secondo la disciplina del nuovo codice di proc. pen. in tema di revisione, che la «novità» della prova diretta a dimostrare la causa estintiva possa essere intesa nel senso di ricomprendere anche elementi probatori già acquisiti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4407 del 4 ottobre 1995
«Ai fini della concedibilità dell'estradizione per l'estero, per soddisfare il requisito della doppia incriminabilità, di cui all'art. 13, comma 2, c.p., non è necessario che lo schema astratto della norma incriminatrice dell'ordinamento straniero...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3973 del 4 aprile 1996
«Nell'ipotesi in cui un non iudex giudichi, la nullità che si determina è dovuta all'inosservanza delle disposizioni concernenti le condizioni di capacità. Ne consegue che se quel non iudex ha compiuto soltanto un atto, sarà quel solo atto ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2442 del 20 gennaio 2012
«In tema di riconoscimento delle sentenze penali straniere, l'ambito del controllo sul requisito della non contrarietà ai principi fondamentali dell'ordinamento giuridico dello Stato non riguarda solo il dispositivo, ma deve investire anche la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11415 del 17 maggio 2007
«La determinazione della competenza deve essere fatta in base al contenuto della domanda giudiziale, salvo che nei casi in cui la prospettazione ivi contenuta appaia prima facie artificiosa e finalizzata soltanto a sottrarre la cognizione della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8950 del 18 aprile 2006
«La competenza per territorio dev'essere determinata con riferimento alla domanda così come proposta, prescindendo da ogni indagine circa la relativa fondatezza nel merito. Ne consegue che, ove un professionista deduca di avere ricevuto un incarico...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15367 del 1 dicembre 2000
«Il criterio per la determinazione della competenza va fissato in base non solo all'oggetto della domanda proposta dall'attore, ma anche ai fatti posti a fondamento di esse, indipendentemente dalla loro fondatezza, senza che abbiano, a tal fine,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12093 del 22 novembre 1995
«La controversia nella quale l'attore, deducendo la turbativa del proprio diritto di proprietà sulla rampa e sullo Spazio di accesso e manovra di un suo garage, chieda la cessazione del passaggio, esercitato nei predetti luoghi dal convenuto per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12133 del 11 novembre 1992
«L'art. 844 c.c., il quale riconosce al proprietario il diritto di far cessare le propagazioni derivanti dal fondo del vicino che superino la normale tollerabilità, deve essere interpretato estensivamente, nel senso di legittimare all'azione anche...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8247 del 6 aprile 2009
«L'appalto, anche nei casi in cui la sua esecuzione si protragga nel tempo, e fatte salve le ipotesi in cui le prestazioni in esso dedotte attengano a servizi o manutenzioni periodiche, non può considerarsi un contratto ad esecuzione continuata o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26592 del 17 dicembre 2009
«Le spese processuali cumulabili alla domanda, ai fini della determinazione del valore di essa, sono soltanto quelle occorse per procedimenti autonomi dal processo introdotto con la domanda stessa, non anche quelle (per dattilografia, copie...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2737 del 23 febbraio 2012
«In tema di competenza per valore, l'art. 12, primo comma, cod. proc. civ. - secondo il quale "il valore delle cause relative all'esistenza, alla validità o alla risoluzione di un rapporto giuridico obbligatorio si determina in base a quella parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 24257 del 26 settembre 2008
«In tema di controversie tra consumatore e professionista, l'art. 33, comma 2, lett. U, del c.d. Codice del Consumo (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206) va interpretato nel senso che la residenza del consumatore, cui la norma ha riguardo, è quella che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1515 del 24 gennaio 2007
«In tema di competenza per territorio, con riferimento alla proposizione dell'azione di garanzia, poiché si ha garanzia propria quando la causa principale e quella accessoria abbiano lo stesso titolo, ovvero quando ricorra una connessione oggettiva...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8796 del 28 giugno 2000
«La domanda diretta a far valere il diritto alla restituzione di un bene consegnato in esecuzione di un contratto invalido o inefficace non ha natura reale, ma personale, per modo che il foro competente è quello generale delle persone fisiche (art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18793 del 6 settembre 2007
«Allorché in relazione a un contratto di affitto di fondo rustico, sia intervenuta una transazione, la competenza del giudice ordinario è configurabile soltanto nell'ipotesi in cui, essendo fuori discussione la validità di tale contratto, le parti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20667 del 25 settembre 2009
«Nel caso di sinistro causato in Italia da veicolo con targa extracomunitaria, regolarmente assicurato nel proprio Paese, e circolante in Italia con "carta verde", l'Ufficio Centrale Italiano (U.C.I.) può essere chiamato a rispondere dei danni...»