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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 19034 del 16 luglio 2019
«L'art. 152 bis disp. att. c.p.c., introdotto dall'art. 4, comma 42, della l. n. 183 del 2011, nella parte in cui prevede la liquidazione delle spese processuali a favore delle pubbliche amministrazioni assistite in giudizio da propri dipendenti,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7418 del 26 marzo 2009
«...esecutivo, non è più tenuto ad emettere ordinanza-ingiunzione, con la fissazione di un termine per la cosiddetta «sanatoria amministrativa», ma deve ordinare direttamente la confisca, ai sensi dell’art. 213 del codice della strada.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22550 del 23 ottobre 2009
«In tema di sanzioni amministrative di carattere pecuniario per violazioni al codice della strada, ai sensi dell’art. 2 della legge n. 689 del 1981, richiamato espressamente dall'art. 194 cod. strada, per gli illeciti commessi da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6196 del 16 marzo 2011
«L’accertamento e la contestazione delle violazioni amministrative in materia di circolazione stradale non postulano necessariamente la diretta percezione sensoriale del verbalizzante della consumazione dell’illecito in flagranza,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17941 del 30 agosto 2005
«In materia di violazioni del codice della strada, l’omissione della contestazione immediata, per impossibilità della stessa, è consentita allorché l’accertamento sia eseguito mediante apparecchi di rilevamento fissi senza la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4453 del 20 marzo 2012
«...richiamo alle norme sulle notificazioni del processo civile, come avviene nel comma terzo del citato art. 201, la decadenza non può discendere dal compimento di un’attività riferibile non direttamente alla parte, ma a terzi.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3017 del 1 marzo 2002
«...la invalidità dell’accertamento, si rende necessario che nel verbale di contravvenzione l’amministrazione provveda ad indicare concretamente e specificamente i motivi della mancata contestazione diretta ed immediata della violazione.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21624 del 6 ottobre 2006
«In tema di sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada, nel caso in cui venga proposta opposizione direttamente avverso il verbale di contestazione della violazione, la legittimazione passiva spetta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 911 del 2 febbraio 1996
«Ne consegue che il giudice dell’opposizione, investito della questione relativa alla congruità della sanzione, non è chiamato propriamente a controllare la motivazione dell’atto sul punto ma a determinare la sanzione applicando...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8652 del 13 aprile 2006
«Il mancato rispetto di tale termine può quindi assumere rilevanza ai fini della tempestività dell’ordinanza sanzionatoria non autonomamente, ma solo indirettamente, per effetto del cumulo tra il termine in questione e quello di cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18150 del 20 dicembre 2002
«...secondo, cod. strada, e ciò anche se il ricorso sia stato presentato direttamente al suo ufficio, anziché, come stabilisce l’art. 203, comma secondo, cod. strada, all’ufficio o al comando al quale appartiene l’organo accertatore.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9889 del 27 luglio 2000
«L’invalidità del provvedimento tardivo deriva infatti dai principi posti dalla legge 241/1990 (in diretta attuazione del principio di buona amministrazione posto dall’art. 97, comma primo, Cost.), ed in particolare dall’art. 2, dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4204 del 27 aprile 1999
«...stato direttamente presentato al prefetto, poiché doveva reputarsi che il termine di trenta giorni in tal caso occorresse per l’istruzione della pratica, necessariamente da richiedersi all’ufficio accertatore da parte del prefetto).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17140 del 27 agosto 2004
«In caso di opposizione proposta direttamente avverso il verbale di accertamento di infrazione del codice della strada redatto dalla polizia municipale, il ricorso deve essere promosso nei confronti del Comune, con conseguente...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14657 del 5 luglio 2011
«...amministrativo in senso proprio, essendo l’espressione di un potere punitivo che incide direttamente nella sfera dei diritti soggettivi del privato ed esorbita dall’alveo della potestà discrezionale della pubblica amministrazione.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10649 del 7 marzo 2013
«In tema di violazione delle norme sulla circolazione stradale, il termine di prescrizione della sanzione amministrativa accessoria (nella specie, sospensione della patente di guida) direttamente conseguente alla commissione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 2817 del 24 febbraio 2003
«Ne consegue che la controversia promossa dalla società Autostrade nei confronti dei soggetti da essa autorizzati alla gestione dei cartelli pubblicitari, diretta ad accertare la scadenza delle stipulate convenzioni e la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5296 del 10 maggio 1995
«...soggetto, che costituiscono una fonte di conoscenza diretta ed integrano una prova che ben può sostituire l’accertamento strumentale, non sempre possibile in talune circostanze con l’uso immediato della complessa apparecchiatura.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1880 del 19 gennaio 2016
«...sulla base dello specifico motivo di gravame presentato dal P.M., può essere corretto dalla Corte di Cassazione con l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata e con la diretta applicazione della revoca della patente.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 53553 del 27 novembre 2017
«In tema di arresto in flagranza, l’integrazione dell’ipotesi di cd. «quasi flagranza» costituita dalla «sorpresa» dell’indiziato «con cose o tracce dalle quali appaia che egli abbia commesso il reato immediatamente prima» non richiede —...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13060 del 9 settembre 2002
«...in costanza di matrimonio, non svolgono diretta influenza su quelle utilizzate successivamente dal giudice per stabilirne la misura, né possono essere poste in contrapposizione con queste per arguirne contraddizioni od omissioni di motivazione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3183 del 25 maggio 1985
«Ai fini della quantificazione dell'assegno di divorzio e del contributo per il mantenimento dei figli è consentita al giudice di merito l'utilizzazione dei fatti notori (art. 115, comma secondo, c.p.c.) quando sia diretta non alla stima precisa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 270 del 16 gennaio 1982
«Qualora il vincolo coniugale si disgreghi immediatamente, per effetto di mancata consumazione, e venga poi sciolto con dispensa pontificia, resa esecutiva nell'Ordinamento statale, l'indagine diretta al riconoscimento ed alla liquidazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13068 del 3 ottobre 2000
«In tema di assegno divorzile, la mancata prova, da parte del ricorrente che ne chieda l'attribuzione, delle condizioni richieste dalla legge non comporta quale conseguenza automatica il rigetto della domanda, in quanto nel nostro ordinamento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7435 del 21 maggio 2002
«In tema di divorzio, l'art. 5, nono comma, della legge 1 dicembre 1970, n. 898 non impone al tribunale in via diretta ed automatica di disporre indagini avvalendosi della polizia tributaria ogni volta in cui sia contestato un reddito indicato e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9861 del 28 aprile 2006
«In tema di divorzio, il giudice del merito, ove ritenga aliunde raggiunta la prova dell'insussistenza dei presupposti che condizionano il riconoscimento dell'assegno di divorzio, può direttamente procedere al rigetto della relativa istanza, anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11793 del 7 giugno 2005
«La sentenza di divorzio, in relazione alle statuizioni di carattere patrimoniale in essa contenute, passa in cosa giudicata rebus sic stantibus tuttavia, la sopravvenienza di fatti nuovi, successivi alla sentenza di divorzio, non è di per sè...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6215 del 28 giugno 1994
«Pertanto, nel caso di divorzio, nella determinazione dell'assegno, non è affatto indifferente il variare delle condizioni reddituali e patrimoniali dei coniugi, poiché a questo esso va direttamente ragguagliato, così da assicurare ai figli lo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4205 del 24 febbraio 2006
«...a titolo di assegni familiari per il figlio minorenne, soggiace alla sanzione dell'inammissibilità, siccome introduce, nell'originario contenzioso, un nuovo tema di indagine, riguardante direttamente i rapporti di dare ed avere tra i coniugi.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5719 del 23 marzo 2004
«In tema di scioglimento del matrimonio, il diritto dell'ex coniuge, titolare di assegno di divorzio, ad ottenere — salvo che non sia passato a nuove nozze — una percentuale dell'indennità «percepita» dall'altro coniuge «all'atto della cessazione...»