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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4368 del 26 gennaio 1993
«Il difensore dell'indagato non è legittimato a rinunciare all'impugnazione (nella specie ricorso diretto per cassazione a norma dell'art. 311 c.p.p.) neanche quando egli stesso abbia proposto il gravame: a meno che non abbia agito o presentato la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4745 del 15 dicembre 1993
«Qualora avverso l'ordinanza del giudice dell'esecuzione di revoca, a seguito di opposizione del P.M., di un provvedimento di applicazione di amnistia venga proposto incidente di esecuzione ex art. 666 c.p.p. e questo sia dichiarato inammissibile...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7640 del 5 agosto 1993
«L'art. 606, primo comma, lett. e) del nuovo codice di rito, nel prevedere come motivo di ricorso per cassazione la «mancanza o manifesta illogicità della motivazione» solo a condizione che il vizio risulti dal «testo del provvedimento impugnato»,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10378 del 4 ottobre 1994
«...colposo. Conseguentemente, ove il giudice di appello, investito della questione ometta la dovuta considerazione di tale interesse, la relativa pronuncia è suscettibile di ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 606, lett. b) ed e) c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 1106 del 29 marzo 1994
«Avverso i provvedimenti relativi all'applicazione di amnistia e di indulto, emessi de plano dal giudice dell'esecuzione, non è esperibile il ricorso per cassazione, bensì l'opposizione avanti allo stesso giudice, ai sensi dell'art. 672, primo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1240 del 5 luglio 1994
«L'unicità del disegno criminoso di cui all'art. 81 cpv. postula che i singoli fatti reato, ai fini della esistenza del vincolo della continuazione, siano tutti previsti e deliberati sin dall'origine nelle loro linee essenziali non essendo...»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 1722 del 22 aprile 1994
«La persona offesa dal reato, in quanto tale, qualora non rivesta anche la qualità di persona che potrebbe avere diritto alla restituzione delle cose sequestrate, non è legittimata né a proporre richiesta di riesame avverso il decreto di sequestro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 2704 del 13 settembre 1994
«Il provvedimento con il quale il giudice, ritenuta l'inammissibilità dell'opposizione proposta dalla persona offesa avverso la richiesta di archiviazione, accolga, ai sensi dell'art. 410, comma 2, c.p.p., detta ultima richiesta, è legittimamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3181 del 26 agosto 1994
«...dedotta immediatamente dopo il mancato compimento dell'atto, stante la presenza dell'interessato e del suo difensore all'udienza camerale. Ne consegue che deve considerarsi tardiva l'eccezione sollevata soltanto con il ricorso per cassazione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3264 del 16 settembre 1994
«Il ricorso per cassazione contro le ordinanze emesse ai sensi dell'art. 322 bis c.p.p. è ammesso solo per violazione di legge, onde deve dichiararne l'inammissibilità, qualora esso sia proposto esclusivamente per vizio di motivazione a norma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3658 del 1 settembre 1994
«In virtù del disposto dell'art. 627 c.p.p. la sentenza con la quale la Corte di cassazione devolve il giudizio di rinvio ad un determinato giudice è sempre attributiva della competenza, sicché non è consentito porre in discussione i criteri che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3674 del 25 agosto 1994
«Pertanto, il ricorso per cassazione proposto avverso il decreto di inammissibilità adottato ai sensi dell'art. 666, comma 2, c.p.p. esplica l'effetto suo proprio di sospendere l'esecuzione del provvedimento fino alla conclusione del giudizio di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3769 del 31 marzo 1994
«Il giudice incompetente, investito da impugnazione erroneamente qualificata (nella specie «appello» in luogo di «ricorso per cassazione») e a lui mal proposta non deve pronunciare sentenza d'inammissibilità dell'impugnazione stessa, ma, dopo aver...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4644 del 19 gennaio 1994
«A seguito dell'entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale, è da escludere, anche in materia di libertà personale, la deducibilità con il ricorso per cassazione del vizio di travisamento del fatto e, quindi, di ragioni attinenti alla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4853 del 29 aprile 1994
«Ai fini della delimitazione dei confini tra il reato di furto e quello di appropriazione indebita, possono rientrare nella nozione di possesso vari casi di detenzione, ma deve comunque trattarsi di detenzione nomine proprio e non in nomine alieno,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10077 del 3 ottobre 1995
«Tale onere, in sede d'impugnazioni non totalmente devolutive nelle quali si iscrivono l'appello ed il ricorso per cassazione, si coniuga con l'obbligo della specifica indicazione degli elementi in fatto, delle ragioni di diritto poste a fondamento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1171 del 27 maggio 1995
«Non è causa di inammissibilità del ricorso per cassazione il fatto che questo sia sostenuto solo dalla riproposizione di una questione di legittimità costituzionale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1343 del 10 febbraio 1995
«In tema di processi indiziari, alla Corte di cassazione spetta soltanto il sindacato sulle massime di esperienza adottate nella valutazione degli indizi; la verifica sulla correttezza logico-giuridica del ragionamento seguito e delle...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, ordinanza n. 15 del 17 maggio 1995
«L'omessa trascrizione del dispositivo, in calce all'originale di sentenza deliberata in camera di consiglio dalla Corte di cassazione, è mancanza alla quale si può ovviare con la procedura di correzione dell'errore materiale, sia perché si tratta...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 229 del 18 marzo 1995
«Il conferente ha successivamente sottratto il veicolo e, procedutosi nei suoi confronti per il reato di furto, ha sostenuto sia con la richiesta di riesame avverso il provvedimento di convalida del sequestro probatorio sia con il ricorso per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3229 del 25 settembre 1995
«Il vigente ordinamento processuale, al pari di quello precedente, non prevede la possibilità di autonoma e diretta impugnazione con il ricorso per cassazione dei provvedimenti emessi dal pubblico ministero nella fase esecutiva, i quali tuttavia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3241 del 5 luglio 1995
«...dalla legge processuale — la proposta impugnazione va qualificata come opposizione con restituzione degli atti al competente giudice dell'esecuzione per il corso ulteriore. (Fattispecie in tema di ricorso per cassazione convertito in opposizione).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3432 del 21 settembre 1995
«L'imputato che proponga ricorso per cassazione dichiarato inammissibile per una delle cause indicate dall'art. 591 c.p.p. non va condannato al pagamento della sanzione pecuniaria comminata dall'art. 616 c.p.p. Questa, infatti, consegue, unicamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4485 del 26 ottobre 1995
«Qualora sia stato erroneamente proposto ricorso per cassazione avverso un provvedimento del giudice dell'esecuzione in tema di applicazione dell'amnistia o dell'indulto, il ricorso medesimo, ai sensi dell'art. 568, comma 5, c.p.p., deve essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4726 del 16 novembre 1995
«L'annullamento, a seguito di ricorso per cassazione, di un'ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di determinati soggetti non può giustificare la richiesta di estensione degli effetti di detta pronuncia ad altro soggetto, ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 6022 del 27 febbraio 1995
«Allorché la pronuncia del giudice di legittimità sia inficiata da una svista materiale, incidente direttamente sul giudizio, non ci si trova in presenza di un errore materiale e non è di conseguenza ammissibile il ricorso alla relativa procedura...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1434 del 4 giugno 1996
«In sede di ricorso per cassazione sono rilevabili esclusivamente i vizi di motivazione che incidano sui requisiti minimi di esistenza e di logicità del discorso argomentativo svolto nel provvedimento e non sul contenuto della decisione. Il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2201 del 15 ottobre 1996
«La incompleta trasmissione degli atti nel termine tassativo previsto dall'art. 309 comma quinto c.p.p., determina non la nullità del conseguente provvedimento, ma la perdita di efficacia della misura che deve essere fatta valere ex art. 306 e solo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3562 del 1 ottobre 1996
«...alternativi di impugnazione, come si verifica, in materia di misure cautelari, fra richiesta di riesame e ricorso diretto per cassazione, proponga, nell'avvalersi di detto ultimo mezzo, oltre a questioni di legittimità, anche questioni di merito.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4895 del 15 maggio 1996
«Le sentenze che possono dar luogo a conflitti di giurisdizione o di competenza a norma dell'art. 28 c.p.p., pur non essendo impugnabili, non si sottraggono all'ulteriore controllo giurisdizionale, perché, qualora diano concretamente luogo al...»