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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20106 del 24 settembre 2014
«Ai fini del calcolo del periodo di comporto, si deve tener conto anche dei giorni non lavorativi, che cadono nel periodo di assenza per malattia, dovendosi presumere la continuità dell'episodio morboso.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22753 del 27 ottobre 2014
«Il lavoratore che, assente per malattia ed impossibilitato a riprendere servizio, intenda evitare la perdita del posto di lavoro conseguente all'esaurimento del periodo di comporto, deve comunque presentare la richiesta di fruizione delle ferie,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17625 del 5 agosto 2014
«Lo svolgimento di altra attività lavorativa da parte del dipendente assente per malattia è idonea a giustificare il recesso del datore di lavoro per violazione dei doveri generali di correttezza e buona fede e degli specifici obblighi contrattuali...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 9037 del 4 luglio 2001
«L'inosservanza del divieto di licenziamento del lavoratore in malattia, fino a quando non sia decorso il cosiddetto periodo di comporto (art. 2110, comma secondo, c.c.), non determina di per sé la nullità della dichiarazione di recesso del datore...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 20836 del 21 agosto 2018
«In tema di responsabilità civile (nella specie: contrattuale ed extracontrattuale da attività medico-sanitaria), laddove il danneggiato, prima dell'evento, versi in pregresso stato di vulnerabilità (o di mera predisposizione) ma l'evidenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 24742 del 8 ottobre 2018
«L'art. 2087 c.c. non configura un'ipotesi di responsabilità oggettiva, in quanto la responsabilità del datore di lavoro - di natura contrattuale - va collegata alla violazione degli obblighi di comportamento imposti da norme di legge o suggeriti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 23898 del 2 ottobre 2018
«In tema di patto di prova, la disposizione del contratto collettivo che, attribuendo rilevanza sospensiva del periodo di prova alla malattia, stabilisca un periodo di comporto più breve rispetto a quello previsto per la generalità dei lavoratori,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 25535 del 12 ottobre 2018
«A differenza del licenziamento disciplinare, che postula l'immediatezza del recesso a garanzia della pienezza del diritto di difesa all'incolpato, nel licenziamento per superamento del periodo di comporto per malattia, l'interesse del lavoratore...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23596 del 28 settembre 2018
«In relazione alla cd. eccessiva morbilità, il comporto per sommatoria, ove la contrattazione non lo preveda e non vi siano usi utilmente richiamabili, va determinato dal giudice con impiego della cd. equità integrativa. In tal caso le...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 19927 del 27 luglio 2018
«Per la computabilità nel periodo di comporto delle assenze successive alla scadenza del periodo di aspettativa per malattia previsto dal contratto collettivo è necessario accertare, anche in via presuntiva, che il mancato rientro in servizio del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 27392 del 29 ottobre 2018
«Il lavoratore assente per malattia ha facoltà di domandare la fruizione delle ferie maturate e non godute, allo scopo di sospendere il decorso del periodo di comporto, non sussistendo una incompatibilità assoluta tra malattia e ferie, senza che a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2134 del 25 marzo 1986
«Nella controversia avente ad oggetto la legittimità, o meno, del licenziamento del lavoratore dipendente, non costituisce alcuna illegittima immutazione del titolo del recesso la deduzione — svolta nel giudizio — che la circostanza di fatto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8 del 7 gennaio 1988
«La sopravvenuta inidoneità permanente del lavoratore a svolgere regolarmente le mansioni assegnategli trova disciplina non nell'art. 2110 c.c. – che presuppone un impedimento temporaneo del lavoratore affetto da malattia, anche reiterata, a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2877 del 13 marzo 1995
«Con riferimento alla materia delle malattie professionali, oggetto dell'assicurazione obbligatoria di cui al D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124, l'affermazione dell'esistenza di un rapporto causale efficiente tra la malattia sofferta e l'esposizione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11253 del 7 novembre 1998
«Il ricorso incidentale proposto dalla parte totalmente vittoriosa nella fase di merito per far valere eccezioni preliminari che benché ritualmente proposte non sono state affatto esaminate nella sentenza impugnata è ammissibile e deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12941 del 22 novembre 1999
«La responsabilità della P.A. per illecito extracontrattuale che può essere fatta valere dal privato con azione di risarcimento del danno davanti al giudice ordinario è astrattamente configurabile anche nella diffusione di informazioni inesatte, in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2543 del 19 marzo 1999
«Il diritto alle prestazioni assicurative di malattia e di maternità dei lavoratori dipendenti a tempo determinato in agricoltura nasce direttamente dalla legge in presenza dei requisiti da essa voluti e non dal provvedimento amministrativo di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2062 del 13 febbraio 2001
«Nel caso di impugnazione parziale, l'acquiescenza alle parti della sentenza non impugnate si verifica solo quando le diverse parti siano del tutto autonome l'una dall'altra e non anche quando la parte non impugnata si ponga in nesso consequenziale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 669 del 18 gennaio 2001
«La domanda del lavoratore dipendente volta al riconoscimento dell'indennità di malattia (riconducibile alla fattispecie disciplinata dall'art. 2110 c.c.) deve proporsi non solo nei confronti del datore di lavoro, ma anche nei riguardi dell'INPS,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16636 del 5 novembre 2003
«Nel giudizio promosso per il riconoscimento del diritto a rendita per malattia professionale(senza allegare il pregresso godimento di rendita per infortunio sul lavoro), la successiva richiesta in appello del riconoscimento dell'aggravamento della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8220 del 23 maggio 2003
«Nel rito del lavoro e, in particolare, nella materia della previdenza e assistenza, caratterizzata dall'esigenza di contemperare il principio dispositivo con quello della ricerca della verità materiale, allorché le risultanze di causa offrono...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10480 del 1 giugno 2004
«Anche alla luce del vigente art. 651 c.p.p., nel giudizio civile di risarcimento del danno la sentenza penale irrevocabile di condanna ha autorità di cosa giudicata quanto alla sussistenza del fatto in tutti i suoi elementi costitutivi accertati...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12997 del 14 luglio 2004
«Il rigetto da parte del giudice di merito dell'istanza di disporre l'ordine di esibizione al fine di acquisire al giudizio documenti ritenuti indispensabili dalla parte (nella specie, il fascicolo sanitario personale del dipendente, in un giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3578 del 23 febbraio 2004
«L'eccezione di prescrizione costituisce eccezione in senso proprio, e come tale deve essere sollevata dalla parte, alla quale soltanto spetta di specificare i fatti che ne costituiscono il fondamento, ivi compresa la data di inizio del decorso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10441 del 8 maggio 2007
«Il termine di prescrizione dell'azione diretta a conseguire la rendita da inabilità permanente per malattia professionale decorre dal momento in cui uno o più fatti concorrenti forniscano certezza dell'esistenza dello stato morboso o della sua...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19022 del 11 settembre 2007
«In tema di risarcimento del danno subito dal lavoratore per effetto della mancata tutela da parte del datore delle condizioni di lavoro, in violazione degli obblighi imposti dall'art. 2087 c.c., la prescrizione decennale, ove il lavoratore...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5299 del 8 marzo 2007
«La malattia professionale, pur costituendo un fatto ai fini della regola processuale della decisione in base all'onere probatorio, va accertata con l'ausilio della scienza medica e pertanto è dotata di una forte componente valutativa, che sottrae...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 580 del 11 gennaio 2008
«In materia di diritto al risarcimento del danno da illecito extracontrattuale, qualora si tratti di un illecito che, dopo un primo evento lesivo, determina ulteriori conseguenze pregiudizievoli, il termine di prescrizione dell'azione risarcitoria...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13604 del 21 giugno 2011
«In tema di assicurazione sulla vita, non può ritenersi reticente, per i fini di cui all'art. 1892 c.c., la condotta dell'assicurato che al momento della stipula del contratto sottaccia all'assicuratore l'esistenza di sintomi ritenuti dai medici,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20089 del 2 settembre 2013
«L'indennità di cessazione del rapporto, disciplinata dall'art. 1751 c.c., non è dovuta all'agente in ogni caso di scioglimento del rapporto e, in particolare, non è dovuta quando l'agente recede dal contratto, a meno che il recesso sia...»