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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2001 del 16 gennaio 2015
«La prescrizione del reato maturata prima della pronuncia della sentenza impugnata e mai invocata dall'imputato o dal suo difensore, può essere rilevata d'ufficio in sede di legittimità anche quando i motivi del ricorso siano ritenuti inammissibili.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24062 del 15 giugno 2011
«Nel giudizio di cassazione, vi è l'interesse dell'imputato alla declaratoria di nullità della sentenza con cui la Corte d'appello abbia dichiarato "de plano" l'estinzione del reato per prescrizione prima del dibattimento, poichè solo il giudice...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4123 del 1 febbraio 2010
«Il giudice dell'impugnazione, qualora l'imputato sia stato assolto con formula piena e contro tale decisione sia proposto gravame del pubblico ministero, può applicare una sopravvenuta causa di estinzione del reato solo se reputi fondata...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 33309 del 11 agosto 2008
«In presenza di una causa estintiva del reato il giudice del gravame è legittimato a pronunciare sentenza di assoluzione "ex" art. 129, comma secondo, c.p.p. soltanto se la prova dell'insussistenza del fatto, della sua irrilevanza penale o della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39220 del 20 ottobre 2008
«In presenza di una causa di estinzione del reato (nella specie, la prescrizione), la formula di proscioglimento nel merito può essere adottata solo quando dagli atti risulti evidente la prova dell'innocenza dell'imputato e non nel caso di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43853 del 25 ottobre 2013
«La formula di proscioglimento nel merito prevale sulla dichiarazione di improcedibilità per intervenuta prescrizione soltanto nel caso in cui sia rilevabile, con una mera attività ricognitiva, l'assoluta assenza della prova di colpevolezza a...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10470 del 4 ottobre 2000
«Nell'ipotesi in cui al momento del giudizio sia ravvisabile l'unicità del disegno criminoso fra i vari reati singolarmente contestati, ma per alcuni di essi è già maturato il termine prescrizionale, deve prevalere, nei confronti di questi ultimi,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49858 del 11 dicembre 2013
«In tema di determinazione di pena, ove il giudice abbia inflitto una pena in contrasto con la previsione di legge ma in senso favorevole all'imputato, si realizza un errore al quale la Corte di cassazione, in difetto di specifico motivo di gravame...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31353 del 22 luglio 2013
«L'obbligo del pagamento delle spese processuali per il responsabile civile, in solido con l'imputato condannato, consegue di diritto alla condanna; alla omissione della statuizione va pertanto ovviato con la procedura di correzione degli errori...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7945 del 20 febbraio 2008
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti, laddove il giudice abbia omesso di condannare l'imputato alla rifusione delle spese sostenute dalla parte civile, può farsi ricorso alla procedura di correzione dell'errore materiale,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32257 del 8 agosto 2007
«È abnorme l'ordinanza che, qualificando come errore materiale l'omissione della pronuncia di estinzione di uno dei reati contestati nel dispositivo della sentenza, lo ha integrato in tal senso, modificandolo altresì con la rideterminazione della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4069 del 30 marzo 1999
«Per quanto non espressamente codificato, incombe sul giudice penale l'obbligo, permanente, di accertare lo stato di vita dell'imputato, come prova e fondamentale condizione di procedibilità. Poiché tale obbligo non può tradursi, nella pratica, in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 125 del 8 gennaio 2009
«La difformità tra dispositivo letto in udienza e dispositivo in calce alla motivazione non è causa di nullità della sentenza, che ricorre nei soli casi in cui difetti totalmente il dispositivo, ma, prevalendo il dispositivo di udienza, detta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5899 del 11 giugno 1993
«La sanzione comminata da legislatore per l'ipotesi di sottoscrizione incompleta da parte del giudice è la nullità della sentenza e non una mera irregolarità eliminabile con la procedura di correzione degli errori materiali. Tuttavia, non si tratta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11267 del 26 ottobre 1998
«Nel caso in cui gli errori contenuti nella sentenza diano luogo alla nullità della stessa non è esperibile la procedura per la correzione di errori materiali di cui agli artt. 130 e 547 c.p.p. In tale ipotesi il giudice d'appello — salvo che non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 673 del 12 marzo 1996
«Con la procedura di correzione degli errori materiali può porsi rimedio anche alla mancata cognizione di fatti storici che investono elementi essenziali della decisione. Perciò legittimamente la Corte di cassazione può adottare la procedura...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12101 del 23 marzo 2015
«L'obbligo di traduzione degli atti processuali in favore dell'imputato alloglotta che non comprende la lingua italiana, anche a seguito della riformulazione dell'art. 143 cod. proc. pen., è escluso ove lo stesso si sia reso, per causa a lui...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 52245 del 16 dicembre 2014
«In tema di traduzione degli atti, l'accertamento relativo alla conoscenza da parte dell'imputato della lingua italiana, previsto dall'art. 143, cod. proc. pen., come modificato dal D.Lgs n. 32 del 2014, non deve necessariamente essere compiuto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18235 del 30 aprile 2015
«Nel processo penale, alle parti private non è consentito effettuare comunicazioni e notificazioni mediante l'utilizzo della posta elettronica certificata. (Fattispecie relativa ad istanza di rimessione in termini avanzata a mezzo PEC dal difensore...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21875 del 28 maggio 2014
«La nullità conseguente alla notifica all'imputato del decreto di citazione a giudizio presso lo studio del difensore di fiducia anziché presso il domicilio dichiarato, è di ordine generale a regime intermedi in quanto detta notifica, seppur...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4836 del 2 febbraio 2015
«È valida la notificazione presso il domicilio eletto quando il destinatario sia detenuto per altra causa, presupponendo l'elezione, a differenza della mera dichiarazione, l'indicazione di persona legata da un rapporto fiduciario tale da impegnarla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43772 del 20 ottobre 2014
«È valida la notifica all'imputato detenuto, anche per altra causa, eseguita presso il domicilio eletto dal medesimo e non presso il luogo di detenzione, avendo anche l'imputato detenuto la facoltà di dichiarare o eleggere domicilio ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13609 del 24 marzo 2014
«Non è valida la notificazione effettuata presso il domicilio dichiarato o eletto dall'imputato detenuto, il cui sopravvenuto stato di detenzione sia noto al giudice procedente. (In applicazione del principio, la Corte ha annullato con rinvio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2818 del 21 gennaio 2015
«La notificazione all'imputato del decreto di citazione in appello, eseguita ai sensi dell'art. 157, comma ottavo bis, cod. proc. pen. presso il difensore di ufficio, determina, se l'interessato non "rappresenta" con elementi idonei la mancata...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17708 del 28 aprile 2015
«In tema di notificazioni a mezzo posta, qualora l'agente postale consegni il piego nelle mani proprie del destinatario è sufficiente, per la validità della notifica, che quest'ultimo sottoscriva l'avviso di ricevimento e il registro di consegna,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10612 del 12 marzo 2015
«È valida la notifica all'imputato del decreto di citazione a giudizio, effettuata mediante consegna ad impiegato dello studio legale presso il quale lo stesso ha eletto domicilio, a nulla rilevando che la consegna non sia avvenuta a mani del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38578 del 19 settembre 2014
«In tema di notificazioni all'imputato, qualora la notificazione del decreto di citazione sia effettuata a mani di persona convivente del destinatario come tale indicata nella relazione dell'ufficiale giudiziario, l'eccezione di nullità fondata...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44880 del 28 ottobre 2014
«La nullità, derivante dalla esecuzione della notificazione del decreto di citazione per il giudizio di appello presso il difensore di ufficio, ove l'imputato aveva in precedenza eletto domicilio, anziché in quello successivamente dichiarato, deve...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13051 del 20 marzo 2014
«L'impossibilità della notificazione al domicilio eletto, che ne legittima l'esecuzione presso il difensore di fiducia secondo la procedura prevista dall'art. 161, comma quarto, cod. proc. pen., può essere integrata anche dalla temporanea assenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5722 del 6 febbraio 2015
«Il ricorso alla procedura di notificazione all'imputato attraverso il deposito dell'atto nella casa comunale, accompagnato dagli ulteriori adempimenti previsti dall'art. 157, comma ottavo, cod. proc. pen., è possibile solo dopo aver percorso in...»