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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20405 del 15 maggio 2014
«È legittima l'applicazione di una misura cautelare coercitiva a persona che ricopre un ufficio elettivo per diretta investitura popolare, nonostante il divieto previsto dall'art. 289, comma terzo, c.p.p., di applicare a tale soggetto la misura...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13025 del 27 marzo 2015
«In materia di misure cautelari personali, il limite di tre anni di pena detentiva necessario per l'applicazione della custodia in carcere, previsto dall'art. 275, comma secondo bis, cod. proc. pen., come novellato dal D.L. 26 giugno 2014, n. 92,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1798 del 15 gennaio 2015
«In materia di misure cautelari personali, il limite di tre anni di pena detentiva necessario per l'applicazione della custodia in carcere, previsto dall'art. 275, comma secondo bis, cod. proc. pen., come novellato dal D.L. 26 giugno 2014, n. 92,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43971 del 30 ottobre 2015
«Nella previsione di cui all'art. 276 cod. proc. pen., relativa alla trasgressione delle prescrizioni inerenti ad una misura cautelare, rientrano, per il principio di tassatività, solo le inosservanze agli obblighi espressamente previsti nel...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 38518 del 22 settembre 2015
«Per la determinazione della pena agli effetti dell'applicazione di una misura cautelare personale e, segnatamente, della individuazione dei corrispondenti termini di durata massima delle fasi processuali precedenti la sentenza di merito di primo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14111 del 8 aprile 2015
«Il divieto di concessione degli arresti domiciliari al condannato per evasione, previsto dall'art. 284, comma quinto, cod. proc. pen., ha carattere assoluto e, pertanto, prevale sulla disposizione di cui all'art. 275, comma secondo bis, cod. proc....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41074 del 13 ottobre 2015
«Ai fini della sostituzione della misura della custodia cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari, è onere dell'interessato privo di un'abitazione (nella specie, perché senza fissa dimora nel territorio dello Stato), fornire tutte...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27833 del 26 giugno 2013
«Non determina la nullità dell'interrogatorio della persona sottoposta a misura cautelare la ristrettezza del tempo concesso alla difesa per la consultazione degli atti - previamente depositati presso la cancelleria del giudice emittente - in...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 47581 del 18 novembre 2014
«In ipotesi di pluralità di ordinanze applicative di misure cautelari per fatti connessi, la retrodatazione della decorrenza dei termini di custodia cautelare, ai sensi dell'art. 297, comma terzo, cod.proc.pen., impone, ai fini del calcolo dei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15736 del 4 aprile 2013
«La retrodatazione della decorrenza dei termini di custodia cautelare, ai sensi dell'art. 297, comma terzo, cod. proc. pen., impone, per il computo dei termini di fase, di frazionare la globale durata della custodia cautelare, imputando solo i...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9781 del 6 marzo 2015
«In tema di durata massima dei termini di custodia cautelare, l'art. 297, comma quarto, cod. proc. pen. ha introdotto l'istituto del cosiddetto "congelamento", in forza del quale, limitatamente ai termini di fase e indipendentemente da un...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 44895 del 28 ottobre 2014
«In tema di custodia cautelare, la sentenza n. 32 del 2014 della Corte costituzionale, con la quale è stata dichiarata l'incostituzionalità degli articoli 4 bis e 4 vicies ter del D.L. 30 dicembre 2005, n. 272, convertito con modifiche dalla legge...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5696 del 6 febbraio 2015
«In materia di custodia cautelare, la sospensione dei termini di cui all'art. 304, comma primo, lett. c) cod.proc.pen., relativa al periodo previsto dalla legge per la redazione della sentenza, opera non solo per i termini intermedi e di fase, ma...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47072 del 26 novembre 2013
«In tema di durata della custodia cautelare, l'applicazione del meccanismo di recupero previsto dall'art. 303, comma primo, lett. b), n. 3-bis, cod. proc. pen., che consente il prolungamento dei termini di fase per mezzo dell'imputazione del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41180 del 7 ottobre 2013
«In tema di durata massima della custodia cautelare, l'ulteriore termine di sei mesi, previsto dall'art. 303, comma primo, lett. b), n. 3 bis c.p.p. per i reati di cui all'art. 407, comma secondo, lett. a) stesso codice, qualora non utilizzato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36472 del 5 settembre 2013
«In tema di durata massima della custodia cautelare, l'ulteriore termine di sei mesi, previsto dall'art. 303, comma primo, lett. b) n. 3 bis c.p.p. per i reati di cui all'art. 407, comma secondo, lett. a) stesso codice, qualora non utilizzato...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 26268 del 17 giugno 2013
«La mancata identificazione del soggetto che presenta la querela non determina l'invalidità dell'atto allorché ne risulti accertata la sicura provenienza.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23086 del 29 maggio 2015
«In tema di sequestro conservativo è ammesso il riesame contro l'ordinanza applicativa, ma non è previsto alcun rimedio nei confronti del provvedimento di diniego del sequestro. (In motivazione la Corte ha chiarito che tale sistemazione legislativa...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9279 del 3 marzo 2015
«In tema di sequestro preventivo finalizzato alla confisca ex art. 12 sexies del D.L. 8 giugno 1992, n. 306, convertito con modificazioni nella legge 7 agosto 1992, n. 356, non è previsto un termine entro cui deve essere disposta, a pena di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 51207 del 30 dicembre 2015
«Il procedimento in camera di consiglio innanzi alla Corte di cassazione avente ad oggetto i ricorsi ex art. 325 cod. proc. pen. in materia di sequestri deve svolgersi nelle forme del rito "non partecipato" previsto dall'art. 611 cod. proc. pen. e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46135 del 7 novembre 2014
«È abnorme il provvedimento con cui il giudice per le indagini preliminari, rigettando la richiesta di archiviazione presentata dal P.M. in un procedimento contro ignoti, disponga l'iscrizione del nome di un soggetto nel registro previsto dall'art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13055 del 15 dicembre 2000
«Un atto di querela già formato e sottoscritto dal querelante, il quale lo presenti quindi ad un ufficio di polizia giudiziaria, non perde efficacia per il solo fatto che il c.d. verbale di ratifica previsto dall'art. 337, comma 4, c.p.p. sia privo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13605 del 31 marzo 2015
«L'obbligo di dare avviso all'indagato della facoltà di farsi assistere da un difensore di fiducia, previsto dagli artt. 356 e 364 cod. proc. pen. e 114 disp. att. cod. proc. pen. per il sequestro probatorio, non trova applicazione nella diversa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4318 del 29 gennaio 2015
«La mancata comparizione in udienza dell'imputato detenuto, che abbia rinunciato ad essere presente, non dà luogo a contumacia, ma a mera assenza, con la conseguenza che, in tal caso, non sussiste alcun obbligo di notifica dell'avviso di deposito...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40724 del 2 ottobre 2013
«In tema di giudizio abbreviato, il giudice può esercitare un potere di integrazione officiosa delle prove identico a quello previsto dall'art. 507 c.p.p. per il dibattimento e non incontra, quindi, alcun ostacolo nell'acquisizione delle prove...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24865 del 6 giugno 2013
«In tema di giudizio abbreviato condizionato, il potere di integrazione probatoria "ex officio" attribuito al giudice dall'art. 441, comma quinto, c.p.p. è preordinato alla tutela dei valori costituzionali che devono presiedere, anche nei giudizi a...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 37107 del 15 settembre 2015
«In tema di sostanze stupefacenti, quando, successivamente alla pronuncia di una sentenza irrevocabile di applicazione di pena ex art. 444 cod. proc. pen., interviene la dichiarazione d'illegittimità costituzionale di una norma penale diversa da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1246 del 13 gennaio 2015
«In tema di sentenza di patteggiamento emessa nella fase degli atti introduttivi al dibattimento, qualora il giudice abbia determinato per il deposito della motivazione un termine maggiore di quello previsto dalla legge ed il deposito avvenga...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32085 del 24 luglio 2013
«L' ordinanza che provvede sulla richiesta di giudizio abbreviato ex art. 458 c.p.p. (sia nel caso di diniego che di concessione o ancora di revoca) non è impugnabile, nemmeno sotto il profilo dell' abnormità, atteso il principio di tassatività dei...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8270 del 8 marzo 2006
«In tema di impugnazione di provvedimenti abnormi, vale anche per le ordinanze dibattimentali che determinano la regressione del procedimento, ove ritenute tali, il termine di quindici giorni previsto dall'art. 585 comma primo lett. a) c.p.p....»