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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6666 del 23 marzo 2011
«In tema di espropriazione presso terzi, il vizio di un atto di tale procedimento - che si configura come fattispecie complessa, con perfezionamento della sua intera efficacia in virtù della dichiarazione positiva di quantità ovvero, in caso di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27162 del 19 dicembre 2006
«Sia per l'opposizione all'esecuzione che per l'opposizione agli atti esecutivi avanzate nel corso del procedimento già iniziato, le forme previste dagli art. 615 comma secondo e 617 comma secondo cod. proc. civ. non sono richieste a pena di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20595 del 4 ottobre 2010
«In tema di espropriazione di crediti presso terzi, il pignoramento successivo di quote diverse del medesimo credito non costituisce pignoramento di beni diversi, ma di un bene unitario. Pertanto in tale ipotesi il giudice dell'esecuzione, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18841 del 2 luglio 2021
«In tema di esecuzione immobiliare, il termine perentorio per il versamento del saldo da parte dell'aggiudicatario del bene è quello stabilito dal giudice con l'ordinanza di vendita; ne deriva, in questa ipotesi, che la mancata comparizione dello...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8857 del 18 aprile 2011
«Nel procedimento esecutivo, il termine di dieci giorni per presentare istanza di assegnazione, di cui all'art. 588 cod. proc. civ., ha natura non perentoria, ma ordinatoria, sicché il giudice dell'esecuzione non può discrezionalmente decretare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26033 del 28 maggio 2019
«L'eccezione di incompetenza territoriale, prospettata con l'indicazione di fori alternativi ed accolta dal giudice in relazione ad uno di essi, non può più essere riproposta, neppure sotto forma di conflitto positivo di competenza. (Dichiara...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5697 del 19 novembre 2019
«La declaratoria di incompetenza territoriale nel corso del dibattimento di primo grado, ai sensi dell'art. 23 cod. proc. pen., presuppone che la relativa questione, sia stata, se il procedimento preveda l'udienza preliminare, tempestivamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43315 del 27 ottobre 2021
«In tema di riciclaggio di denaro tramite movimentazione trasfrontaliera di valuta, il delitto si consuma nel momento e nel luogo in cui si è realizzato il trasporto con modalità dissimulatorie, idonee ad ostacolare la rilevazione del transito ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI-1, sentenza n. 8997 del 31 gennaio 2007
«È abnorme, perché determina una non consentita regressione del procedimento, il provvedimento con cui il tribunale in composizione monocratica, a seguito di contestazione, eseguita dal P.M. in udienza, di reato concorrente di competenza del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18297 del 4 marzo 2020
«È abnorme, in quanto determina una indebita regressione del procedimento, l'ordinanza del giudice dell'udienza preliminare che, investito di richiesta di rinvio a giudizio, disponga la restituzione degli atti al pubblico ministero sull'erroneo...»
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Cassazione penale, Sez. VI-1, sentenza n. 7681 del 14 gennaio 2004
«Dopo la sentenza dichiarativa di incompetenza da parte del giudice dell'udienza preliminare, e la conseguente trasmissione degli atti al P.M. presso il giudice ritenuto competente, lo stesso P.M. può liberamente determinarsi in ordine...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1803 del 1 dicembre 2010
«Rientra nei poteri del giudice dell'udienza preliminare la riqualificazione del fatto imputato, in quanto l'esatta attribuzione del "nomen juris" è connaturale all'esercizio della giurisdizione. (In motivazione la Corte ha escluso che si versi in...»
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Cassazione penale, Sez. VI-1, sentenza n. 22506 del 5 aprile 2011
«È abnorme, e pertanto ricorribile per cassazione, il provvedimento con il quale il G.i.p., non ritenendo di accogliere la richiesta di archiviazione formulata dal P.M., ordini l'iscrizione di una determinata persona nel registro delle notizie di...»
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Cassazione penale, Sez. VI-1, sentenza n. 22392 del 15 gennaio 2008
«Nel caso d'imputato deceduto nel periodo intercorrente tra la lettura del dispositivo in udienza e il deposito della sentenza, l'impugnazione successivamente proposta dal difensore e dagli eredi non va dichiarata inammissibile per difetto di...»
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Cassazione penale, Sez. Lavoro, sentenza n. 9240 del 17 aprile 2009
«La disposizione dell'art. 113 cod. proc. pen., relativa alla "ricostituzione di atti" - applicabile per analogia al rito civile, nel quale mancano specifiche norme che disciplinino la materia - prevede l'emissione di un provvedimento di natura...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41749 del 19 ottobre 2004
«Le trascrizioni della riproduzione fonografica di deposizioni testimoniali costituiscono parte integrante del verbale di udienza al quale sono allegate e, pertanto, ai fini della loro validità e utilizzabilità, è sufficiente la sottoscrizione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14914 del 25 febbraio 2009
«Anche in mancanza di una rinuncia del P.M. all'espletamento dell'esame dell'imputato, ritualmente ammesso e fissato, è legittima la revoca dell'ordinanza di ammissione, allorché l'imputato stesso non sia comparso all'udienza stabilita per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20734 del 20 aprile 2021
«Nel giudizio di riesame, per effetto del rinvio operato dall'art. 309, comma 8, cod. proc. pen. alle forme del procedimento in camera di consiglio previste dall'art. 127 cod. proc. pen., l'avviso di deposito del provvedimento decisorio deve essere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 789 del 18 dicembre 2003
«In tema di notificazioni, per i privati e i difensori non c'è alternativa alla adozione delle forme espressamente previste dalla normativa processuale, costituita dall'art. 121 c.p.p., che stabilisce che le memorie e le richieste delle parti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6696 del 12 dicembre 2005
«Per i privati e i difensori non c'è alternativa alla adozione delle forme espressamente previste dalla normativa processuale, costituita dall'art. 121 cod. proc. pen., che stabilisce che le memorie e le richieste delle parti devono essere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29530 del 3 aprile 2003
«In tema di avocazione delle indagini preliminari, è inammissibile per difetto di legittimazione il ricorso per cassazione proposto dal procuratore generale avverso l'ordinanza di archiviazione di un procedimento avocato successivamente all'udienza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22524 del 16 gennaio 2019
«In tema di convalida della misura dell'allontanamento urgente dalla casa familiare, disposto ai sensi dell'art. 384-bis cod. proc. pen., l'indagato che si renda irreperibile, ponendosi nella condizione di non essere raggiunto dalla notifica...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35962 del 7 luglio 2010
«Il giudice della convalida dell'arresto in flagranza deve operare con giudizio "ex ante", avendo riguardo alla situazione in cui la polizia giudiziaria ha provveduto, senza tener conto degli elementi non conosciuti o non conoscibili della stessa,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31683 del 31 marzo 2008
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 442, comma primo-bis, cod. proc. pen., per contrasto con gli artt. 3 e 111, commi secondo, terzo e quinto, Cost., nella parte in cui consente, nel giudizio abbreviato,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23930 del 27 maggio 2010
«È affetta da abnormità l'ordinanza con cui il Giudice, in esito all'udienza camerale fissata a seguito di opposizione della persona offesa alla richiesta di archiviazione, nel rigettare quest'ultima, disponga l'assunzione di una testimonianza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36613 del 3 ottobre 2006
«Anche in caso di perizia assunta con incidente probatorio, costituiscono momento indefettibili del procedimento di formazione della prova l'esposizione orale del parere del perito in udienza e il successivo eventuale esame del perito ad opera...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2325 del 17 dicembre 1997
«Il ricorso alla procedura di correzione dell'errore materiale è possibile ogni volta che il provvedimento mostri una difformità meramente esteriore tra il pensiero del giudice e la sua manifestazione. E' legittimo perciò il ricorso a tale rimedio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46147 del 2 dicembre 2005
«Ai sensi dell'art. 279 cod. proc. pen. e 91 disp. att. cod. proc. pen., la competenza all'applicazione di misure cautelari personali nel periodo compreso tra la pronuncia del decreto che dispone il giudizio e la trasmissione degli atti al giudice...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10508 del 28 febbraio 2001
«In tema di convalida dell'arresto e giudizio direttissimo davanti al tribunale in composizione monocratica, la estrema ristrettezza dei tempi del procedimento, connessa allo "status custodiae", non richiede che ai difensori sia data formale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1760 del 13 dicembre 2004
«L'omesso avviso al difensore di fiducia della udienza fissata per la convalida ed il contestuale giudizio direttissimo è sanzionato con la nullità assoluta; né a tal fine rileva la circostanza che in sede di udienza l'imputato abbia revocato la...»