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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4212 del 3 marzo 2016
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo soggetto al rito del lavoro, attesa la posizione sostanziale di attore dell'opposto la memoria difensiva deve contenere gli elementi previsti dall'art. 414 c.p.c, sicché la mancata indicazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9611 del 11 maggio 2016
«La rinuncia al ricorso per cassazione, determinando l'estinzione del processo analogamente a quanto previsto per l'appello e la revocazione ex art. 395, n. 4 e 5, c.p.c., comporta, normalmente, il passaggio in giudicato della sentenza impugnata,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9652 del 11 maggio 2016
«L'impugnazione per revocazione correlata, a norma dell'art. 395, n. 3, c.p.c., al ritrovamento di documenti non potuti produrre nel giudizio conclusosi con la pronuncia della sentenza impugnata, deve essere proposta a pena di inammissibilità, a...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 30 marzo 1982
«L'estinzione del reato per morte del reo, in caso di sentenza contumaciale non potuta notificare per estratto all'imputato nel frattempo deceduto e non impugnata neppure dal difensore o dalle altre parti legittimate, deve essere dichiarata in sede...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7419 del 9 settembre 1983
«Spetta al giudice di merito, nella sua motivata discrezionalità, la scelta tra la concessione del perdono giudiziale o della sospensione condizionale della pena, cioè tra una pronuncia definitivamente liberatoria, fondata su un sicuro affidamento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 625 del 20 gennaio 1989
«In tema di sequestro di persona a scopo di estorsione, l'ingiusto profitto, cui deve essere finalizzata l'azione dell'agente si identifica in qualsiasi utilità, anche di natura non patrimoniale, che abbia rilevanza per il diritto e che costituisca...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 82 del 9 gennaio 1989
«In materia di esercizio del diritto di querela, la revoca espressa dalla costituzione di parte civile non vale quale remissione tacita di querela.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11 del 2 gennaio 1990
«In tema di successione di leggi, nell'ipotesi di sopravvenienza di legge penale più favorevole al reo per comminare, in ordine ad una data fattispecie, pena detentiva, nel massimo, in misura inferiore a quella stabilita dalla precedente...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8050 del 1 giugno 1990
«Il condannato ha il diritto o l'interesse di rifiutare o far revocare la sospensione condizionale concessa per condanna a pena non ostativa alla reiterazione del beneficio, e ciò sia perché in tal modo egli conserva la possibilità di ottenere per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1065 del 30 gennaio 1991
«Deve escludersi l'applicabilità dell'istituto del reato continuato fra un reato di minore gravità deciso con sentenza irrevocabile ed altro reato più grave ancora oggetto di giudizio, perché in tal caso, allo scopo di applicare la continuazione,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2653 del 26 febbraio 1991
«L'art. 606, comma primo, lett. a), c.p.p., considera, quale motivo di ricorso per cassazione, che giustifica l'annullamento senza rinvio della sentenza (art. 620 c.p.p.), l'esercizio da parte del giudice di merito di una potestà riservata dalla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3008 del 8 marzo 1991
«Per quanto astrattamente configurabile, l'unicità del disegno criminoso tra fatti già oggetto di sentenza irrevocabile e fatti ancora da giudicare va provata, specie quando il lasso di tempo intercorso tra di essi sia tale da far propendere a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 343 del 19 marzo 1991
«Il giudizio di pericolosità sociale è la negazione di quella riabilitazione interiore che costituisce il fondamento giuridico dell'istituto della liberazione condizionale nella vigente normativa.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6598 del 13 giugno 1991
«A norma dell'art. 581 nuovo c.p.p. le impugnazioni sono proposte con un unico atto che deve contenere tutti gli elementi tassativamente richiesti dalla legge processuale. Ne consegue, pertanto, che l'eventuale carenza di tali requisiti e la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1119 del 25 giugno 1992
«L'ordinanza emessa de plano, su istanza di parte di revoca di sequestro adottato in relazione al reato di cui all'art. 416 bis c.p., dal giudice che, avendo in sede di appello definito assolutoriamente il procedimento, aveva omesso di provvedervi,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1236 del 21 luglio 1992
«È inammissibile il ricorso avverso l'ordinanza camerale — assunta ex art. 600 nuovo c.p.p. — con la quale il giudice abbia rigettato l'istanza di revoca della provvisionale proposta dall'imputato nella fase degli atti preliminari al dibattimento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2099 del 5 giugno 1992
«È inammissibile il conflitto di competenza sollevato dal giudice di merito avverso decisione della Corte di cassazione. È infatti estraneo al sistema processuale una ipotesi di conflitto tra un giudice di merito e quello di legittimità, i cui...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 24 marzo 1992
«La valutazione sull'ammissibilità dell'opposizione al decreto penale di condanna non è riservata esclusivamente al giudice delle indagini preliminari, ma può essere compiuta anche nel giudizio conseguente all'opposizione, finché il decreto penale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4490 del 2 dicembre 1992
«Allorché al giudice di appello viene denunciata la nullità del provvedimento per carenza di pronuncia o di motivazione su uno dei punti che hanno formato oggetto in primo grado di specifica domanda di decisione egli, proprio perché giudice di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5851 del 15 maggio 1992
«La rinuncia all'impugnazione, essendo un negozio processuale abdicativo e recettizio, determina l'estinzione dell'impugnazione nel momento stesso in cui perviene all'autorità giudiziaria competente, quando provenga dalla persona legittimata e sia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7399 del 24 giugno 1992
«Nel caso in cui i testi, prima del loro esame, non siano stati posti in condizione di non comunicare con le parti, in violazione del disposto di cui all'art. 149 delle norme di attuazione del codice di rito, non può parlarsi di inutilizzabilità, a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1376 del 8 luglio 1993
«La rinuncia all'impugnazione è una dichiarazione abdicativa, irrevocabile e recettizia, le cui forme, previste dall'art. 589 c.p.p., non sono stabilite a pena d'inammissibilità, essendo sufficiente la sicura provenienza dal soggetto legittimato ed...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1744 del 11 agosto 1993
«Anche nel corso delle indagini preliminari è proponibile conflitto di competenza tra diversi Gip. (Nella specie, in relazione agli stessi fatti di corruzione e violazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti, addebitati allo stesso...»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 265 del 1 marzo 1993
«La rinuncia all'impugnazione ne determina ipso iure l'inammissibilità, donde l'efficacia meramente dichiarativa dell'ordinanza con la quale il giudice prende atto dell'inammissibilità stessa. Essa è un negozio unilaterale non suscettibile di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3509 del 21 ottobre 1993
«L'errore non materiale eventualmente occorso in un'ordinanza pronunciata in sede esecutiva (dal giudice dell'esecuzione) può essere eliminato prima che si formi la regiudicata solo attraverso il riesame del provvedimento da parte del giudice del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4404 del 15 gennaio 1993
«Agli effetti penali il reato continuato è considerato reato unico e la pena legale non è solo quella comminata dalle singole fattispecie penali, bensì quella che risulta dall'applicazione delle varie disposizioni incidenti sul trattamento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4745 del 15 dicembre 1993
«Qualora avverso l'ordinanza del giudice dell'esecuzione di revoca, a seguito di opposizione del P.M., di un provvedimento di applicazione di amnistia venga proposto incidente di esecuzione ex art. 666 c.p.p. e questo sia dichiarato inammissibile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 575 del 14 aprile 1993
«L'irrevocabilità e la conseguente esecutività della sentenza penale di condanna, ai sensi del combinato disposto degli artt. 648 e 650 c.p.p., debbono necessariamente riguardare il capo d'imputazione nella sua interezza, nulla rilevando in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1812 del 13 maggio 1994
«Il mandato conferito al difensore nella fase ordinaria del giudizio di sorveglianza, relativo all'esame dell'istanza di concessione della misura alternativa dell'affidamento in prova al servizio sociale non può estendersi alla fase, del tutto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1816 del 13 agosto 1994
«In tema di misure cautelari, il provvedimento del tribunale che, a seguito dell'appello del pubblico ministero ex art. 310 c.p.p., applichi la misura cautelare coercitiva ovvero la ripristini dopo la revoca, costituisce un novum incidente sullo...»