-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11273 del 15 marzo 2007
«Ai sensi dell'art. 679 c.p.p. è possibile per il magistrato di sorveglianza modificare una misura di sicurezza terapeutica, quale l'assegnazione ad una casa di cura, applicata dal giudice di merito, previo riconoscimento del vizio parziale di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4074 del 21 settembre 1995
«In tema di misure di sicurezza, la legge demanda al magistrato di sorveglianza un permanente controllo sulla perdurante sussistenza delle condizioni che legittimano l'esecuzione della misura disposta; e ciò in considerazione del fatto che...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4508 del 2 dicembre 1992
«In tema di impugnazioni avverso provvedimenti in materia di misure di prevenzione, il richiamo, contenuto nell'art. 4 comma undicesimo della L. 27 dicembre 1956, n. 1423, alle norme del codice di procedura penale riguardanti i ricorsi relativi...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2087 del 5 dicembre 2000
«In tema di patteggiamento, tra gli effetti penali che, ai sensi dell'art. 445, comma 2, c.p.p., rimangono estinti una volta decorsi i termini ivi indicati non può farsi rientrare l'eliminazione dell'iscrizione della sentenza dal casellario...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 402 del 14 maggio 1997
«Non rientra tra gli effetti penali della condanna l'iscrizione nel casellario giudiziale, che non ha un contenuto di sanzione né incide in modo diretto su alcun rapporto di diritto penale. Ne consegue che la previsione dell'art. 445, comma...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 297 del 29 marzo 1999
«Il requisito della doppia incriminazione, di cui all'art. 13 c.p. e all'art. 11 del trattato di estradizione fra l'Italia e gli Stati Uniti d'America del 13 ottobre 1983, ratificato con L. 26 maggio 1984, n. 225, non postula l'esatta...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3675 del 15 dicembre 1992
«In materia di estradizione, il termine per la notifica della richiesta del procuratore generale, previsto dall'art. 703, quinto comma, c.p.p., ha natura ordinatoria ed è finalizzato a disciplinare la sequenza degli atti ed il regolare svolgimento...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 585 del 21 marzo 2000
«In tema di estradizione per l'estero, l'arresto provvisorio è legittimamente eseguito, a parte gli altri presupposti, se ricorre una situazione di urgenza. Ne discende che il presidente della Corte di appello, nel convalidare l'arresto, non può...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40097 del 12 novembre 2001
«In materia di estradizione, qualora il procedimento penale in Italia per lo stesso fatto sia stato archiviato, non ricorrono le preclusioni alla sentenza favorevole all'estradizione, ai sensi dell'art. 705, comma 1, c.p.p. in quanto non vi è più...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3125 del 13 ottobre 1995
«Devono ritenersi non sussistere le condizioni per la concessione dell'estradizione di un cittadino italiano condannato all'estero qualora la richiesta di esecuzione della pena venga dal richiedente sollecitata solo per esigenze di cosiddetta...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4407 del 4 ottobre 1995
«Ai fini della concedibilità dell'estradizione per l'estero, per soddisfare il requisito della doppia incriminabilità, di cui all'art. 13, comma 2, c.p., non è necessario che lo schema astratto della norma incriminatrice dell'ordinamento straniero...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4157 del 11 novembre 1994
«La regola secondo cui l'annullamento con rinvio non è compatibile con la struttura del giudizio di cassazione nell'ambito del procedimento di estradizione non ha valore assoluto, ma incontra un limite nella sua stessa ratio, costituita dal...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10110 del 22 marzo 2006
«In tema di estradizione per l'estero, qualora la consegna dell'estradando allo Stato richiedente sia sospesa non per la ritenuta necessità, da parte del Ministro della Giustizia, del previo soddisfacimento delle esigenze di giustizia italiane, ma...»
-
Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 43247 del 30 novembre 2001
«In conformità al principio di tassatività dei mezzi di impugnazione, fissato dall'art. 568 c.p.p., come non è soggetta a ricorso per cassazioe l'ordinanza con cui la corte di appello decide sulla domanda di rogatoria internazionale inoltrata dallo...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6624 del 17 febbraio 2012
«In tema di estradizione per l'estero, l'intervenuta consegna allo Stato richiedente comporta l'inammissibilità, per sopraggiunta carenza d'interesse, dell'impugnazione proposta dalla persona reclamata avverso il provvedimento di rigetto della...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 31297 del 16 luglio 2004
«È inammissibile il ricorso per cassazione avverso provvedimento relativo a misure cautelari previste ai fini dell'estradizione per l'estero, allorché esso sia stato proposto come appello ai sensi dell'art. 310 c.p.p. esclusivamente da difensore...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38344 del 23 ottobre 2001
«È inammissibile l'incidente di esecuzione proposto nei confronti di un provvedimento di rigetto della richiesta di revoca o di sostituzione di una misura cautelare, che riconoscendo l'insussistenza delle condizioni per l'adozione di una misura...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45830 del 5 febbraio 1999
«In tema di estradizione per l'estero, lo stato richiedente non è legittimato ad impugnare i provvedimenti dell'autorità giudiziaria italiana relativi alle misure cautelari assunte nei confronti dell'estradando. Tale diritto, infatti, compete solo...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 24627 del 31 maggio 2004
«Sussiste l'interesse all'impugnazione anche da parte del soggetto nei cui confronti sia stata emessa ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere non eseguibile in mancanza del provvedimento di estradizione, risultando giuridicamente...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 49384 del 24 dicembre 2003
«In tema di estradizione attiva, la competenza a decidere in ordine all'accettazione delle condizioni per la consegna, eventualmente poste dallo Stato estero, appartiene esclusivamente al Ministro della giustizia, ai sensi dell'art.720, comma...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1755 del 24 maggio 1995
«Mentre avverso l'ordinanza con la quale la corte di appello dichiara esecutiva una rogatoria internazionale non è previsto alcun mezzo di impugnazione, contro gli atti compiuti in esecuzione di detta rogatoria è esperibile, da parte di chi vi...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1365 del 18 giugno 1999
«Il procedimento incidentale di esecuzione è un rimedio generale apprestato per la risoluzione di tutti quei problemi che possono insorgere per la esecuzione di un provvedimento giurisdizionale. Come tale, ha per oggetto le questioni attinenti alla...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35130 del 11 settembre 2008
«Le informazioni e gli atti trasmessi per autonoma determinazione dell'Autorità giudiziaria di uno Stato estero, o comunque di un organo di un'organizzazione internazionale o sovranazionale, possono essere pienamente utilizzati nel procedimento...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 801 del 13 gennaio 2003
«Con riguardo al limite posto dall'art. 733 lett. b) c.p.p. al riconoscimento di sentenze penali straniere, benché il nostro ordinamento costituzionale non contenga il principio del doppio grado giurisdizionale di merito ma soltanto quello della...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26683 del 19 luglio 2002
«In tema di esecuzione in Italia di sentenze pronunciate all'estero, il consenso dello Stato estero, indicato dagli artt. 1 e 2 della legge 3 luglio 1989 n. 257 tra le condizioni per il riconoscimento, da parte della corte d'appello, ai sensi...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3597 del 28 dicembre 1993
«In sede di determinazione della pena ai sensi dell'art. 3, secondo comma, L. 3 luglio 1989, n. 257, contenente le norme di attuazione della Convenzione di Strasburgo sul trasferimento delle persone condannate, adottata il 21 marzo 1983 e...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 833 del 23 gennaio 2012
«A norma dell'art. 13 del d.l.vo 18 agosto 2000, n. 267, spettano ai Comuni tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione e il territorio comunale, fra l'altro nei settori dei servizi alla persona e alla comunità. Nell'ambito di...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2790 del 9 febbraio 2010
«Spetta al giudice ordinario la giurisdizione in ordine all'impugnazione proposta da un giudice di pace avverso l'ordinanza con cui il presidente del tribunale abbia accolto un'istanza di ricusazione proposta nei sui confronti, non assumendo alcun...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 4484 del 21 febbraio 2013
«In caso di pronuncia declinatoria della giurisdizione, il processo, tempestivamente riassunto innanzi al giudice indicato come munito di giurisdizione, non è nuovo ma costituisce, per effetto della "translatio judicii", la naturale prosecuzione...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 64 del 23 febbraio 2001
«La giurisdizione si determina sulla base della domanda e in particolare in base al cosiddetto petitum sostanziale, il quale si identifica, oltre che dalla concreta statuizione chiesta al giudice, anche e soprattutto in funzione della causa...»