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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27022 del 27 dicembre 2016
«In tema di locazione immobiliare, deve qualificarsi contratto agevolato, previsto dall’art. 2, comma 3, della 1. n. 431 del 1998, quello ad uso abitativo non transitorio che rispetti, non solo quanto a canone e durata, ma anche in riferimento ad...»
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Tribunale civile Udine, sentenza n. 673 del 14 settembre 2007
«Nel caso di locazione abitativa stipulata anteriormente al 30 dicembre 1998 per un canone ultra-legale, qualora le parti optino per la rinnovazione tacita del contratto la loro volontà non deve ritenersi diretta a recepire quel contratto con le...»
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Corte d'appello Trento, sentenza n. 230 del 20 dicembre 2004
«In caso di contratto di locazione ad uso abitativo stipulato nel vigore della legge sull’equo canone e rinnovatosi tacitamente dopo l’entrata in vigore della L. n. 431/98, la nullità della pattuizione di un canone in misura ultralegale - secondo...»
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Tribunale civile Bari, Sez. II, sentenza n. 773 del 7 aprile 2005
«Anche i contratti stipulati per soddisfare esigenze transitorie del conduttore (di cui all’art. 26, L. n. 392/1978) che si rinnovino tacitamente dopo l’entrata in vigore della L. n. 431/1998 sono attratti, quanto alla durata e al canone, dalla...»
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Corte d'appello Genova, Sez. I, sentenza n. 211 del 6 marzo 2002
«Un contratto di locazione ad uso abitativo non transitorio, stipulato in forma verbale con decorrenza dal 1° gennaio 1975, prorogatosi tacitamente di quattro anni in quattro anni a partire dal 1° gennaio 1980 ex art. 58 L. n. 392/78, e, pertanto,...»
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Tribunale civile Treviso, sentenza n. 102 del 19 dicembre 2003
«Nel caso di contratto di locazione stipulato sotto la vigenza della legge sull’equo canone e rinnovatosi tacitamente dopo l’entrata in vigore della nuova legge per mancata disdetta nei termini, il richiamo contenuto nel sesto comma dell’art. 2 al...»
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Tribunale civile Firenze, sentenza n. 847 del 20 marzo 2003
«...maggiorazione del 20% della somma mensile corrispondente all’ammontare del canone dovuto alla cessazione del contratto) - e non ex art. 1591 c.c. - anche quando il conduttore non abbia corrisposto la somma nella misura dettata dalla citata norma.»
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Tribunale civile Pordenone, sentenza n. 58 del 19 gennaio 2002
«La mancata registrazione della scrittura privata aggiuntiva con cui le parti abbiano previsto un canone di locazione superiore a quello risultante dal contratto scritto e registrato, non implica - ex se - la nullità del contratto simulato ex art....»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 18213 del 17 settembre 2015
«In tema di locazione immobiliare ad uso abitativo, la nullità prevista dall’art. 13, comma 1, della 1. n. 431 del 1998 sanziona esclusivamente il patto occulto di maggiorazione del canone, oggetto di un procedimento simulatorio, mentre resta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19568 del 29 settembre 2004
«...i quali, non essendo prevista alcuna nullità collegata a limiti di durata del rapporto o di misura del canone, resta esclusa la speciale azione del conduttore di riconduzione del rapporto a condizioni conformi allo schema della valida locazione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19231 del 29 settembre 2015
«...abbiano lasciato tacitamente rinnovare per mancata disdetta il contratto, esso rimane regolato, quanto alla durata, dalle disposizioni di detta legge e quanto al canone da quelle della l. n. 378 del 1992, ivi compreso l’art. 79 della stessa legge.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5233 del 16 marzo 2004
«...determinate da motivi di studio e di lavoro, né tra quelle per esigenze abitative non stabili e primarie, rimanendo invece essa assoggettata alla disciplina di cui al Capo primo del Titolo primo della legge n. 392 del 1978 (c.d. dell’equo canone).»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4343 del 18 ottobre 2016
«La correttezza di detto criterio di calcolo risulta confermata dalla previsione contenuta nell'art. 8, c. 2 e c. 3 della direttiva 2014/23/UE recepita nell'alt. 167 del D.Lgs. n. 50/2016. (Nel caso di specie,il valore della concessione non può...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4994 del 25 novembre 2016
«... L'art. 216, 1° comma, del D.Lgs. n. 50/2016 risolve ogni problema di diritto intertemporale rendendo recessiva ogni diversa opzione prospettabile in tema di successione di norme processuali fondata sul canone tempus regit actum. Il comma 2°...»
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Commissione Tributaria Regionale Per La Lombardia, sentenza n. 2985 del 27 giugno 2018
«Il criterio di quantificazione dell’imponibile IRPEF sulla base del canone di locazione di un immobile commerciale, in luogo della tassazione fondata sulla rendita catastale, può operare solo in costanza del contratto di locazione, in virtù del...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3486 del 8 giugno 2018
«La direttiva emergente dalle richiamate disposizioni è senz'altro nel senso: a) che la fruibilità dei dati e delle informazioni in modalità digitale debba essere garantita con modalità adeguate (alla precipua finalità informativa) ed appropriate...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1983 del 31 marzo 2011
«Questa regola ridonda sull'esistenza e sull'entità dello stesso diritto al risarcimento del danno da atto illegittimo, cioè alla riparazione essenzialmente per equivalente: nel senso che non spetta se l'interessato, non assolvendo a quel canone...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 656 del 7 febbraio 2012
«Il divieto di abuso del diritto, in quanto espressione di un principio generale che si riallaccia al canone costituzionale di solidarietà, si applica anche in ambito processuale, con la conseguenza che ogni soggetto di diritto non può esercitare...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3154 del 15 maggio 2019
«... Ciò accade, in particolare, quando l'atto concerne una nuova determinazione del canone concessorio rispetto a quello inizialmente stabilito nell'atto di concessione del bene pubblico. In applicazione dell'ordinario criterio di riparto,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5757 del 24 ottobre 1988
«Pertanto, devono ritenersi abrogate per incompatibilità con la nuova normativa le disposizioni che disciplinano diversamente la materia nel vigore della legge n. 253 del 1950, ivi compreso l’art. 23 che, al fine di consentire l’aumento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6055 del 29 maggio 1991
«...o per facta concludentia, come nel caso in cui, venuto a conoscenza della cessione, abbia consentito il godimento della cosa locata da parte del cessionario ed accettato gli effetti della cessione, ricevendo da quest’ultimo il canone locativo.»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2088 del 29 marzo 2019
«Infatti, restano devolute alla giurisdizione amministrativa le controversie che coinvolgono l'esercizio di poteri discrezionali inerenti alla determinazione del canone, dell'indennità o altri corrispettivi e comunque l'asserita violazione degli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12253 del 3 dicembre 1998
«In tema di contratto di locazione di immobili urbani, la cosiddetta autoriduzione del canone in relazione alla sua pretesa esorbitanza rispetto all’importo inderogabilmente fissato per legge costituisce fatto arbitrario che provoca il venir meno...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9955 del 13 ottobre 1997
«In tema di locazione di immobili urbani per uso diverso da quello abitativo, la cosiddetta autoriduzione del canone (e, cioè, il pagamento di questo in misura inferiore a quella convenzionalmente stabilita per effetto di una unilateralmente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7269 del 1 giugno 2000
«L’autoriduzione del canone di locazione costituisce una forma di autotutela riconosciuta al conduttore nell’ambito del giudizio di determinazione dell’equo canone, ma al di fuori di questo ambito concreta inadempimento che, in relazione alla sua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6247 del 25 maggio 1992
«Sono valide le clausole di pagamento anticipato del canone annuo di locazione degli immobili urbani per uso non abitativo, soggetti al regime della legge sull’equo canone, non essendo applicabile il divieto dell’art. 11 di tale legge, che si...»
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Corte d'appello Brescia, Sez. II, sentenza n. 178 del 14 maggio 1983
«La clausola risolutiva espressa per il caso di mancato pagamento del canone determina l’effetto risolutivo stabilito dall’art. 1456 c.c. indipendentemente dalla gravità dell’inadempimento, la quale dunque non deve essere accertata dal giudice.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9873 del 8 ottobre 1990
«L’ultimo comma dell’art. 45 della L. 27 luglio 1978 n. 392, nel disporre che, ove penda giudizio sulla determinazione dell’«equo canone», il conduttore «è obbligato a corrispondere, salvo conguaglio, l’importo non contestato», gli attribuisce...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4688 del 12 maggio 1999
«In tema di risoluzione per inadempimento di locazione ad uso non abitativo, per la quale non trova applicazione l’art. 5 della legge n. 392 del 1978 sulla predeterminazione legale della gravità dell’inadempimento, nel caso di morosità nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4490 del 10 agosto 1982
«...rigidi: l’uno d’ordine quantitativo, afferente al mancato pagamento di una sola rata del canone o, trattandosi di oneri accessori, superiore a due mensilità del canone; l’altro d’ordine temporale, relativo al ritardo consentito o tollerato.»