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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9460 del 2 settembre 1994
«L'intervenuta abrogazione, ai sensi dell'art. 231 del D.L.vo n. 285/1992 (nuovo codice della strada), a far tempo dall'1 gennaio 1993, dell'art. 22 della L. n. 615/1966 (che sanzionava penalmente la circolazione con veicoli a motore diesel i cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1041 del 22 settembre 1993
«Nel sistema penale non costituiscono ostacolo alla confisca (e, quindi, nella fase delle indagini, al sequestro) le trasformazioni o modifiche che il prodotto del reato abbia subito, cosicché ove le cose da sequestrare siano per loro natura...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 920 del 19 gennaio 2004
«Al fine di disporre la confisca conseguente a condanna per uno dei reati indicati nell'art. 12 sexies, commi 1 e 2, D.L. 8 giugno 1992, n. 306, convertito con modificazioni nella legge 7 agosto 1992, n. 356 (modifiche urgenti al nuovo codice di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 396 del 16 gennaio 1991
«Il nuovo testo dell'art. 358 c.p., siccome sostituito dall'art. 18 L. 26 aprile 1990, n. 86, non dà del pubblico servizio una nozione sostanzialmente diversa da quella accolta con riguardo al testo previgente, secondo la quale esso va definito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 650 del 17 maggio 1993
«Alla guardia giurata va riconosciuta la qualità di pubblico ufficiale ai sensi dell'art. 357 c.p. La guardia giurata è chiamata dall'ordinamento, a seguito di specifica investitura amministrativa, ad esercitare poteri che attengono alla potestà...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23801 del 24 maggio 2004
«In tema di concussione, non è necessario che l'atto intimidatorio rifletta la specifica competenza del soggetto, essendo sufficiente che la qualità soggettiva del pubblico ufficiale lo agevoli e lo renda credibile e idoneo a costringere o indurre...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2809 del 17 marzo 1994
«Il delitto di concussione è configurabile anche nel caso in cui il pubblico ufficiale si attribuisca poteri che esulano dalla sua competenza. L'abuso è infatti riferibile sia alla qualità di pubblico ufficiale indipendentemente dall'ufficio suo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28527 del 29 luglio 2005
«Il dipendente dell'impresa esercente servizi postali in appalto, addetto al trasporto di effetti postali, valori e corrispondenza ordinaria, deve considerarsi pubblico ufficiale, laddove il contratto di appalto gli attribuisca il compito di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37102 del 22 settembre 2004
«Va qualificato come incaricato di pubblico servizio l'impiegato dell'ente Poste italiane Spa addetto alla regolarizzazione, mediante affrancatura, dei bollettini mod. 267 dei pacchi da restituire al mittente e alla tenuta di apposito registro nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10138 del 25 settembre 1998
«Anche dopo la trasformazione dell'Ente poste in società per azioni, i servizi postali e quelli di telecomunicazioni appartengono al novero dei servizi pubblici, sia per la situazione di sostanziale monopolio alla produzione affidata all'Ente poste...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42817 del 18 dicembre 2002
«La guardia particolare giurata che conduce un furgone portavalori, quando svolge attività di vigilanza e custodia di beni mobili di proprietà dell'Ente Poste, che ancorché trasformato in società per azioni esplica servizi pubblici, ha la qualifica...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29436 del 25 agosto 2006
«Sussiste la scriminante di cui all'art. 51 c.p. (esercizio del diritto di critica) nella condotta di un giornalista ambientalista che - nel corso di una trasmissione televisiva a difesa dei beni naturali - utilizza l'espressione «uomini squalo»...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13563 del 22 dicembre 1998
«In tema di diffamazione con il mezzo della stampa è configurabile l'esimente dal diritto di satira, distinto da quelli di cronaca e di critica, che mira all'ironia sino al sarcasmo e comunque all'irrisione di chi esercita un pubblico potere, in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 37352 del 10 ottobre 2007
«L'attenuante dell'aver agito per motivi di particolare valore morale o sociale non è configurabile in relazione alla cosiddetta « causa d'onore» (In motivazione, la Corte di cassazione ha osservato che la « causa d'onore» è espressione di una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4439 del 16 aprile 1994
«La causa d'onore non può identificarsi con un malinteso senso dell'orgoglio maschile che è incompatibile con i valori sociali che si sono consolidati nella moderna società in tema di infedeltà coniugale. Ed infatti gli istituti apprestati a tutela...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 439 del 19 gennaio 1994
«In tema di tutela delle acque dall'inquinamento, non può invocare l'attenuante di cui all'art. 62 n. 1 c.p., ossia avere agito per motivi di particolare valore morale o sociale, colui che si rende responsabile dell'inquinamento ed adduca di averlo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7830 del 16 giugno 1999
«L'attenuante di cui all'art. 62, n. 4, c.p. non è applicabile ai reati di cessione di sostanze stupefacenti. Se è vero che detta circostanza presuppone relativamente all'ipotesi dei delitti determinati da motivi di lucro, quali in astratto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16464 del 14 dicembre 1990
«Tra il favoreggiamento personale e la corruzione propria vi è concorso di reati dato che le fattispecie edittali tutelano beni giuridici diversi. In quella di favoreggiamento l'interesse specifico è costituito dal buon funzionamento dell'attività...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41010 del 2 ottobre 2014
«Integra il reato previsto dall'art. 459 cod. pen. la detenzione e la messa in circolazione di valori bollati "alterati" nel loro valore facciale, ma non contraffatti. (In applicazione del principio, la Corte ha ritenuto corretta la decisione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22192 del 3 giugno 2008
«Integra il delitto di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico la falsificazione dei reports di stampa contenenti esami emocromocitometrici a corredo della documentazione clinica mediante aggiunta a penna dei valori dei...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4049 del 20 marzo 1989
«In tema di lesioni personali, ai fini dell'integrazione dell'aggravante ex art. 583, primo comma, n. 2 del c.p., il concetto di «apprezzabilità» del danno permanente, sia esso organico che funzionale, va definito essenzialmente sotto l'aspetto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8742 del 8 luglio 1999
«In tema di condotta diffamatoria attribuibile ad un parlamentare, il giudice, in presenza della dichiarazione di insindacabilità delle opinioni espressa da parte del ramo parlamentare di appartenenza, deve applicare la causa di non punibilità,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4938 del 10 febbraio 2011
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, il rispetto della verità del fatto assume in riferimento all'esercizio del diritto di critica politica un limitato rilievo, necessariamente affievolito rispetto alla diversa incidenza sul versante del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12859 del 6 aprile 2005
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, non sussiste l'esimente, anche putativa, del diritto di cronaca giudiziaria allorché manchi la necessaria correlazione tra il fatto narrato e quello accaduto, il quale implica l'assolvimento dell'obbligo di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 274 del 17 aprile 1991
«Ai fini dell'applicabilità dell'esimente del diritto di cronaca, anche sotto l'aspetto putativo, al reato di diffamazione a mezzo stampa, la necessaria correlazione tra l'oggettivamente narrato e il realmente accaduto importa l'inderogabile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16543 del 28 luglio 2011
«Il diritto al consenso informato del paziente, in quanto diritto irretrattabile della persona, va comunque e sempre rispettato dal sanitario, a meno che non ricorrano casi di urgenza, rinvenuti a seguito di un intervento concordato e programmato,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19493 del 23 agosto 2013
«In tema di responsabilità professionale del notaio per tardiva trascrizione dell'atto di compravendita, il mancato guadagno derivante all'acquirente dall'impossibilità di rivendere il bene a terzi, per la presenza del vincolo ipotecario nel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2687 del 11 febbraio 2015
«Integra violazione dell'art. 112 cod. proc. civ., l'omessa pronuncia su un'eccezione di parte, ritualmente sollevata in giudizio, avente ad oggetto la tardiva introduzione, con l'atto di appello, di nuove allegazioni di fatto, che, alterando uno...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21896 del 25 settembre 2013
«In tema di notificazione, qualora un soggetto, residente all'estero, abbia domicilio in Italia, non trova applicazione diretta l'art. 139 c.p.c., che disciplina le notificazioni da eseguirsi a persone residenti, dimorate e domiciliate in Italia,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4017 del 19 febbraio 2013
«In tema di risarcimento del danno, ove sia stata svolta una consulenza tecnica di ufficio per una precisa quantificazione dello stesso (nella specie, relativo al pregiudizio patrimoniale subito da fabbricati ed aree edificabili per effetto di...»