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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19429 del 6 ottobre 2005
«La comunicazione dell'estratto della sentenza dichiarativa di fallimento, ai sensi dell'art. 17 legge fall., la quale ha assunto, per evoluzione giurisprudenziale, anche la funzione processuale di «dies a quo» del termine breve di opposizione per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13729 del 14 ottobre 2000
«L'abolizione della distinzione professionale tra gli avvocati e i procuratori legali, prevista dalla legge n. 27 del 1997 (che ha soppresso l'albo dei procuratori legali prevedendo l'iscrizione di questi ultimi nell'(unico) albo degli avvocati)...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2572 del 7 marzo 1998
«La rinuncia alla domanda o ai suoi singoli capi, qualora si atteggi come espressione della facoltà della parte di modificare ai sensi dell'art. 184 c.p.c. le domande e le conclusioni precedentemente formulate, rientra fra i poteri del difensore...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1743 del 14 marzo 1986
«La procura alle liti, pur non conferendo al procuratore la facoltà di compiere atti che importino disposizione del diritto in contesa (quali: transazione, confessione, rinuncia), lo abilita però, per la discrezionalità tecnica che gli spetta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5083 del 21 maggio 1998
«Perché il procuratore di una parte possa promuovere giudizio di garanzia contro un terzo e chiamare in causa quest'ultimo, non occorre il rilascio di una nuova e diversa procura in calce o a margine della citazione per chiamata in garanzia, se...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3274 del 17 maggio 1986
«La procura conferita per resistere alla domanda attrice abilita il difensore del convenuto a chiamare in causa un terzo in garanzia cosiddetta propria, o comunque per esigenze difensive, non anche ad esperire contro detto terzo azioni fondate su...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4164 del 4 aprile 1992
«Il riconoscimento dell'obbligo di corresponsione dei ratei pensionistici controversi, implicando la disposizione del diritto in contesa, è precluso, ai sensi dell'art. 84, secondo comma, c.p.c., al procuratore costituito dell'Inps cui il relativo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1076 del 10 febbraio 1983
«La dichiarazione di non voler proseguire la causa di merito, importando disposizione del diritto in contesa, deve provenire dalla parte, non essendo a ciò abilitato il procuratore munito del solo mandato ad lites e, pertanto, la sentenza che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5458 del 22 novembre 1978
«L'offerta sufficiente a ricondurre ad equità il contratto di cui sia stata chiesta la rescissione, compiuta dal procuratore alle liti, non può essere contestata dalla controparte per eccesso di mandato poiché la norma contenuta nel capoverso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20825 del 29 settembre 2009
«La chiamata in causa di un terzo a titolo di garanzia impropria è nulla se effettuata da procuratore sfornito di apposita procura alle liti. Non è, tuttavia, necessaria una nuova procura, in calce o a margine della citazione in chiamata, se...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2274 del 14 marzo 1997
«Quando, a seguito della morte di una parte, del soggetto costituitosi in giudizio in suo luogo viene contestata non già la sua dichiarata qualità di erede del de cuius, ma, al fine di mettere in dubbio l'integrità del contraddittorio, la sua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16152 del 8 luglio 2010
«Il principio secondo il quale la portata precettiva di una pronunzia giurisdizionale va individuata tenendo conto non soltanto del dispositivo, ma anche della motivazione, trova applicazione soltanto quando il dispositivo contenga comunque una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1112 del 24 gennaio 2003
«Il principio dell'onere della prova non implica affatto che la dimostrazione dei fatti costitutivi del diritto preteso debba ricavarsi esclusivamente dalle prove offerte da colui che è gravato dal relativo onere, senza poter utilizzare altri...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1275 del 20 gennaio 2011
«Poiché l'art. 125 c.p.c. prescrive che l'originale e le copie degli atti ivi indicati devono essere sottoscritti dalla parte che sta in giudizio personalmente oppure dal procuratore, il difetto di sottoscrizione (quando non desumibile da altri...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6225 del 23 marzo 2005
«La firma del difensore sugli atti di cui all'art. 125 c.p.c., apposta anche solo sotto la certificazione dell'autenticità della sottoscrizione della parte, ha lo scopo — oltre che di certificare l'autografia del mandato — di sottoscrivere tale...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24663 del 28 novembre 2007
«In tema di trasmissione con mezzi di telecomunicazione di atti relativi a procedimenti giurisdizionali e con riferimento al requisito secondo cui all'avvocato che trasmette l'atto e a quello che lo riceve sia stata conferita procura, richiesto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4866 del 1 marzo 2007
«La mancata comunicazione al procuratore costituito di una delle parti delle ordinanze pronunziate fuori udienza determina la nullità delle attività riconducibili alle udienze posteriormente celebrate, che si estende agli atti successivi del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 193 del 16 febbraio 1976
«La regola stabilita dall'art. 138, primo comma, c.p.c., secondo cui l'ufficiale giudiziario può sempre eseguire la notificazione mediante consegna nelle mani proprie del destinatario, ovunque lo trovi, è applicabile anche nei confronti del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1014 del 23 gennaio 2003
«L'art. 184 bis c.p.c. (introdotto dall'art. 19 della legge 26 novembre 1990, n. 353 e modificato quanto al primo comma dall'art. 6 del decreto legge 18 ottobre 1995, n. 432, convertito nella legge 29 dicembre 1995, n. 534) consente, nella sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20279 del 20 ottobre 2005
«Il termine di sessanta giorni per la proposizione del ricorso straordinario per Cassazione (art. 111 Cost.) avverso il decreto pronunziato in sede di reclamo dal tribunale fallimentare ex art. 26 legge fall. decorre dalla sua comunicazione da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4092 del 25 gennaio 2013
«In tema di conflitto di competenza, sussiste per il giudice l'obbligo dell'immediata trasmissione degli atti alla Corte di Cassazione ai sensi dell'art. 30, comma secondo c.p.p. soltanto qualora l'atto di parte rappresenti una situazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14748 del 26 giugno 2007
«Il comportamento processuale (nel cui ambito rientra anche il sistema difensivo adottato dal loro procuratore) o extraprocessuale delle parti, può costituire, ai sensi dell'articolo 116 c.p.c., non solo elemento di valutazione delle risultanze...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 24502 del 30 ottobre 2013
«La validità della notificazione effettuata ai sensi dell'art. 139 c.p.c. presso l'ufficio del destinatario, richiede che la copia dell'atto da notificare sia consegnata dall'ufficiale giudiziario a persona addetta all'ufficio o che comunque...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11644 del 27 ottobre 1992
«In tema di notificazioni, fra gli addetti all'ufficio del destinatario, nelle mani del quale può essere consegnata, ai sensi del secondo comma dell'art. 139 c.p.c., copia dell'atto da notificare, rientrano i soggetti per i quali sussista comunque...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5706 del 10 giugno 1999
«Ai fini della validità della notificazione effettuata a persona diversa dal destinatario in uno dei luoghi in cui lo stesso può essere ricercato, non è richiesta l'attestazione da parte dell'ufficiale giudiziario nella relata di notifica del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2440 del 3 febbraio 2006
«Il ricorso per ottenere la revocazione del decreto del giudice delegato con il quale, in sede di verificazione, è stato ammesso un credito allo stato passivo, introducendo un procedimento di natura contenziosa, è soggetto all'applicazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13764 del 20 settembre 2002
«Il mandato al procuratore legale del fallimento costituisce una fattispecie complessa di procura alle liti, che si perfeziona con il concorso di tre distinti atti, due dei quali sono demandati alla competenza del giudice delegato (autorizzazione a...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 18419 del 13 settembre 2004
«L'incompatibilità del curatore fallimentare a prestare assistenza tecnica nei giudizi che riguardano il fallimento, stabilita dall'art. 31, terzo comma, legge fall., deve intendersi riferita, per i giudizi tributari, non solo ai soggetti che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4128 del 21 marzo 2003
«In tema di fallimento, il reclamo ex art. 26 legge fall. assolve, nei riguardi degli atti esecutivi interni alla procedura concorsuale, ad una funzione di controllo assimilabile a quella che nella esecuzione individuale è propria della opposizione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 58 del 7 gennaio 2010
«In materia di notificazioni, la notifica presso lo studio di un avvocato morto o cancellato dall'albo deve essere considerata nulla e non inesistente - e, come tale, sanabile - nell'ipotesi in cui un altro professionista ne continui l'attività,...»