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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3741 del 14 luglio 1999
«La notifica ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 157 c.p.p. (deposito nella casa comunale con comunicazione all'interessato tramite il servizio postale) si perfeziona con la ricezione della raccomandata spedita dall'ufficiale giudiziario; nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 28822 del 26 luglio 2002
«L'art. 159, comma 1, c.p.p. nella parte in cui prescrive che, prima della pronuncia di un eventuale decreto di irreperibilità, l'autorità giudiziaria disponga nuove ricerche anche nel luogo di nascita dell'imputato, trova applicazione anche con...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3330 del 4 luglio 2000
«L'elezione o dichiarazione di domicilio sono valide ed efficaci unicamente nell'ambito del procedimento nel quale sono state effettuate, mentre non spiegano alcun effetto nell'ambito di altri procedimenti, sia pure geneticamente collegati a quello...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4114 del 1 febbraio 2010
«Il provvedimento che dichiara la latitanza presuppone il verbale di vane ricerche, che la polizia redige a seguito della mancata esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare, indicando in modo specifico le indagini svolte nei luoghi in cui si...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3215 del 11 febbraio 1998
«In tema di notificazioni in materia penale, l'omissione della indicazione, nella relazione di notifica, delle ricerche effettuate dall'ufficiale incaricato, così come la stessa omissione delle ricerche, non dà luogo ad alcuna nullità della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2336 del 3 marzo 1992
«Ai fini dell'obbligatorietà della notificazione all'imputato, ai sensi dell'art. 169 c.p.p., nel caso in cui risulti precisa notizia del luogo di dimora all'estero della persona nei cui confronti si deve procedere, per «dimora» deve considerarsi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1176 del 18 giugno 1997
«Qualora l'ordinanza applicativa della misura cautelare (nella specie, custodia cautelare in carcere) sia notificata all'imputato detenuto in maniera incompleta per casuale e visibile errore di trasmissione, la nullità della notificazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3214 del 30 giugno 1995
«L'art. 171 c.p.p. contempla tra le situazioni originanti la nullità della notificazione, la violazione delle disposizioni circa la persona cui deve essere consegnata la copia dell'atto o l'incertezza assoluta circa l'autorità richiedente o circa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 511 del 7 marzo 2000
«Il termine di “almeno tre giorni prima” di cui all'art. 309, comma ottavo, c.p.p. — nel quale deve essere notificato all'imputato e al suo difensore l'avviso della data fissata per l'udienza del procedimento di riesame — si deve intendere di “tre...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4047 del 15 dicembre 1992
«In materia di riesame di misure cautelari, la violazione della disposizione di cui all'art. 309, comma ottavo, c.p.p., per mancato rispetto del termine dilatorio di tre giorni liberi e interi (art. 172, comma quinto, c.p.p.) previsto per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2090 del 7 luglio 1992
«I termini stabiliti a pena di decadenza possono essere prorogati o sospesi nei casi e modi stabiliti dalla legge (art. 173, secondo comma, c.p.p.). Tra tali casi è ricompreso anche quello sul procedimento incidentale di costituzionalità e dei...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1461 del 16 gennaio 2009
«In tema di turbative nello svolgimento di manifestazioni sportive, ove l'ordinanza di convalida del provvedimento del Questore venga annullata dalla Corte di cassazione per inosservanza del termine di quarantotto ore, decorrente dalla notifica del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1202 del 10 gennaio 2013
«È abnorme il provvedimento con cui, a seguito dell'incidente di esecuzione, il giudice, ritenuta, su richiesta del procuratore generale, la propria incompetenza a decidere, revochi l'ordinanza con cui aveva già disposto la restituzione nel termine...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6243 del 18 febbraio 2011
«È inammissibile l'impugnazione proposta in via autonoma avverso l'ordinanza che accoglie la richiesta di restituzione nel termine - nella specie per proporre impugnazione avverso sentenza contumaciale - la quale può essere impugnata soltanto con...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 14991 del 28 aprile 2006
«Nel procedimento per la restituzione in termini, sulla relativa istanza il giudice competente provvede de plano, a meno che non sia in corso un procedimento principale con rito camerale, nel qual caso sulla predetta istanza decide nelle medesime...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4140 del 3 febbraio 2011
«È abnorme l'ordinanza con la quale il tribunale, sul presupposto dell'erronea duplicazione di uno dei capi di imputazione in ordine ai quali l'imputato era stato rinviato a giudizio a seguito dell'udienza preliminare, abbia dichiarato la nullità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20377 del 30 aprile 2004
«Le disposizioni del codice di rito concernenti i termini per la proposizione dell'impugnazione operano anche con riferimento al ricorso per cassazione avverso gli atti abnormi, con la sola eccezione delle ipotesi di gravame proposto nei confronti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2418 del 11 giugno 1998
«Nel procedimento di esecuzione e in quello di sorveglianza di cui agli artt. 666 e 678 c.p.p. la mancata notifica al difensore di fiducia — del quale è necessaria la partecipazione e perciò obbligatoria la presenza — dell'avviso di udienza in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5305 del 3 febbraio 1994
«Anche nel procedimento di sorveglianza, giusto il rinvio operato dall'art. 678 comma primo c.p.p. al disposto dell'art. 666 comma terzo stesso codice, l'avviso della fissazione dell'udienza in camera di consiglio deve essere comunicato o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44859 del 2 dicembre 2008
«È affetta da nullità assoluta, rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del procedimento per difetto della partecipazione, necessaria, del difensore, l'ordinanza con cui il giudice dell'esecuzione rigetti l'istanza di applicazione della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9115 del 28 febbraio 2008
«La mancata audizione delle parti in ordine alla ordinanza dichiarativa di contumacia, ancorché quest'ultima non sia espressamente pronunciata, determina una nullità a regime intermedio della stessa la quale è, quindi, sanata se non dedotta nei...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7094 del 23 febbraio 2011
«È nulla l'ordinanza del Tribunale del riesame non sottoscritta dal Presidente del Collegio decidente, stante il disposto dell'art. 546 c.p.p. - il quale prevede che la sentenza emessa dal giudice collegiale è sottoscritta dal Presidente e dal...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11765 del 24 marzo 2011
«La nullità d'ordine generale e a regime intermedio, che vizia l'ordinanza di revoca di una misura cautelare non preceduta dalla richiesta del parere del pubblico ministero, non può essere fatta valere dal pubblico ministero con la proposizione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2293 del 14 giugno 1991
«In tema di sequestro probatorio, rientra nella competenza del giudice del riesame ogni questione attinente alla legittimità ed al merito sia del provvedimento che dell'attività di esecuzione compiuta personalmente dal magistrato o dalla P.G....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6330 del 23 giugno 1993
«L'ordinanza con la quale il giudice dichiara, ai sensi dell'art. 240 bis att. c.p.p., l'urgenza del processo per essere prossimi a scadere i termini di custodia cautelare, ponendosi come causa ablativa del divieto di trattazione del processo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4880 del 18 dicembre 1997
«Il tribunale della libertà che rilevi una nullità assoluta nell'ordinanza impositiva della misura non può, dopo aver dichiarato la nullità, emettere d'ufficio un nuovo provvedimento restrittivo, in applicazione del principio stabilito dall'art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2369 del 1 marzo 1993
«L'ordinanza con la quale il pretore dispone trasmettersi gli atti al pubblico ministero affinché emetta il decreto di citazione a giudizio ai sensi degli artt. 555 ss. c.p.p. costituisce mero atto d'impulso processuale, ove non determini la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 49491 del 31 dicembre 2003
«In tema di formazione della prova, la violazione dell'obbligo del teste di non assistere all'esame delle parti e degli altri testi non è sanzionata da alcuna nullità o inutilizzabilità, sì che incombe al giudice, in sede di successiva valutazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3666 del 15 aprile 1993
«Nel vigente sistema processuale — caratterizzato dalla dialettica delle parti (art. 190 c.p.p.), alle quali è attribuito l'onere di allegare le prove a sostegno dei rispettivi petita — il giudice è tenuto a provvedere sulle relative richieste...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3977 del 2 dicembre 1997
«Gli atti investigativi compiuti dal difensore ai sensi dell'art. 38 att. c.p.p., essendo formati da un soggetto del procedimento nell'esercizio di una facoltà riconosciutagli dall'ordinamento al fine di essere esibiti dal giudice, che ha il dovere...»