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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3326 del 14 marzo 1988
«Il delitto di cui all'art. 578 c.p., dopo la modifica intervenuta in virtù dell'art. 2 della L. 5 agosto 1981, n. 442, si differenzia dalla precedente ipotesi criminosa per la qualità del soggetto attivo, che è la madre e non più «chiunque» e sul...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7756 del 18 agosto 1993
«...stato «determinato da condizioni di abbandono materiale e morale connesse al parto» (avendo il legislatore abbandonato la precedente ragione dell'incriminazione speciale consistente nel fine di salvare l'onore proprio e di un prossimo congiunto).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2501 del 22 febbraio 1990
«I motivi considerati dall'art. 62, n. 1, c.p. devono corrispondere a finalità, principi, criteri i quali ricevano l'incondizionata approvazione della società in cui agisce chi tiene la condotta criminosa ed in quel determinato momento storico,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1616 del 27 gennaio 2014
«...delle opere visibili e permanenti destinate al suo esercizio, protrattasi continuativamente per venti anni, il contenuto del diritto essendo determinato dalle specifiche modalità con cui, di fatto, se ne è concretizzato il possesso.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8731 del 15 aprile 2014
«L'azione di manutenzione possessoria tutela il potere di fatto sulla cosa e non il corrispondente diritto reale, sicché la violazione delle distanze legali tra costruzioni può essere denunciata ex art. 1170 cod. civ. solo quando abbia determinato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1277 del 22 gennaio 2014
«...convivente, che abbiano determinato una situazione di precarietà sul piano economico, dal momento che tali dazioni non hanno valenza indennitaria, ma sono espressione della solidarietà tra due persone unite da un legame stabile e duraturo.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4196 del 21 febbraio 2014
«...degli artt. 2733 e 2735 cod. civ., sicché non può impugnare l'atto se non provando, a norma dell'art. 2732 cod. civ., che esso è stato determinato da errore di fatto o violenza, essendo insufficiente provare la non veridicità della dichiarazione»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 331 del 29 febbraio 1968
«Qualora il reato determinato sia connesso con altro reato non necessariamente conseguenziale, ma costituente il fine principale che si propone di conseguire l'agente, il reato mezzo, che non sia elemento costitutivo o circostanza aggravante per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16737 del 8 aprile 2004
«Non è configurabile, in capo al lavoratore dipendente, l'attenuante di cui all'art. 114, comma secondo, c.p. (consistente nel fatto di chi sia stato determinato a commettere il reato o a cooperare in esso, quando ricorrono le condizioni stabilite...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7876 del 16 luglio 1991
«Nel giudizio di divisione ereditaria, allorquando si deduca che un determinato bene debba essere escluso dalla massa in quanto di proprietà di un terzo estraneo al giudizio, il contraddittorio deve essere integrato nei confronti di detto terzo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6352 del 19 marzo 2014
«L'omessa, incompleta o inesatta indicazione, nell'atto di citazione e nella relata di notificazione, del nominativo di una delle parti in causa, è motivo di nullità soltanto ove abbia determinato un'irregolare costituzione del contraddittorio o...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8053 del 7 aprile 2014
«...cui esistenza risulti dal testo della sentenza o dagli atti processuali, che abbia costituito oggetto di discussione tra le parti e abbia carattere decisivo (vale a dire che, se esaminato, avrebbe determinato un esito diverso della controversia).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6244 del 17 febbraio 2004
«La falsità ideologica può essere consumata anche mediante un'attestazione incompleta, ogniqualvolta il contenuto espositivo dell'atto sia, comunque, tale da far assumere all'omissione dell'informazione, relativa ad un determinato fatto, il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45993 del 10 dicembre 2007
«...«accordo» per integrare il suddetto stato di soggezione è sufficiente che il privato si sia determinato alla dazione ovvero all'accordo per evitare un maggior danno, anche in difetto di uno stato di timore psicologico verso il pubblico ufficiale.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7079 del 17 giugno 1988
«Laddove, invece, sussiste un semplice rapporto materiale con la cosa, determinato da un affidamento condizionato e conseguente ad un preciso rapporto di lavoro, soggetto ad una specifica regolamentazione, che non attribuisca all'agente alcun...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8633 del 8 ottobre 1985
«.... Il danaro, infatti, va considerato di altri quando sia affidato per un uso determinato o per una specifica indicazione nell'interesse del proprietario. In tal caso il possesso (inteso secondo i principi penalistici) non conferisce il potere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2535 del 22 febbraio 1990
«L'omissione di collocamento del riparo di cui all'art. 673 c.p. va riferita non al fatto in se stesso, bensì allo scopo per cui è prescritto dalla legge o dall'autorità, che è quello di impedire pericoli alle persone in un luogo di pubblico transito.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2350 del 12 marzo 1997
«La sanzione penale è, pertanto, correlata ad un ingresso in luogo vietato ed è prevista per il solo fatto che un divieto sia stato legittimamente imposto, indipendentemente dalle ragioni che in concreto hanno determinato la limitazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11079 del 11 giugno 2004
«Pertanto, mentre in primo grado il giudizio, per la sua natura pienamente devolutiva, non resta vincolato dagli eventuali motivi, in sede di gravame avverso la pronuncia del tribunale, invece, non subisce deroghe il principio secondo cui l'ambito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9417 del 31 agosto 1994
«...o per l'adempimento di funzioni sue proprie, ipotesi di fatto queste ben diverse dalla presenza sparsa e dispersa tra la folla di diversi appartenenti al Corpo, come singoli comandati e impegnati in servizio d'ordine in un determinato luogo.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 580 del 20 marzo 1970
«...in quanto il punteggio viene determinato dalla pura e semplice distribuzione delle tre carte di volta in volta ricevute - non è giuoco d'azzardo, perché all'esito di esso partecipa in maniera predominante e determinante l'abilità del giocatore.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11281 del 21 ottobre 1986
«In tema di maltrattamenti di animali, fatica eccessiva è quella che non può essere sopportata da un determinato animale senza notevoli sofferenze fisiche; tortura è invece quella che richiede l'impiego di un mezzo produttivo di gravissimo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10062 del 9 ottobre 1998
«L'interesse ad agire, previsto quale condizione dell'azione dall'art. 100 c.p.c., con disposizione che consente di distinguere fra le azioni di mera iattanza e quelle oggettivamente dirette a conseguire il bene della vita consistente nella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7635 del 31 marzo 2006
«...un successivo giudizio il diritto di proprietà esclusiva sul medesimo bene statuendo che la seconda pronuncia avrebbe determinato per la parte istante un vantaggio ancora maggiore rispetto a quello derivante dall'accoglimento della prima domanda).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6945 del 22 marzo 2007
«...il metodo equitativo, utilizzato dal primo giudice, per la quantificazione del danno biologico, rideterminato sulla base dei parametri indicati nelle tabelle elaborate dal tribunale competente, «personalizzate» in relazione al caso concreto).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1988 del 18 febbraio 1993
«Il principio secondo cui l'interpretazione delle domande, eccezioni e deduzioni delle parti dà luogo ad un giudizio di fatto, riservato al giudice del merito, non trova applicazione quando si assume che tale interpretazione abbia determinato un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10825 del 11 maggio 2007
«Nelle obbligazioni di valore, quale quella di risarcimento del danno determinato da un fatto illecito, gli interessi per il ritardo nel pagamento della somma dovuta costituiscono una componente implicita nella domanda risarcitoria e, come tali,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7181 del 9 luglio 1999
«Alla stregua di tali principi non rientra nella categoria del fatto notorio il valore di un determinato immobile, quando ne sia richiesta una precisa determinazione ai fini dell'individuazione della base imponibile di un tributo. (Nella specie la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7620 del 5 giugno 2001
«Il principio, secondo cui, anche al di fuori dell'ambito di operatività dell'art. 138, secondo comma, c.p.c., il rifiuto del destinatario di un atto unilaterale recettizio di ricevere lo stesso non esclude che la comunicazione debba ritenersi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19836 del 28 settembre 2011
«...non aveva determinato variazioni nei motivi d'impugnazione, ma solo nella formulazione dei quesiti di diritto rispetto ai quali la concreta disponibilità di copia degli atti non poteva ritenersi avere avuto alcuna incidenza eziologica).»