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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1456 del 29 marzo 1978
«La costruzione di un pozzo nero, eseguita nel cortile comune da parte di uno dei condomini dell'edificio, che ricada, in virtù del principio dell'accessione, in comunione pro indiviso, e del quale, pertanto, gli altri condomini possono fare uso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6382 del 23 giugno 1999
«Il godimento del bene comune può essere invocato dal comproprietario, al fine dell'usucapione della proprietà dello stesso, solo quando si traduca in un possesso esclusivo con riguardo sia al corpus che all' animus incompatibile con il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2146 del 27 maggio 1975
«Venuto meno il condominio per l'unificazione in un unico soggetto della proprietà dell'intero edificio, ciò non comporta l'estinzione per confusione del credito di un ex condomino con il debito di un altro ex condomino aventi ad oggetto il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1662 del 27 gennaio 2005
«In tema di comproprietà, mentre la concessione del bene (nella specie, un fondo rustico) in locazione o in affitto può avvenire su iniziativa disgiunta di ciascun condomino (trovando applicazione la presunzione che il singolo contitolare abbia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 630 del 17 gennaio 2003
«Anche in tema di scioglimento della comunione di diritti reali, disciplinata dall'art. 1111 c.c., si applica la nullità prevista dall'art. 17 della legge 28 febbraio 1985, n. 47 con riferimento a vicende negoziali inter vivos relative a beni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3150 del 22 novembre 1973
«Allorché oggetto della comunione è un bene non suscettibile di frazionamento, lo scioglimento della comunione non può aver luogo che mediante l'alienazione del bene e la ripartizione del corrispettivo tra i titolari del diritto comune. E se il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1299 del 7 febbraio 1991
«Anche nel caso in cui con riguardo alla divisione relativa ad una comunione ereditaria uno dei coeredi abbia provveduto al pagamento di un debito solidale contratto per la comunione, senza ottenerne il rimborso «pro quota» da parte degli altri...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 962 del 18 gennaio 2005
«Tra le cose comuni ed i piani o le porzioni di piano può, anzitutto, sussistere un legame materiale di incorporazione che rende le prime indissolubilmente legate alle seconde ed essenziali per la stessa esistenza o per l'uso di queste, dalle quali...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15444 del 10 luglio 2007
«Le scale, essendo elementi strutturali necessari alla edificazione di uno stabile condominiale e mezzo indispensabile per accedere al tetto e al terrazzo di copertura, conservano la qualità di parti comuni, così come indicato nell'art. 1117 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 730 del 16 gennaio 2008
«La speciale normativa urbanistica, dettata dall'art. 41 sexies della legge n. 1150 del 1942, introdotto dall'art. 18 della legge n. 765 del 1967, si limita a prescrivere, per i fabbricati di nuova costruzione, la destinazione obbligatoria di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12128 del 2 luglio 2004
«In tema di rinuncia di un condomino al diritto sulle cose comuni, vietata dall'art. 1118 c.c., la cessione della proprietà esclusiva non può essere separata dal diritto sui beni comuni soltanto quando le cose comuni e i piani o le porzioni di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27292 del 9 dicembre 2005
«La deliberazione dell'assemblea condominiale di ripartizione della spesa, finalizzata alla riscossione dei conseguenti oneri dei singoli condomini, costituisce titolo di credito del condominio e, di per sé, prova l'esistenza di tale credito,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7956 del 21 maggio 2003
«Il diritto di sopraelevare nuovi piani o nuove fabbriche spetta al proprietario esclusivo del lastrico solare ai sensi e con le limitazioni previste dall'art. 1127 c.c., dovendo in detta ipotesi essere corrisposta agli altri condomini l'indennità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23333 del 30 ottobre 2006
«Nell'ipotesi di perimento dell'edificio in condominio, il rifiuto del condomino a partecipare alla ricostruzione, quale presupposto per ottenere, da parte degli altri condomini, la cessione coattiva della sua quota, ai sensi dell'art. 1128, quarto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10314 del 3 ottobre 1991
«Nell'ipotesi di perimento totale di un edificio in condominio, il condominio viene meno e permane soltanto la comunione sul suolo con la conseguenza che nel caso in cui il fabbricato venga ricostruito come era in precedenza, si ripristina il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3933 del 22 settembre 1989
«Nell'ipotesi di distruzione totale di un edificio in condominio, venendo meno, per mancanza dell'oggetto, sia i diritti reali esclusivi sulle singole porzioni immobiliari sia il condominio, residua un regime di comunione pro indiviso tra gli ex...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16641 del 27 luglio 2007
«In tema di condominio negli edifici, qualora una delibera condominiale attivamente determini un illecito edilizio consentendo ai condomini, attraverso l'autorizzazione, come nella specie, al collegamento ai servizi primari comuni (acqua, luce,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3721 del 21 giugno 1985
«La prova contraria alla presunzione iuris tantum stabilita dal primo comma dell'art. 1141 c.c. — che presume il possesso di colui che esercita il potere di fatto, ove non si provi che l'esercizio di questo sia cominciato come mera detenzione —...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1307 del 9 aprile 1975
«Il passaggio esercitato sul fondo altrui, in base a concessione (espressa o tacita) fondata su condiscendenza dettata da rapporti di parentela, amicizia, buon vicinato, e non dovuta a mera inerzia del proprietario, è incompatibile, ancorché...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4839 del 10 novembre 1977
«L'azione di reintegrazione o manutenzione nel possesso di bene demaniale, nei rapporti fra privati, è esperibile davanti al giudice ordinario, a norma dell'art. 1145 c.c., da parte di chi deduca l'esercizio su detti beni di poteri corrispondenti a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5294 del 28 maggio 1998
«Il diritto del soggetto privato di adire il giudice ordinario per chiedere la tutela, nei confronti di altro privato, del proprio possesso su di un bene demaniale o assimilato (art. 1145, comma secondo, c.c.) trova limite nel divieto imposto al...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12022 del 11 novembre 1991
«A norma dell'art. 1145, secondo comma, c.c. il possesso dei beni appartenenti al demanio dello Stato e di quelli appartenenti alle province ed ai comuni e soggetti al regime dei beni demaniali è, in via eccezionale e per ragioni di ordine...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4504 del 27 ottobre 1989
«Con riguardo ad azione di spoglio, nel rapporto fra privati, per la reintegrazione nel possesso di un corso d'acqua, non è influente l'eventuale demanialità di detto corso d'acqua, posto che, anche in tale ipotesi, l'azione medesima sarebbe...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8258 del 23 luglio 1993
«L'ammissibilità nei rapporti fra privati dell'azione di manutenzione del possesso di un bene demaniale (nella specie: bacino imbrifero, la cui demanialità era stata accertata in sede di merito) postula, ai sensi dell'art. 1145 c.c., che la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5180 del 29 aprile 1992
«A norma dell'art. 1145 c.c. l'azione di manutenzione del possesso è consentita nei rapporti fra privati non solo a colui che abbia già conseguito in concessione il godimento di un bene demaniale, ma anche a chi eserciti sul bene stesso poteri di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3658 del 28 maggio 1988
«La norma dell'art. 1145, terzo comma, c.c. — che, in relazione ai beni demaniali, concede, nei rapporti fra privati, l'azione di manutenzione ove trattisi di esercizio di facoltà che possono costituire oggetto di concessione da parte della P.A. —...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1407 del 21 aprile 1976
«Gli istituti della successione e dell'accessione, disciplinati in relazione al possesso dall'art. 1146 c.c., non sono applicabili alla detenzione; invero, costituendo la detenzione di un determinato bene manifestazione di facoltà proprie di un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4630 del 29 marzo 2001
«L'operatività della successione nel possesso (di cui all'art. 1146, primo comma, c.c.) presuppone l'esistenza in capo al de cuius del possesso della res, il quale, secondo la nozione fornitane dall'art. 1140 c.c., si identifica nella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4428 del 24 febbraio 2009
«Ai fini del possesso necessario al conseguimento dell'usucapione, va considerata utilmente la signoria esercitata su un fabbricato sebbene in corso di costruzione, posto che anche su un bene "in fieri" possono esercitarsi con pienezza tutte le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11131 del 15 maggio 2006
«Nell'ipotesi di alienazione di un immobile realizzato in violazione delle prescrizioni di cui all'art. 873 c.c., il successore a titolo particolare che invochi l'acquisto per usucapione del diritto (servitù) di mantenerlo a distanza inferiore a...»