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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6940 del 23 marzo 2010
«La dichiarazione dell'erede, convenuto in giudizio per il pagamento di un debito del defunto soggetto a prescrizione presuntiva, di non essere informato se il debito sia stato o meno estinto dal suo dante causa, implica ammissione dell'avvenuta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5504 del 5 aprile 2012
«I frutti civili, dovuti dal comproprietario che abbia utilizzato, in via esclusiva, un bene rientrante nella comunione, hanno, ai sensi dell'art. 820, terzo comma, c.c., la funzione di corrispettivo del godimento della cosa e possono essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19529 del 9 novembre 2012
«In tema di scioglimento della comunione, i creditori iscritti e gli aventi causa da un partecipante, pur avendo diritto ad intervenire nella divisione, ai sensi dell'art. 1113, primo comma, c.c., non sono parti in tale giudizio, al quale devono...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3407 del 18 marzo 1994
«In materia di reati concernenti carte di credito e documenti ad esse assimilati, quali attualmente previsti dall'art. 12 del D.L. 3 maggio 1991, n. 143, convertito con modificazione in L. 5 luglio 1991, n. 197, la competenza a conoscere del fatto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2096 del 10 luglio 1993
«L'incompetenza per materia potrà essere rilevata, anche di ufficio, dal giudice, per il caso di modificazione, soltanto nel corso del dibattimento, ai sensi degli artt. 516, 517, 518, secondo comma, 521, secondo e terzo comma, c.p.p. (Nella...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8699 del 26 settembre 1996
«In caso di frode processuale l'esimente di cui all'art. 384 c.p. è invocabile dal soggetto che abbia commesso l'immutazione allo scopo di eludere le investigazioni e di evitare un procedimento penale, in virtù del principio non esplicito, ma...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16 del 29 gennaio 2000
«Nell'espropriazione presso terzi, l'oggetto del pignoramento è costituito non dalla quota del credito per il quale l'esecutante agisce in forza del titolo esecutivo notificato (art. 543 c.p.c.), ma la somma di cui il terzo è debitore, costituendo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4915 del 27 maggio 1997
«...funzionario, ed in questo caso dovrà rispondere del reato di corruzione. Quando non vi siano elementi che dimostrino quest'ultima ipotesi, residua la prima, senza che assuma rilevanza né la millanteria del credito né l'eventuale assunta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3477 del 7 marzo 2003
«Nel giudizio di opposizione all'esecuzione ex art. 615 c.p.c., l'opponente ha veste sostanziale e processuale di attore, pertanto le eventuali «eccezioni» da lui sollevate per contrastare il diritto del creditore a procedere ad esecuzione forzata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17155 del 9 ottobre 2012
«Il ritardato adempimento dell'obbligo di risarcimento causa al creditore un danno ulteriore, rappresentato dalla perduta possibilità di investire la somma dovutagli e ricavarne un lucro finanziario. Tale danno va liquidato dal giudice in via...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22166 del 7 dicembre 2012
«L'espromissione è il contratto fra il creditore ed il terzo che assume spontaneamente il debito altrui, nel quale non vengono in considerazione i rapporti interni fra obbligato ed espromittente, né sono giuridicamente rilevanti i motivi che hanno...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1338 del 31 gennaio 2012
«Nel contratto con obbligazioni del solo proponente, di cui all'art. 1333 c.c., non rileva l'avvenuta sottoscrizione ad opera di una o di più parti, ma l'unilateralità dell'obbligazione in esso prevista, che è posta a carico di una sola parte...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7180 del 10 maggio 2012
«In tema di clausola penale, il criterio che il giudice deve utilizzare per valutarne l'eccessività, a norma dell'art. 1384 c.c., ha natura oggettiva, dovendosi tener conto non della situazione economica del debitore e del riflesso che la penale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1689 del 7 febbraio 2012
«In tema di deposito bancario, l'emissione dei documenti di legittimazione o titoli rappresentativi (nella specie, un certificato di deposito al portatore e due libretti di risparmio al portatore) non spiega influenza nei rapporti fra banca e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3704 del 9 marzo 2012
«In tema di azione di regresso dell'INAIL nei confronti del datore di lavoro responsabile dell'infortunio sul lavoro subito dal dipendente assicurato, le variazioni di ammontare del credito dell'INAIL conseguenti alle variazioni quantitative della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7471 del 14 maggio 2012
«Il danno non patrimoniale, anche nel caso di lesione di diritti inviolabili, quale il diritto alla libera manifestazione del pensiero, non può mai ritenersi "in re ipsa", ma va debitamente allegato e provato da chi lo invoca, anche attraverso il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2758 del 23 febbraio 2012
«L'erogazione di somme, che a vario titolo i soci effettuano alle società da loro partecipate, può avvenire a titolo di mutuo, con il conseguente obbligo per la società di restituire la somma ricevuta ad una determinata scadenza, oppure di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7902 del 28 marzo 2013
«In tema di società di capitali, il rapporto continuativo di prestazione di opera retribuita, sancito dall'art. 2399 c.c. (nel testo, applicabile "ratione temporis", anteriore al d.l.vo 17 gennaio 2003, n. 6) come causa di ineleggibilità alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10986 del 9 maggio 2013
«La vendita con patto di riscatto o di retrovendita stipulata fra il debitore ed il creditore, ove determini la definitiva acquisizione della proprietà del bene in mancanza di pagamento del debito garantito, è nulla per frode alla legge, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7433 del 14 maggio 2012
«L'art. 2751 bis n. 3 c.c., nel testo introdotto dall'art. 2 della legge n. 426 del 1975, nell'accordare il privilegio generale sui mobili alle provvigioni ed indennità derivanti dal rapporto di agenzia, trova applicazione anche se il creditore che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7152 del 10 maggio 2012
«In tema di privilegio speciale per i crediti del vettore, l'art. 2761 c.c. richiede che la causa del credito sia il trasporto e che vi sia un rapporto di connessione tra le cose e il credito, sicché tale privilegio è esercitabile anche su cose...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 469 del 18 giugno 1998
«Nel rapporto di pertinenza, che deve essere chiaramente individuato nel provvedimento di sequestro, rientra dunque un'ampia gamma di situazioni, potendo queste riguardare la progettazione e l'esecuzione del reato, la protezione del suo autore, la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14307 del 15 novembre 2001
«Ai fini della determinazione del valore della causa nel caso in cui la domanda giudiziale abbia ad oggetto il mero accertamento della sussistenza del privilegio, occorre far riferimento all'ammontare del credito cui il privilegio accede, atteso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9596 del 18 settembre 1993
«La regola enunciata dall'art. 11 c.p.c. per cui, ove più creditori chiedano in giudizio l'adempimento dell'obbligazione nei limiti delle rispettive quote, il valore della causa si determina dall'intera obbligazione, operante anche nel caso in cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16318 del 26 luglio 2011
«In una causa nella quale l'attore indica con precisione l'ammontare del suo credito e chiede che quell'ammontare gli sia attribuito dal giudice, la formula che nel gergo forense si suole aggiungere "o quell'altra maggiore o minore somma che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10981 del 14 luglio 2003
«Ai sensi dell'art. 14, primo comma, c.p.c., qualora con un ricorso per decreto ingiuntivo proposto dinanzi al pretore venga proposta una domanda di pagamento dei canoni di leasing scaduti e al contempo la domanda di riconsegna di determinati beni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9755 del 1 ottobre 1998
«Qualora la parte cui sia stato notificato il precetto contesti il diritto della controparte a richiedere in tutto o in parte la somma precettata, vertendosi in ipotesi di opposizione all'esecuzione, il valore della causa si determina con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5123 del 4 ottobre 1979
«Nelle cause relative ad opposizione all'esecuzione forzata proposte da terzi che pretendono avere la proprietà o altro diritto reale sui mobili pignorati, il valore si determina in base a quello dei beni controversi a norma dell'art. 17 c.p.c., ma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6917 del 8 aprile 2004
«Una volta aperta la procedura di liquidazione coatta amministrativa, sulla domanda proposta dall'agente nei confronti della impresa di assicurazioni sottoposta alla procedura per la condanna al pagamento di somme relative al rapporto di agenzia,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19560 del 19 dicembre 2003
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile da circolazione stradale, la disciplina limitativa della surrogazione legale degli enti gestori delle assicurazioni sociali, discendente dalla dichiarazione di illegittimità...»