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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34400 del 21 settembre 2001
«Il ricorso per cassazione proposto dal difensore dopo la morte dell'imputato è inammissibile per mancanza del soggetto nei cui confronti si esercita l'azione penale, che costituisce uno dei presupposti essenziali del processo. (In applicazione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 779 del 21 gennaio 1999
«Detto divieto non opera pertanto qualora il contenuto di tali dichiarazioni rilevi ai fini dell'accertamento di altra ipotesi di reato, oggetto di distinto procedimento penale. (Fattispecie nella quale un soggetto, sentito da ufficiali di polizia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17900 del 10 maggio 2002
«...delle indagini preliminari, restando del tutto ininfluente, a questi fini, che i termini di durata massima delle indagini siano scaduti, con la conseguenza che la rinnovazione è sempre consentita fino a quando non venga esercitata l'azione penale.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2700 del 27 febbraio 1999
«...adottarsi la formula di improcedibilità per essere ignoto l'autore del reato, che non pregiudica ulteriori indagini del pubblico ministero e l'eventuale inizio dell'azione penale contro l'autore del fatto, una volta compiutamente generalizzato.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 217 del 22 marzo 1995
«Ne consegue che l'incertezza sull'individuazione anagrafica dell'imputato è irrilevante ai fini della prosecuzione del processo penale, allorquando sia certa l'identità fisica della persona nei cui confronti sia stata iniziata l'azione penale,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1338 del 4 aprile 1998
«Una volta che l'azione penale sia stata esercitata con l'emissione del decreto di citazione a giudizio da parte del P.M. presso la pretura, non è ammissibile, per il principio di irretrattabilità dell'azione penale, una successiva richiesta di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11584 del 15 dicembre 1997
«L'incertezza sull'individuazione anagrafica dell'imputato è irrilevante ai fini della prosecuzione del processo penale, allorché sia certa l'identità fisica della persona nei cui confronti sia stata iniziata l'azione penale, potendosi pur sempre...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9936 del 5 novembre 1997
«In forza dell'art. 66 del vigente codice di procedura penale deve escludersi che l'impossibilità di attribuire all'imputato le sue esatte generalità possa pregiudicare il compimento di alcun atto dell'autorità procedente allorquando sia certa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5945 del 12 giugno 1996
«Allorquando sia certa l'identità fisica dell'autore del reato, nei confronti dello stesso — identificabile con qualsiasi mezzo idoneo a fornire una dimostrazione scientifica dell'identità — deve essere esercitata l'azione penale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6873 del 14 giugno 1995
«L'incertezza sulla individuazione anagrafica dell'imputato è irrilevante ai fini della prosecuzione del processo penale, quando sia certa l'identità fisica della persona, nei cui confronti è stata iniziata l'azione, potendosi, pur sempre,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8302 del 24 luglio 1995
«...dare all'espressione «accertamenti peritali» usata nel codice di rito penale e dovendosi, in particolare, escludere che i predetti accertamenti possano consistere nella mera, unilaterale richiesta di informazioni ad organi od uffici della P.A.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14251 del 11 aprile 2011
«L'azione civile per le restituzioni e/o il risarcimento del danno nel processo penale non spetta "iure successionis" ai successibili che non siano eredi e quindi successori universali, non escludendosi però, per i successibili che siano prossimi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35616 del 27 settembre 2007
«In tema di azione civile nel processo penale, l'imputato legalmente interdetto ha piena capacità e legittimazione processuale per resistere alla domanda restitutoria e/o risarcitoria proposta nei suoi confronti dalla parte civile.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9475 del 22 ottobre 1997
«...al risarcimento dei danni e alle restituzioni derivanti dal reato) anche all'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, in quanto la decisione relativa si pone come presupposto del riconoscimento o della negazione di tali diritti.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 59 del 10 gennaio 1990
«È affidato all'apprezzamento del giudice del merito accertare se l'interesse che l'ente o l'associazione pretende azionare rientri in un collegamento concreto e effettivo col circostanziato ambito d'incidenza del sodalizio, di tal che questo sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 795 del 21 gennaio 1999
«Nel procedimento penale relativo al reato di esercizio abusivo di una professione, di cui all'art. 348 c.p., la costituzione di parte civile dell'associazione professionale (nella specie, l'Associazione nazionale medici dentisti — ANDI —) mira a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2123 del 3 marzo 1993
«Sussiste legittimazione alla costituzione di parte civile di un partito politico nel procedimento penale per omicidio volontario di un associato, soprattutto se rivestiva importanti incarichi e svolgeva funzioni di preminente importanza per il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2545 del 21 gennaio 2010
«In tema di statuizioni civili all’esito di giudizio penale, nulla vieta che il giudice penale, riscontrando l’esistenza tanto di danni morali quanto di danni patrimoniali, provveda direttamente, sussistendone le condizioni, alla liquidazione dei...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3529 del 4 dicembre 1997
«.... Il privato che abbia eventualmente subito un danno ingiusto, è semplicemente soggetto danneggiato, legittimato a costituirsi parte civile nel processo penale, ma destinato a rimanere assente nella fase delle indagini preliminari. Pertanto...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 60 del 28 febbraio 1996
«Sono illegittimi costituzionalmente, in riferimento agli artt. 3 e 24 Cost., i commi uno e due dell'art. 270 del codice penale militare di pace, essendo illegittima la diversità di disciplina tra processo penale militare e processo penale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8699 del 26 settembre 1996
«In caso di frode processuale l'esimente di cui all'art. 384 c.p. è invocabile dal soggetto che abbia commesso l'immutazione allo scopo di eludere le investigazioni e di evitare un procedimento penale, in virtù del principio non esplicito, ma...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1464 del 4 febbraio 1999
«Ciò tanto più ove si consideri che la legge n. 66/1996 ha collocato tutte le ipotesi criminose aventi ad oggetto violenza sessuale tra i «Delitti contro la persona» (titolo XII del codice penale) e non più tra quelli contro la moralità pubblica ed...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 38806 del 14 ottobre 2008
«Nel caso in cui il danneggiato da un reato agisca dinanzi al giudice civile per il risarcimento del danno morale e di quello biologico e, successivamente, si costituisca parte civile nel processo penale chiedendo il risarcimento dei soli danni...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31320 del 16 luglio 2004
«Il trasferimento dell'azione civile comporta la revoca della costituzione di parte civile e l'estinzione del rapporto processuale civile nel processo penale e ciò impedisce al giudice penale di mantenere ferme le statuizioni civili relative ad un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43454 del 3 dicembre 2001
«In tema di azione civile nel giudizio penale, il giudice di appello, in difetto di una specifica richiesta della parte interessata, non è legittimato a mutare il contenuto della pronuncia risarcitoria emessa in primo grado, atteso che egli non può...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7126 del 16 giugno 2000
«In tema di rapporti fra azione civile ed azione penale, il trasferimento nel processo penale dell'azione civile esercitata mediante richiesta di decreto ingiuntivo è consentito, ai sensi dell'art. 75, comma 1, c.p.p., solo ove l'intimato abbia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6057 del 24 maggio 1994
«La parte lesa, la quale abbia trasferito nel giudizio penale l'azione risarcitoria costituendosi parte civile, ha diritto di ripetere le spese sostenute in entrambe le sedi giudiziarie, tenuto conto della spendita di attività processuali...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2493 del 13 marzo 1997
«In caso di trasferimento dell'azione civile nel processo penale il giudice penale deve provvedere alla liquidazione delle spese sostenute dalla parte lesa nel procedimento civile, quale che sia il rito prescelto dalle parti, compreso quello di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3289 del 7 aprile 1994
«L'art. 75, primo comma, c.p.p., secondo cui l'esercizio della facoltà di trasferire nel processo penale l'azione civile proposta davanti al giudice civile a seguito della costituzione di parte civile, comporta rinuncia agli atti del giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41140 del 19 novembre 2001
«In tema di azione civile nel giudizio penale, nel caso di condanna in primo grado dell'imputato al risarcimento del danno da liquidarsi in separata sede, il giudice d'appello, in assenza di una impugnazione della parte civile sul punto, non può...»