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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1358 del 13 febbraio 1997
«Non commette il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni chi, usando violenza sulle cose, tutela il suo attuale possesso da altri turbato o si reintegra nel possesso medesimo nella flagranza o quasi flagranza del sofferto spoglio.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44228 del 10 dicembre 2001
«L'applicazione con la sentenza di primo grado di un'aggravante ad effetto speciale diversa rispetto a quella prevista nell'imputazione e mai contestata nel corso del giudizio, configura un'ipotesi di «fatto diversamente circostanziato», ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15575 del 13 novembre 1989
«In tema di violazione di domicilio, il solo uso di una pistola - giocattolo — qualora si accerti che il fatto non sia stato commesso anche con violenza sulle cose o alle persone — non è sufficiente ad integrare l'aggravante prevista dall'ultima...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5396 del 13 marzo 1989
«La violenza sulle cose, quale circostanza aggravante del reato di violazione di domicilio e sulla base dell'indicazione legislativa contenuta nell'art. 392 c.p. (esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose), può consistere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13941 del 9 dicembre 1986
«Ai fini della configurabilità dell'ipotesi aggravata della violazione di domicilio commessa con violenza sulle cose, di cui all'ultimo comma dell'art. 614 c.p., la sussistenza della materialità di tale violenza non deve essere rapportata alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11780 del 26 marzo 2010
«La condotta di colui che penetra nell'abitazione altrui dopo aver infranto il vetro della finestra di un balcone integra il delitto di violazione di domicilio aggravato dalla violenza sulle cose, nel quale rimane assorbito quello di danneggiamento.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8996 del 10 agosto 2000
«L'assorbimento del reato di violazione di domicilio in quello di ragion fattasi si verifica solo quando l'esercizio del preteso diritto si concreta nel semplice ingresso e nella sola permanenza invito domino nella altrui abitazione (o negli altri...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16303 del 27 novembre 1989
«Quando invece taluno si sia introdotto nella casa altrui contro la volontà del titolare del diritto di esclusione per asportare cose che egli ritiene di aver diritto di asportare perché di sua proprietà e l'introduzione nella casa altrui sia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2479 del 13 marzo 1995
«La contravvenzione di cui all'art. 707 c.p. può ritenersi assorbita dall'aggravante della violenza sulle cose, prevista per il furto dall'art. 625, n. 2, c.p., qualora ricorra un nesso di strumentalità tra il possesso degli arnesi atti allo scasso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5445 del 12 giugno 1984
«La contravvenzione di cui all'art. 707 c.p. può ritenersi assorbita nell'aggravante della violenza sulle cose prevista per il furto dall'art. 625, n. 2, c.p. qualora ricorra un nesso di strumentalità tra il possesso degli arnesi atti allo scasso e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9022 del 10 agosto 2000
«Per la configurazione del reato di violazione di sigilli apposti per disposizione della autorità — reato che ha diversa oggettività giuridica rispetto a quella del furto aggravato dalla violenza sulle cose — non è necessaria una condotta violenta,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23588 del 30 maggio 2013
«Il delitto di ragion fattasi mediante violenza sulle cose è configurabile in relazione a beni posseduti dall'autore della condotta quando questi non agisce a tutela del proprio possesso, ma incide radicalmente sul diritto in contesa, così...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41675 del 25 ottobre 2012
«Integra il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose, la condotta del proprietario che disdica i contratti di fornitura delle utenze domestiche -a lui intestate- relative ad un appartamento dato in locazione, al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2548 del 21 gennaio 2010
«Non commette il delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni colui che usi violenza sulle cose al fine di difendere il diritto di possesso in presenza di uno atto di spoglio, sempre che l'azione reattiva avvenga nell'immediatezza di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4373 del 2 febbraio 2009
«La violenza sulle cose, che integra il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, può consistere in un mutamento di destinazione che ne impedisca l'uso per un apprezzabile periodo temporale ed in modo effettivo. (In applicazione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28952 del 11 luglio 2008
«In tema di condizioni di procedibilità, la legittimazione a proporre querela per il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose spetta sia al titolare di un diritto reale assoluto sulla res oggetto di violenza, sia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25999 del 5 luglio 2007
«Il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, sia con violenza sulle cose che con violenza alle persone, si consuma nel momento in cui la violenza o la minaccia sono esplicate, senza che rilevi il conseguimento in concreto del fine...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 765 del 16 gennaio 2007
«Integra il delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose l'impedimento, da parte del proprietario del fondo servente, alla riattivazione di una servitù, di natura apparente, eseguita dal proprietario del fondo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18153 del 16 aprile 2003
«Il delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose è ipotizzabile in relazione a cose possedute da altri e non anche nell'ipotesi in cui il soggetto agisce per impedire che altri si impossessi della cosa o per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30021 del 22 agosto 2002
«È qualificabile come «violenza sulle cose», ai fini della configurabilità del reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni di cui all'art. 392 c.p., ogni condotta che, pur non arrecando danni materiali, si manifesti come esercizio di un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 273 del 17 gennaio 1997
«Il delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose, in relazione ai diritti reali è ipotizzabile solo quando la res sia in possesso altrui e non anche quando la stessa sia in possesso dell'agente.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11381 del 10 novembre 1994
«Per la sussistenza del reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose (art. 392 c.p.), non è rilevante che il diritto che si sia inteso tutelare, in concreto sussista, bensì solo che, invece di farlo valere in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 60 del 10 gennaio 1990
«In tema di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose, la recinzione di un fondo, in modo da impedire il passaggio da altri in precedenza esercitato, implica violenza sulla cosa, sotto il profilo di un mutamento di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13660 del 13 ottobre 1989
«Ai fini della configurabilità del reato di ragion fattasi di cui all'art. 392 c.p. non è necessario il previo accertamento della proprietà delle cose sulle quali è stata compiuta la violenza. Invero, la violenza integrante l'estremo del reato e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2888 del 12 aprile 1986
«Ai fini della sussistenza del reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose, nella nozione di «violenza» rientra anche il mutamento della destinazione delle cose stesse, che si verifica quando con qualsiasi atto o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23322 del 29 maggio 2013
«Soggetto attivo del reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose può essere anche chi esercita il preteso diritto pur non avendone la titolarità, in quanto, ai fini della configurabilità del delitto, rileva che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12481 del 24 dicembre 1985
«Titolare del diritto di querela, in tema di reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose, può essere colui che esercita soltanto di fatto una servitù prediale; anche tale soggetto può invero rivestire la qualità di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20663 del 1 giugno 2010
«Il delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose non è configurabile in assenza di un nesso finalistico tra la condotta posta in essere (violenza e sottrazione degli oggetti) ed il credito da realizzare.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16313 del 12 maggio 2006
«...dell'aggravante della violenza sulle cose, in relazione al delitto di tentata violazione di domicilio, poiché l'imputato aveva commesso il fatto colpendo con calci e pugni la porta d'ingresso di una abitazione, senza peraltro danneggiarla).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6069 del 10 febbraio 2015
«Ai fini della configurabilità del reato di resistenza a pubblico ufficiale non è necessario che la violenza o la minaccia sia usata sulla persona del pubblico ufficiale, ma soltanto che sia stata posta in essere per opporsi allo stesso nel...»