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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8871 del 23 agosto 1993
«In tema di separazione di coniugi, mentre spetta al tribunale, quale giudice di cognizione, di provvedere all'ordine di pagamento a terzi che una parte della somma da essi dovuta «all'obbligato» all'assegno di mantenimento, sia versata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24332 del 30 settembre 2008
«La costituzione del fondo patrimoniale prevista dall'art. 167 cod. civ., così come stabilito dall'art. 162 cod. civ per tutte le convenzioni matrimoniali, è opponibile ai terzi esclusivamente a partire dalla data dell'annotazione a margine...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5684 del 15 marzo 2006
«L'esecuzione sui beni e sui frutti del fondo patrimoniale è consentita, a norma dell'art. 170 c.c., soltanto per debiti contratti per fare fronte ad esigenze familiari, sicché, in sede di opposizione al pignoramento, spetta al debitore provare che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1206 del 20 febbraio 1984
«L'esame dell'interdicendo da parte del giudice istruttore che procede all'istruzione preliminare nel giudizio di interdizione ha, nei limiti delle conoscenze medico-legali richieste al giudice, solo funzione orientativa per il giudice stesso, ai...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24696 del 24 novembre 2009
«Ai fini del riconoscimento dello stato di buona fede del debitore il cui pagamento produce effetto liberatorio qualora effettuato a chi appare legittimato a riceverlo, ai sensi dell'art. 1189 c.c., deve tenersi conto della opinabilità e incertezza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3362 del 7 aprile 1987
«Il diritto di ritenzione attribuito dall'art. 2756, terzo comma. c.c. al creditore per le prestazioni e per le spese relative alla conservazione ed al miglioramento di beni mobili all'uopo affidatigli e da realizzare mediante riparazioni,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12960 del 14 giugno 2011
«Il danno patito dal creditore procedente che, per errore del giudice dell'esecuzione (nella specie, consistito nella indebita dichiarazione di estinzione del giudizio di esecuzione), abbia visto vanificare gli effetti del pignoramento dell'unico...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2589 del 25 marzo 1988
«La norma dell'art. 1227 c.c., concernente il concorso del fatto colposo del creditore, si limita a fare applicazione concreta alla colpa del danneggiato del più generale principio di causalità, ma non implica l'affermazione di un dovere primario...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1061 del 15 aprile 1971
«L'ostacolo al verificarsi della compensazione nell'ipotesi prevista dall'art. 1246, n. 3, c.c., di credito dichiarato impignorabile, si configura come divieto posto a carico di colui soltanto contro il quale opera la norma, la cui finalità (di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17162 del 3 dicembre 2002
«In materia fallimentare, proposta domanda di concordato preventivo è vietata la cessione dei crediti se stipulata per estinguere debiti anteriori (potendo in caso di violazione di tale divieto farsi luogo a dichiarazione di fallimento ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8298 del 12 aprile 2011
«In tema di esecuzione, quando sia autorizzata l'occupazione dell'immobile pignorato da parte di uno solo dei comproprietari senza il consenso degli altri, il regolamento dei rapporti tra i comproprietari resta estraneo alla procedura esecutiva; ne...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10690 del 20 maggio 2005
«L'estensione all'intero contratto della nullità delle singole clausole o del singolo patto, secondo la previsione dell'art. 1419 c.c. - applicabile ex art. 1324 c.c. anche agli atti unilaterali - ha carattere eccezionale, perché deroga al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11885 del 16 novembre 1995
«Il requisito della spendita del nome, necessario perché l'atto compiuto dal rappresentante possa essere imputato al rappresentato, non richiede l'uso di formule sacramentali e può evincersi anche dalle modalità con le quali l'atto stesso viene...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7865 del 22 agosto 1997
«La simulazione relativa della vendita (dissimulante un diverso contratto) a norma dell'art. 1416, primo comma c.c. non è opponibile al curatore del fallimento, la cui situazione legittimante si identifica con quella dei creditori del titolare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8250 del 6 aprile 2009
«Il terzo resosi acquirente - in forza di una pronuncia emessa ai sensi dell'art. 2932 c.c.e sotto condizione del pagamento del residuo prezzo - di un bene immobile sottoposto ad espropriazione immobiliare, il quale sia stato autorizzato, dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10239 del 21 novembre 1996
«La vendita di frutti pendenti ha fino al momento della separazione efficacia meramente obbligatoria e non traslativa. Ne deriva che se dopo la vendita, ma prima della separazione, un terzo costituisce sui frutti ancora pendenti un vincolo efficace...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7471 del 5 giugno 2000
«Il destinatario di una promessa di vendita immobiliare, ove la cosa sia gravata da vincoli reali (nella specie pignoramento) della cui esistenza egli non sia stato edotto, può esercitare, in luogo dell'azione di risoluzione del contratto per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4667 del 19 luglio 1986
«La norma dell'art. 1482 c.c., in forza della quale se la cosa venduta risulta gravata da garanzie reali o da vincoli derivanti da pignoramento o sequestro, il compratore può sospendere il pagamento del prezzo, ovvero fare fissare dal giudice un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1119 del 23 febbraio 1982
«L'esistenza di garanzie reali o di vincoli da pignoramento o sequestro sull'immobile promesso in vendita — non dichiarate dal promesso venditore e ignorate dal promesso compratore — comporta per quest'ultimo sia la facoltà di sottrarsi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1857 del 20 marzo 1980
«Qualora il patto di riservato dominio sia opponibile al creditore del compratore, ai sensi dell'art. 1524 c.c., perché contenuto nel documento negoziale di compravendita, registrato in data anteriore al pignoramento, è onere del creditore, che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3429 del 8 luglio 1978
«L'opponibilità della riserva di proprietà ai creditori del compratore, con riguardo a macchinari non soggetti ad iscrizione in pubblici registri, postula esclusivamente che la riserva stessa risulti da atto scritto di data anteriore al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 813 del 28 gennaio 1983
«Nella compravendita di merci regolata, quanto al pagamento del prezzo, con l'apertura di credito documentale, confermato o irrevocabile, ha luogo una delegazione obbligatoria costituita da un triplice rapporto e, precisamente, da un rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18194 del 28 agosto 2007
«Il pignoramento dell'immobile locato costituisce, in analogia alle situazioni che si verificano in tema di disciplina della liberazione e della cessione dei canoni ai sensi dell'art. 1605 c.c., mezzo di pubblicità e, quindi, formalità idonea a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 267 del 7 gennaio 2011
«Nel caso in cui un immobile sia stato pignorato dopo la stipula della locazione, la legittimazione ad agire nei confronti del conduttore per il risarcimento del danno da ritardata restituzione spetta sia al custode, sia, quando il titolare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17488 del 9 agosto 2007
«In mancanza di una contraria volontà dei contraenti, la vendita dell'immobile locato determina, ai sensi del combinato disposto degli artt. 1599 e 1602 c.c., la surrogazione, nel rapporto di locazione, del terzo acquirente che subentra nei diritti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17945 del 25 novembre 2003
«L'obbligo di corrispondere interessi sulle somme depositate in banca, a norma degli artt. 1834 e 1835 c.c., non è legato all'esigibilità del credito restitutorio, ma discende dalle regole del deposito irregolare e del mutuo, cui questo è a tal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8060 del 4 settembre 1996
«Nel caso di sequestro conservativo eseguito su titoli di credito, l'osservanza delle forme previste dall'art. 1997 c.c. per l'imposizione del vincolo non è richiesta per la validità del vincolo stesso tra le parti, ma al solo scopo di renderlo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 336 del 12 gennaio 1995
«Il libretto di risparmio «nominativo pagabile al portatore», al pari di quello «al portatore», è un titolo di credito, in virtù della sua idoneità alla circolazione, per cui il mero possesso del titolo conferisce al portatore la legittimazione a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8465 del 13 aprile 2011
«In tema di trasferimento d'azienda, l'art. 2112 c.c., nel testo (applicabile "ratione temporis") modificato dall'art. 47 della legge n. 428 del 1990 e antecedente alla novella introdotta con il d.l.vo n. 18 del 2001, comprendeva espressamente - in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5136 del 3 marzo 2011
«L'esito negativo del pignoramento presso terzi dei diritti di una società in nome collettivo è inidoneo a far ritenere certa l'incapienza del patrimonio societario, potendo la società disporre di altri beni sufficienti a garantire il...»