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Articolo 42 Legge 104

(L. 5 febbraio 1992, n. 104)

[Aggiornato al 30/06/2024]

Copertura finanziaria

Dispositivo dell'art. 42 Legge 104

1. Presso la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per gli affari sociali, è istituito il Fondo per l'integrazione degli interventi regionali e delle provincie autonome in favore dei cittadini handicappati.

2. Il Ministro per gli affari sociali provvede, sentito il Comitato nazionale per le politiche dell'handicap di cui all'articolo 41, alla ripartizione annuale del Fondo tra le Regioni e le Provincie autonome di Trento e di Bolzano, in proporzione al numero degli abitanti.

3. A partire dal terzo anno di applicazione della presente legge, il criterio della proporzionalità di cui al comma 2 può essere integrato da altri criteri, approvati dal Comitato di cui all'articolo 41, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e di Bolzano di cui all'articolo 12 della legge 23 agosto 1988, n. 400, con riferimento a situazioni di particolare concentrazione di persone handicappate e di servizi di alta specializzazione, nonché a situazioni di grave arretratezza di alcune aree.

4. Le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano provvedono a ripartire i fondi di loro spettanza tra gli enti competenti a realizzare i servizi, dando priorità agli interventi in favore delle persone handicappate in situazione di gravità e agli interventi per la prevenzione.

5. Per le finalità previste dalla presente legge non possono essere incrementate le dotazioni organiche del personale della scuola di ogni ordine e grado oltre i limiti consentiti dalle disponibilità finanziarie all'uopo preordinate dal comma 6, lettera h).

6. È autorizzata la spesa di lire 120 miliardi per l'anno 1992 e di lire 150 miliari a decorrere dal 1993, da ripartire, per ciascun anno, secondo le seguenti finalità:

  1. a) lire 2 miliardi e 300 milioni per l'integrazione delle commissioni di cui all'articolo 4;
  2. b) lire 1 miliardo per il finanziamento del soggiorno all'estero per cure nei casi previsti dall'articolo 11;
  3. c) lire 4 miliardi per il potenziamento dei servizi di istruzione dei minori ricoverati di cui all'articolo 12;
  4. d) lire 8 miliardi per le attrezzature per le scuole di cui all'articolo 13, comma 1, lettera b);
  5. e) lire 2 miliardi per le attrezzature per le università di cui all'articolo 13, comma 1, lettera b);
  6. f) lire 1 miliardo e 600 milioni per l'attribuzione di incarichi a interpreti per studenti non udenti nelle università di cui all'articolo 13, comma 1, lettera d);
  7. g) lire 4 miliardi per l'avvio della sperimentazione di cui all'articolo 13, comma 1, lettera e);
  8. h) lire 19 miliardi per l'anno 1992 e lire 38 miliardi per l'anno 1993 per l'assunzione di personale docente di sostegno nelle scuole secondarie di secondo grado prevista dall'articolo 13, comma 4;
  9. i) lire 4 miliardi e 538 milioni per la formazione del personale docente prevista dall'articolo 14;
  10. l) lire 2 miliardi per gli oneri di funzionamento dei gruppi di lavoro di cui all'articolo 15;
  11. m) lire 5 miliardi per i contributi ai progetti per l'accesso ai servizi radiotelevisi e telefonici previsti all'articolo 25;
  12. n) lire 4 miliardi per un contributo del 20 per cento per la modifica degli strumenti di guida ai sensi dell'articolo 27, comma 1;
  13. o) lire 20 miliardi per ciascuno degli anni 1992 e 1993 per le agevolazioni per i genitori che lavorano, previste dall'articolo 33;
  14. p) lire 50 milioni per gli oneri di funzionamento del Comitato e della commissione di cui all'articolo 41;
  15. q) lire 42 miliardi e 512 milioni per l'anno 1992 e lire 53 miliardi e 512 milioni a partire dall'anno 1993 per il finanziamento del Fondo per l'integrazione degli interventi regionali e delle province autonome in favore dei cittadini handicappati di cui al comma 1 del presente articolo.

7. All'onere derivante dall'attuazione della presente legge, pari a lire 120 miliardi per l'anno 1992 e a lire 150 miliardi a decorrere dall'anno 1993, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1992-1994, al capitolo 6856 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per il 1992, all'uopo utilizzando l'accantonamento "Provvedimenti in favore di portatori di handicap".

8. Il Ministro del tesoro è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

Massime relative all'art. 42 Legge 104

Corte cost. n. 25/1993

Le questioni di costituzionalità sollevate dalla Corte dei Conti assumendo che la copertura dei fondi speciali previsti dalla legge finanziaria 1992 per il triennio 1992-1994 (e, conseguentemente, la stessa copertura di varie leggi di spesa pluriennali) sarebbe inattendibile perché fondata in buona parte su previsioni di entrate straordinarie non ripetibili oltre il 1992, risultano generiche - e perciò inammissibili - dal momento che l'organo rimettente non indica le entrate che sarebbero caratterizzate da tale occasionalità e irripetibilità e ciò non consente alla Corte di compiere, con propri autonomi criteri, un'indagine diretta ad individuarle, non essendo indicato il punto di vista da cui muove la doglianza. (Inammissibilità delle questioni di costituzionalità sollevate in riferimento all'art. 81, comma quarto, Cost., e concernenti l'art. 2, comma secondo, della legge n. 415 del 1991; l'art. 7, comma primo, della legge n. 431 del 1991; l'art. 9 della legge n. 433 del 1991, commi primo e secondo; l'art. 42 della legge n. 104 del 1992, commi sesto e settimo; l'art. 4, comma primo, della legge n. 140 del 1992; l'art. 1, comma secondo, del D.L. n. 5 del 1992, e l'art. 5 del D.L. n. 5 del 1992, convertito in legge n. 216 del 1992; gli artt. 7 e 11 del D.L. n. 9 del 1992 e l'art. 14, comma primo, del D.L. n. 9 del 1992, convertito in legge n. 217 del 1992).

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N.P. chiede
martedì 10/12/2024
“Ho 2 dipendenti che usufruiscono della 104. Nella busta paga viene accreditato lo stipendio pieno + 207 € per 104 che vengono restituiti poi da inps. Ma così il dipendente ha un aumento di stipendio e io pago lo stipendio pieno senza alcun ristoro per i giorni di lavoro per i giorni di lavoro perduti. Mi sembra sbagliato. Sono un libero professionista”
Consulenza legale i 17/12/2024
La situazione che descrive presenta una questione delicata regolata dalla Legge 104/1992.

La succitata legge stabilisce che i dipendenti che usufruiscono dei permessi previsti dalla Legge 104, hanno diritto a tre giorni di permesso al mese retribuiti, che sono anticipati dal datore di lavoro e successivamente rimborsati allo stesso, tramite il conguaglio nei versamenti contributivi.

Questo sistema, se correttamente gestito, non grava sul datore di lavoro; L'importo di 207 euro che cita non è un "aumento" dello stipendio, piuttosto, rappresenta la quota anticipata per i permessi, che poi l'I.N.P.S. rimborsa al datore di lavoro.

Non c'è, quindi, un aggravio effettivo per Lei come datore di lavoro.

Neppure è corretto dire che i dipendenti ricevono un amento di stipendio per la legge 104: Essi stanno semplicemente usufruendo di un diritto retribuito.

Tuttavia, se da un lato la Legge 104/1992 tutela il diritto del lavoratore a prestare assistenza a familiari in condizioni di disabilità, dall’altro non prevede alcuna forma di ristoro per il datore di lavoro rispetto all’eventuale riduzione di efficienza operativa.

Infatti, la legge permette di recuperare il costo dei giorni di permesso dal punto di vista retributivo, ma non riconosce alcun rimborso o agevolazione per la perdita di produttività o per eventuali costi organizzativi aggiuntivi.

Trattasi di una lacuna normativa, particolarmente sentita dalle piccole imprese o dai liberi professionisti con un numero limitato di dipendenti, non ancora colmata dal legislatore.