Che cosa significa "Capacitą del giudice"?
È l'idoneità del giudice, intesa come insieme di attributi necessari per poter effettuare legittimamente il compito di giudicante in relazione ad un dato procedimento, esercitando così le funzioni cui è stato chiamato ad adempiere in base a quanto predisposto dall'ordinamento giudiziario.
È dunque distinto dal concetto di attribuzione che invece è un criterio di distribuzione interna agli uffici degli affari penali.
Circa le norme che disciplinano la capacità è opportuno rapportarsi a quanto stabilito dal Capo VII relativo all'incompatibilità (art. art. 34 del c.p.p. c.p.p.), all'astensione (art. 36 c.p.p.) e alla ricusazione del giudice (art. 37 c.p.p.).
Ai sensi degli artt. 178 e 179 c.p.p., l'inosservanza delle norme in materia di capacità del giudice e del numero dei giudici necessari a formare legittimamente un collegio è causa di nullità insanabile e rilevabile d'ufficio.
È dunque distinto dal concetto di attribuzione che invece è un criterio di distribuzione interna agli uffici degli affari penali.
Circa le norme che disciplinano la capacità è opportuno rapportarsi a quanto stabilito dal Capo VII relativo all'incompatibilità (art. art. 34 del c.p.p. c.p.p.), all'astensione (art. 36 c.p.p.) e alla ricusazione del giudice (art. 37 c.p.p.).
Ai sensi degli artt. 178 e 179 c.p.p., l'inosservanza delle norme in materia di capacità del giudice e del numero dei giudici necessari a formare legittimamente un collegio è causa di nullità insanabile e rilevabile d'ufficio.