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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7787 del 1 ottobre 1983
«Nello schema del delitto di maltrattamenti in famiglia rientrano non soltanto le percosse, le minacce, le ingiurie e le privazioni imposte alla vittima, ma anche gli atti di scherno, di disprezzo, di umiliazione, di vilipendio e di asservimento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 562 del 22 maggio 1972
«L'ipotesi criminosa enunciata nell'art. 278 c.p. non richiede affatto, per l'integrazione della fattispecie, il vilipendio, ma prevede semplicemente l'offesa all'onore o al prestigio del Capo dello Stato (al quale è equiparato il Sommo Pontefice)....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5864 del 19 maggio 1978
«Il diritto di critica e di libera manifestazione del pensiero supera il suo limite giuridico costituito dal rispetto del prestigio delle istituzioni repubblicane e decanta, quindi, nell'abuso del diritto e cioè nel fatto-reato costituente il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22891 del 3 luglio 2006
«L'art. 5 della legge 24 febbraio 2006 n. 85 ha modificato l'art. 292 c.p., prevedendo per l'ipotesi aggravata di vilipendio alla bandiera una pena più mite, sicché, attesa la sostanziale continuità strutturale delle fattispecie criminose...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 48902 del 19 dicembre 2003
«La bandiera nazionale è penalmente tutelata dall'art. 292 c.p. non come oggetto in sè (diversamente da quanto di verifica, ad esempio, con riguardo al vilipendio di tombe o di cadavere, per il quale si richiede quindi che la condotta vilipendiosa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16569 del 2 maggio 2007
«Al fine della sussistenza dell'ipotesi aggravata del reato di vilipendio di cadavere è sufficiente il dolo generico, ovvero la consapevolezza di operare la mutilazione, nella cui condotta è insito il vilipendio. (Nell'occasione la Corte ha...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17050 del 11 aprile 2003
«L'elemento psicologico del reato di vilipendio di cadavere consiste nel dolo generico, ed è integrato quando l'agente sia consapevole che la condotta posta in essere è idonea ad offendere il sentimento di pietà verso i defunti ed è vietata da...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41044 del 7 aprile 2015
«In materia religiosa, la critica è lecita quando - sulla base di dati o di rilievi già in precedenza raccolti o enunciati - si traduca nella espressione motivata e consapevole di un apprezzamento diverso e talora antitetico, risultante da una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12065 del 29 novembre 1991
«Le «relazioni di servizio» degli ufficiali e degli agenti di polizia giudiziaria sono atti pubblici e, come tali, fanno fede, fino a querela di falso, dei fatti che siano caduti sotto la percezione diretta degli autori di esse e vengono nelle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16284 del 26 aprile 2010
«Non è applicabile l'aggravante di cui all'art. 595, comma quarto, c.p. (offesa recata ad un corpo giudiziario) nel caso in cui il soggetto attivo invii a diverse autorità un esposto-denuncia contenente espressioni offensive nei confronti di un...»