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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27287 del 9 dicembre 2005
«Il coerede il quale, dopo la morte del de cuius sia rimasto nel possesso del bene ereditario, può, prima della divisione, usucapire la quota degli altri coeredi: a tal fine, lo svolgimento di trattative con gli altri coeredi per la vendita da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11037 del 10 novembre 1997
«L'atto di elezione di domicilio speciale, che ha, come funzione, la sostituzione, per l'affare in questione, di tutti gli altri parametri di individuazione spaziale della persona (residenza, dimora, domicilio generale) con il luogo specificamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4511 del 28 marzo 2001
«Il foro facoltativo del luogo ove deve eseguirsi un'obbligazione (art. 20 c.p.c.) deve essere individuato nel domicilio del debitore, a quel medesimo tempo, ai sensi del quarto comma dell'art. 1182 c.c., se oggetto della medesima è una somma di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11656 del 12 maggio 2008
«Ai fini della qualificazione in termini di «contratto di vendita di cosa futura» della vendita di immobile da costruire su fondo di proprietà del cedente, il quale si assume la realizzazione dell'opera a proprio rischio e con la propria...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3705 del 29 marzo 1995
«L'accordo su alcuni punti essenziali del contratto non esaurisce la fase delle trattative; perché, al fine di porre in essere un definitivo vincolo contrattuale, è necessario che tra le parti sia raggiunta l'intesa sugli elementi, sia principali...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27338 del 12 dicembre 2005
«È nozione di comune esperienza che, nel corso delle trattative prodromiche alla conclusione del contratto, le parti assumono posizioni diverse e prospettano soluzioni varie, svolgendo le argomentazioni di cui il testo definitivo costituisce...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 910 del 18 gennaio 2005
«Ai fini della configurabilità di un definitivo vincolo contrattuale è necessario che tra le parti sia raggiunta l'intesa su tutti gli elementi dell'accordo, non potendosene ravvisare pertanto la sussistenza là dove, raggiunta l'intesa solamente su...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7871 del 4 agosto 1990
«A differenza del contratto preliminare, ove le parti si obbligano a prestare il loro consenso alla conclusione del contratto definitivo, i cui elementi essenziali ed accidentali siano stati contestualmente precisati ed i cui effetti si produrranno...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7094 del 24 maggio 2001
«Allorché una parte rivolga all'altra un'offerta precisa e particolareggiata di conclusione di un determinato contratto, completa di tutti gli elementi essenziali, deve ravvisarsi una vera e propria proposta contrattuale e non una semplice...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4284 del 14 aprile 1995
«La comunicazione che il proprietario di un immobile locato ad uso non abitativo è tenuto a fare al conduttore, a norma dell'art. 38, L. n. 392/1978, non è qualificabile come proposta contrattuale, né come informativa di intenti destinata ad...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1283 del 15 marzo 1989
«Un accordo telefonico od uno scambio di lettere non può segnare il perfezionamento del contratto (nella specie, ai fini della giurisdizione rispetto allo straniero, secondo il criterio di collegamento di cui all'art. 4, n. 2, c.p.c.), qualora fra...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1877 del 25 maggio 1976
«Nel caso in cui le trattative procedano attraverso uno scambio di corrispondenza, per stabilire quando il contratto è concluso deve aversi riguardo all'ultima proposta ed all'ultima accettazione, e ben può identificarsi l'ultima proposta in un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24795 del 8 ottobre 2008
«In tema di responsabilità precontrattuale, il risarcimento del danno deve essere ragguagliato al minor vantaggio o al maggior aggravio economico determinato dal comportamento tenuto dall'altra parte in violazione dell'obbligo di buona fede, salvo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19024 del 29 settembre 2005
«In materia di contratti di compravendita di valori mobiliari, la violazione da parte della società di intermediazione mobiliare del divieto di effettuare operazioni con o per conto del cliente nel caso in cui abbia, direttamente o indirettamente,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15040 del 5 agosto 2004
«La responsabilità precontrattuale derivante dalla violazione della regola di condotta posta dall'art. 1337 c.c. a tutela del corretto dipanarsi dell'iter formativo del negozio costituisce una forma di responsabilità extracontrattuale, cui vanno...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8723 del 7 maggio 2004
«La responsabilità precontrattuale per violazione dell'art. 1337 c.c., che costituisce una forma di responsabilità extracontrattuale, la quale si collega alla violazione della regola di condotta stabilita a tutela del corretto svolgimento dell'...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12147 del 10 agosto 2002
«La responsabilità precontrattuale nello svolgimento delle trattative di cui all'art. 1337 c.c. non presuppone necessariamente la malafede consistente nell'intenzione di uno dei contraenti di arrecare pregiudizio all'altro, essendo, invece,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9645 del 16 luglio 2001
«La responsabilità precontrattuale, configurabile per violazione del precetto posto dall'art. 1337 c.c. — a norma del quale le parti, nello svolgimento delle trattative contrattuali, debbono comportarsi secondo buona fede —, costituisce una forma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1632 del 14 febbraio 2000
«La responsabilità precontrattuale ai sensi dell'art. 1337 c.c. può conseguire tanto in relazione al processo formativo del contratto quanto in rapporto alle semplici trattative, riguardate come qualcosa di diverso da esso, ossia come quella fase...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5830 del 14 giugno 1999
«Qualora i contatti intercorsi fra due soggetti non siano tali, per mancanza di univocità dei comportamenti, da determinare la conclusione del contratto, essi possono tuttavia configurare delle trattative giunte ad un tale punto di sviluppo da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5297 del 29 maggio 1998
«Nella fase antecedente alla conclusione di un contratto, le parti hanno, in ogni tempo, piena facoltà di verificare la propria convenienza alla stipulazione e di richiedere tutto quanto ritengano opportuno in relazione al contenuto delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8295 del 11 ottobre 1994
«Dalla disciplina dell'art. 1337 c.c., in tema di trattative e responsabilità precontrattuale, o da determinati obblighi di informazione (artt. 1338 e 1892 c.c.) non può desumersi, in coerenza alla regola della correttezza commerciale secondo buona...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6058 del 29 maggio 1991
«La responsabilità precontrattuale di cui all'art. 1337 c.c., ravvisabile nell'ingiustificata interruzione delle trattative intavolate ai fini della conclusione di un contratto è prevista e configurata dalla detta norma con riguardo al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6629 del 12 novembre 1986
«Agli effetti della configurabilità della responsabilità precontrattuale per interruzione delle trattative, a norma dell'art. 1337 c.c., non rileva, in contrario, l'eventuale breve durata od il numero minimo degli incontri intervenuti tra le parti,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 199 del 28 gennaio 1972
«Nella fase delle trattative precontrattuali, gli obblighi di correttezza previsti per le parti non discendono da un dovere negoziale; il bene tutelato dall'art. 1337 c.c. non è quello che la parte si proponeva di conseguire col contratto, ma è la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9157 del 30 agosto 1995
«In tema di responsabilità contrattuale, ex art. 1337 c.c., l'ammontare del danno va determinato tenendo conto della peculiarità dell'illecito e delle caratteristiche della responsabilità stessa, la quale, nel caso di ingiustificato recesso dalla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1163 del 1 febbraio 1995
«La responsabilità precontrattuale; che, tra l'altro, ricorre quando l'interruzione delle trattative sia priva di ogni ragionevole giustificazione così da sacrificare arbitrariamente il logico affidamento della controparte sulla conclusione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 340 del 18 gennaio 1988
«Agli effetti della configurabilità della responsabilità precontrattuale prevista dall'art. 1337 c.c., l'obbligo di correttezza e di buona fede nelle trattative deve essere inteso in senso oggettivo, sicché non è necessario un particolare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2525 del 7 febbraio 2006
«L'obbligo di risarcire il maggior danno, posto dall'art. 1591 c.c., a carico del conduttore in mora nella riconsegna della cosa locata, presuppone la specifica prova di una effettiva lesione del patrimonio del locatore, consistente nel non aver...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13164 del 18 giugno 2005
«La responsabilità precontrattuale per violazione dell'art. 1337 c.c., costituente una forma di responsabilità extracontrattuale, che si collega alla violazione della regola di condotta stabilita a tutela del corretto svolgimento dell' iter...»