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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22809 del 28 ottobre 2009
«Nell'assicurazione per conto di chi spetta, come nell'assicurazione per conto altrui, poiché il diritto dell'assicurato nasce così come lo aveva costituito lo stipulante, sono a lui opponibili da parte dell'assicuratore le stesse eccezioni di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6757 del 17 maggio 2001
«L'istituto dell'associazione in partecipazione di cui all'art. 2549 ss. c.c., che si qualifica per il carattere sinallagmatico fra l'attribuzione da parte di un contraente (associante) di una quota degli utili, anche forfettari, derivanti dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19444 del 15 luglio 2008
«In tema di associazione in partecipazione, posto che lo schema legale tipico di tale contratto prevede la partecipazione dell'associato alle perdite, grava su quest'ultimo l'onere di dimostrare, nel rispetto dei limiti di ammissibilità della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1988 del 18 febbraio 1998
«In materia di reati associativi, il ruolo di partecipe — anche in posizione gerarchicamente dominante — da taluno rivestito nell'ambito della struttura organizzativa criminale non è di per sé solo sufficiente a far presumere, in forza di un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4478 del 6 dicembre 1996
«In tema di partecipazione ad associazioni di stampo mafioso, quando si tratta di associazioni chiuse, cioè strutturate in maniera che possa dirsene partecipe solo l'associato con rito prestabilito, l'acquisizione da fonte diretta dell'avvenuta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3974 del 27 novembre 1995
«...separatamente le situazioni individuali; valutazione specifica non esclusa dalla natura associativa del contestato delitto in quanto nell'ambito di un unico sodalizio la pericolosità di ciascun associato può assumere una diversa graduazione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 967 del 27 gennaio 1998
«...fine un quid pluris che, associato allo stato emotivo o passionale, si traduca in un fattore determinante un vero e proprio stato patologico, sia pure in natura transeunte e non inquadrabile nell'ambito di una precisa classificazione nosografica.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28492 del 22 dicembre 2005
«Il problema della normativa ad essi applicabile va, peraltro, risolto alla luce della considerazione che, accanto all'innegabile connotato associativo, essi si caratterizzano anche per un forte profilo di realità - in quanto il singolo associato,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6784 del 6 giugno 1992
«Gli associati per delinquere non possono ritenersi, per ciò solo, autori o concorrenti nei delitti commessi in esecuzione del comune programma di delinquenza, richiedendo la riferibilità del reato-fine dell'associato, anche a titolo di concorso...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 18 marzo 1970
«Il delitto di attentato contro l'integrità dello Stato, enunciato dalla legge nella ipotesi astratta di «un fatto diretto a sottoporre il territorio dello Stato o una parte di esso alla sovranità di uno Stato straniero» (art. 241 c.p.), si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6979 del 12 luglio 1985
«In tema di reati commessi da appartenenti ad associazioni criminose, la sola appartenenza all'associazione ed anche l'eventuale previsione del reato fine, sono di per sé inidonee a far ritenere responsabile come compartecipe il singolo associato,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4938 del 5 giugno 1986
«La diminuente prevista dall'art. 311 c.p. per i delitti contro la personalità dello Stato presuppone che il fatto nel suo complesso, risulti di lieve entità, sicché essa è esclusa quando manchi il suddetto requisito o in rapporto all'evento o...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1037 del 25 gennaio 1986
«...commessi dall'imputato dopo che questi sia evaso dalla colonia agricola e non solo quando risulti colpito, in quanto associato per delinquere, da provvedimento di cattura, di arresto o di carcerazione. (Fattispecie in tema di rapina ed altro).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33243 del 31 luglio 2013
«Il delitto di partecipazione ad associazione mafiosa si distingue da quello di favoreggiamento, in quanto nel primo il soggetto interagisce organicamente e sistematicamente con gli associati, quale elemento della struttura organizzativa del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1799 del 27 maggio 1986
«L'arresto dell'associato non costituisce causa interruttiva della permanenza del delitto di partecipazione, semplice o qualificata, ad associazione per delinquere, ma può essere solo significativo dell'avvenuto suo recesso dal sodalizio e ciò va...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3602 del 23 marzo 1987
«Il delitto di associazione per delinquere non è assorbito dalla speciale aggravante prevista dalla legge doganale (quando il colpevole sia associato per commettere delitto di contrabbando). A tale soluzione si perviene analizzando il dettato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13008 del 11 dicembre 1998
«...reato di favoreggiamento il soggetto aiuta in maniera episodica un associato, resosi autore di reati rientranti o non nell'attività prevista dal vincolo associativo, ad eludere le investigazioni della polizia o a sottrarsi alle ricerche di questa.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15784 del 29 luglio 2016
«In materia di associazioni riconosciute, l'associato illegittimamente escluso può conseguire il risarcimento del danno da fatto illecito a condizione di dimostrare che il comportamento degli organi associativi sia stato improntato a dolo o colpa,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13070 del 22 dicembre 1987
«Inoltre, l'alternatività dei fini — che caratterizzano e specializzano l'art. 416 bis c.p. — porta ad escludere che per aversi il delitto di partecipazione sia altresì necessario che l'agente consegua direttamente un profitto ingiusto, ma è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 788 del 10 marzo 1992
«...associazione criminosa armata. Nel primo caso le armi debbono essere nella disponibilità dell'associato e non è detto che per ciò solo lo siano in quella dell'associazione, mentre nel secondo debbono essere proprio nella disponibilità di questa.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40643 del 12 dicembre 2006
«L'adesione ad un sodalizio criminoso, che si è formato e ha operato in Italia, integra la partecipazione a un reato commesso nel territorio dello Stato anche qualora l'associato rimanga materialmente sempre all'estero, ove la sua condotta di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17524 del 24 aprile 2009
«Integra il delitto di ricettazione aggravata dalla finalità di agevolazione dell'associazione di tipo mafioso la percezione, da parte di ex associato in stato di detenzione, di un assegno mensile da parte del sodalizio criminale, al quale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13609 del 5 aprile 2011
«...ed un duplice omicidio commesso da un associato, disattendendo la tesi secondo cui, per ritenere configurabile la continuazione, sarebbe stato sufficiente il solo rapporto di strumentalità del predetto reato fine alla funzionalità della cosca).»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 7 del 24 aprile 2012
«Infatti, la normativa interna della Siae conferisce all'associato in quanto tale un ruolo di membro attivo di quel determinato corpo sociale, ai cui funzionamento può cooperare in svariate funzioni, e dal quale è destinato a ricevere una serie di...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 14321 del 24 maggio 2019
«L'associazione professionale costituisce un centro di imputazione di situazioni giuridiche autonomo e distinto da quello del singolo associato, con la conseguenza che quest'ultimo non è legittimato a proporre in proprio l'opposizione allo stato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1162 del 14 ottobre 2021
«In tema di associazione per delinquere di stampo mafioso, il sopravvenuto stato detentivo non esclude la permanenza della partecipazione al sodalizio, che viene meno solo in caso di cessazione della consorteria criminale ovvero nelle ipotesi,...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 22955 del 22 luglio 2022
«Lo studio professionale associato, ancorché privo di personalità giuridica, rientra a pieno titolo nel novero di quei fenomeni di aggregazione di interessi cui la legge attribuisce la capacità di porsi come autonomi centri di imputazione di...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 1468 del 25 gennaio 2021
«In tema di consorzi di urbanizzazione, l'obbligo dell'associato di provvedere al pagamento degli oneri consortili non discende dall'essere proprietario, dunque da una "obligatio propter rem" atipica, ma dal vincolo apposto nel regolamento...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 9533 del 7 aprile 2023
«...del proprietario associato, che è tenuto al pagamento degli oneri consortili non in quanto proprietario e nemmeno in quanto condomino, ma per la sua volontaria adesione al contratto aperto, per effetto del quale il consorzio è stato costituito.»