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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6354 del 17 febbraio 2006
«In materia di rimozione e riapposizione di sigilli, la norma dell'art. 261 c.p.p. ha natura regolamentare in quanto è volta a disciplinare un'attività materiale, che pur rivestendo una naturale importanza ai fini della conservazione della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2418 del 7 settembre 1993
«In base al disposto dagli artt. 55, 348 e 354 c.p.p., la polizia giudiziaria che abbia già proceduto al sequestro, mediante apposizione dei sigilli, di un immobile edificato senza concessione ed alla nomina del custode, successivamente —...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 922 del 20 gennaio 2010
«Il decreto che autorizza la formazione dell'inventario, ai sensi dell'art. 769 c.p.c., e quello che concede la proroga del termine per la redazione del medesimo sono provvedimenti emessi all'esito di un procedimento di cui è parte il solo istante...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10446 del 18 luglio 2002
«La legittimazione a richiedere l'inventario dei beni del defunto ex art. 769 c.p.c., conseguente all'accettazione beneficiata dell'eredità, spetta alle persone che hanno diritto alla rimozione dei sigilli ai sensi dell'art. 763 c.p.c. anche quando...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1044 del 5 aprile 1968
«Il procedimento per l'apposizione e la rimozione dei sigilli ha natura cautelare e provvisoria, a volte strumentale rispetto al procedimento per la formazione dell'inventario. La sua finalità è quella di identificare e conservare dei beni facenti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3058 del 5 settembre 1969
«I provvedimenti di apposizione e rimozione dei sigilli, previsti dagli artt. 752 e seguenti c.p.c. non hanno contenuto decisorio, in quanto sono tipicamente diretti a tutelare l'interesse generale alla conservazione del patrimonio ereditario in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1055 del 30 gennaio 1991
«Oggetto della tutela penale nel reato di violazione dei sigilli non è l'integrità dei sigilli in sé, ma la conservazione e identità della cosa sottoposta a sequestro, sicché detto reato si realizza, indipendentemente dalla rimozione dei sigilli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 926 del 24 gennaio 1989
«Il reato di violazione dei sigilli sussiste fino a quando la pubblica amministrazione non dimostra, ordinando la rimozione degli appositi sigilli, che è venuto meno il vincolo gravante sulla cosa e ciò indipendentemente dal fatto che l'apposizione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1566 del 3 luglio 2000
«Non integra il reato di cui all'art. 349, primo comma, c.p. la mera rimozione dei sigilli di un contatore dell'Enel, ricorrendo, invece, in tale fattispecie, la semplice violazione del disposto dell'art. 20, secondo comma, del D.M. 8 luglio 1924....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24684 del 11 giugno 2015
«Ai fini della configurabilità del reato previsto dall'art. 349 c.p., non occorre che i sigilli siano stati materialmente apposti, né tanto meno che gli stessi siano stati oggetto di rottura o di rimozione, essendo sufficiente l'esistenza di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 47296 del 10 dicembre 2003
«Il fallimento del debitore non determina l'automatica rimozione del vincolo imposto con il sequestro sui beni a garanzia del credito, con la conseguenza, al fine della configurabilità del reato ex art. 388 c.p., che il custode dei suddetti beni...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5430 del 6 febbraio 2017
«Il delitto di violazione di sigilli, di cui all'art. 349 cod. pen., si configura anche quando la ripresa dell'attività edilizia sia avvenuta successivamente alla pronuncia di dissequestro del bene, da parte dell'autorità giudiziaria ma prima della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23173 del 31 ottobre 2014
«...il quale si era limitato ad accettare la consegna del contenitore, senza però procedere alla rimozione dei sigilli di apertura con successivo scarico della merce ivi contenuta, non avesse assunto in relazione ad essa alcun obbligo di custodia).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3009 del 8 marzo 1991
«Ne consegue che il delitto di violazione di sigilli sussiste e si perfeziona non solo nel caso di rottura o di rimozione dei sigilli propriamente detti, ma anche quando si infrange il divieto che i sigilli simboleggiano e cioè con qualsiasi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4601 del 26 gennaio 1993
«La violazione di sigilli punita dall'art. 349 c.p. è reato istantaneo, che si perfeziona con il solo fatto della rimozione, rottura, apertura, distruzione dei sigilli, ovvero con la realizzazione di un qualsiasi comportamento idoneo a rendere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5119 del 19 maggio 1993
«Integra il delitto di furto aggravato, ai sensi degli artt. 624 e 625, n. 2, c.p., il ripristino dell'allacciamento dell'utenza distaccata per morosità, attuato mediante la rimozione dei sigilli a suo tempo apposti alla fornitura elettrica, pur...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13147 del 12 aprile 2005
«Il reato di violazione di sigilli ha natura istantanea e si perfeziona per il solo fatto della rimozione, rottura, apertura, distruzione dei sigilli, ovvero con la realizzazione di qualsiasi comportamento idoneo a frustrare l'assicurazione della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44288 del 12 giugno 2019
«In tema di violazione di sigilli, il dissequestro, determinando la cessazione del vincolo cautelare, priva i sigilli di rilevanza giuridica ed impedisce la configurabilità stessa del reato ove il privato li rimuova senza attendere l'intervento...»