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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5786 del 15 marzo 2006
«La donazione deve essere fatta per atto pubblico, sotto pena di nullità (art. 783 c.c.) (rectius: art. 782 c.c. - N.d.R.) e, quindi, deve essere provata per iscritto, con l'atto pubblico di donazione, essendo ammissibile la prova per testi o per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2194 del 28 maggio 1977
«Tale principio opera anche con riguardo alle clausole limitative della responsabilità dell'ente gestore e dei ricevitori autorizzati ai soli casi di dolo e colpa grave (nella specie, per smarrimento delle "schedine-pronostico"), le quali,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5024 del 23 maggio 1994
«La specifica approvazione per iscritto delle clausole onerose a norma degli artt. 1341 e 1342 c.c. non è necessaria nel caso in cui dette clausole riproducano il contenuto di un uso normativo ossia di uno di quegli usi che costituiscono fonte...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1365 del 18 marzo 1989
«...questa soggetta allo stesso regime probatorio. Ne consegue che quando sia richiesta la forma scritta ad substantiam , l'esistenza di un principio di prova per iscritto non è sufficiente a rendere ammissibile la prova per testimoni della procura.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 471 del 15 gennaio 2003
«In tema di contratto simulato, se il negozio è stato redatto per iscritto, tra le parti trova applicazione la regola generale della limitazione dell'ammissibilità della prova testimoniale; ne consegue che la prova della simulazione, sia essa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3869 del 26 febbraio 2004
«Il documento che può costituire principio di prova per iscritto (art. 2724, n. 1 c.c.), sì da consentire l'ammissione della prova testimoniale per accertare, tra le parti, la simulazione assoluta (art. 1417 c.c.) di un contratto con forma scritta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12487 del 28 maggio 2007
«In tema di simulazione, qualora il contratto simulato sia stato concluso per iscritto e tale forma sia richiesta a pena di invalidità (nullità ai sensi dell'articolo 1350 c.c.), la prova dell'accordo simulatorio, traducendosi nella dimostrazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9916 del 23 novembre 1994
«La disdetta costituisce un atto negoziale, unilaterale e recettizio, concretantesi in una manifestazione di volontà diretta ad impedire la prosecuzione o la rinnovazione tacita del rapporto locativo, la quale, al di fuori di forma scritta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22859 del 30 ottobre 2007
«Ai sensi dell'art. 9, comma 2, legge 3 febbraio 1989, chi poteva esercitare l'attività di mediazione prima dell'entrata in vigore della stessa legge, perché iscritto nei ruoli di cui all'art. 2 della legge n. 253 del 1958, doveva, essere iscritto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6866 del 21 giugno 1993
«Pertanto, essendo inapplicabile la disciplina del deposito in albergo, compresa la norma di eccezione di cui all'art. 1785 quinquies, che esclude l'obbligo dell'albergatore di custodire e conservare i veicoli del cliente, deve considerarsi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 14319 del 28 giugno 2011
«L'istituzione da parte dei Comuni, previa deliberazione della Giunta, di aree di sosta a pagamento ai sensi dell'art. 7, comma 1, lettera f), del d.l.vo 30 aprile 1992, n. 285 (codice della strada), non comporta l'assunzione dell'obbligo del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14469 del 30 maggio 2008
«L'esistenza del contratto di transazione, dovendo essere provata per iscritto, non può essere desunta da mere presunzioni semplici. Pertanto la sola circostanza che il locatore ed il conduttore, prima della scadenza della locazione, si siano...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4542 del 16 maggio 1996
«...impugnazione in via stragiudiziale da parte del lavoratore. La Suprema Corte, sulla base del suindicato principio, ha annullato la sentenza con cui iI giudice di merito aveva dato rilievo alla mancata conclusione per iscritto della transazione).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1435 del 11 febbraio 1998
«...il conseguimento dell'abilitazione a condurre un dato tipo di aeromobile). La medesima clausola non rientra neppure in alcuna delle ipotesi di cui al secondo comma dell'art. 1341 c.c., per le quali è richiesta l'approvazione specifica per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 484 del 20 gennaio 1999
«Ne consegue che, ove il commesso svolga un'attività che si pone al di là di tali limiti, il terzo contraente non può invocare la propria condizione soggettiva di buona fede o i principi dell'apparenza per farne discendere conseguenze a sé...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2046 del 3 maggio 1978
«Al fine dell'ammissibilità della prova testimoniale a norma dell'art. 2774 n. i c.c., per la sussistenza di «un principio di prova per iscritto», l'indagine sulla verosimiglianza del fatto allegato rispetto a quello accertato dal documento, e,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3513 del 22 maggio 1997
«In tema di garanzie di libertà del difensore, non può ritenersi che tutte le «carte» e i «documenti» che si trovino presso lo studio ovvero l'abitazione di un professionista iscritto all'albo degli avvocati siano perciò stesso da considerarsi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17766 del 16 ottobre 2012
«Gli estremi richiesti dall'art. 2724, n. 1, c.c. perché un documento possa costituire principio di prova per iscritto - così eccezionalmente consentendo l'ammissione, come nella specie, della prova per testimoni - non esigono un preciso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5837 del 23 marzo 2004
«Ai sensi dell'art. 413 c.p.c., sussiste la competenza territoriale del giudice del luogo ove ha avuto inizio l'esecuzione della prestazione lavorativa qualora il contratto di lavoro non sia stato stipulato per iscritto e non sia possibile...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7093 del 20 marzo 2017
«In tema di simulazione assoluta di un negozio soggetto a forma scritta a pena di nullità, il documento che può costituire principio di prova per iscritto deve provenire dalla controparte e non dalla parte che chiede la prova, né da un terzo, e non...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 14279 del 8 giugno 2017
«Poiché l'interesse ad impugnare con il ricorso per cassazione discende dalla possibilità di conseguire, attraverso il richiesto annullamento della sentenza impugnata, un risultato pratico favorevole, è necessario, anche in caso di denuncia di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10240 del 5 settembre 1992
«Il compromesso e la clausola compromissoria per arbitrato irrituale devono essere redatti per iscritto a pena di nullità solo se relativi a rapporti giuridici per i quali la forma scritta è richiesta ad substantiam, mentre, se relativi ad altri...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18554 del 2 agosto 2013
«Pertanto, quando un immobile sia intestato ad uno dei coniugi in virtù di idoneo titolo d'acquisto, l'altro coniuge, che alleghi l'interposizione reale, non può provarla con giuramento, nè con testimoni, giacché l'obbligo dell'interposto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15845 del 28 luglio 2015
«Il principio di prova per iscritto (art. 2724, n. 1, c.c.) idoneo a consentire l'ammissione della prova testimoniale per accertare, tra le parti, la simulazione assoluta (art. 1417 c.c.) può anche essere costituito da una scrittura non firmata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5165 del 16 marzo 2015
«Il contratto di agenzia deve essere provato per iscritto, ai sensi dell'art. 1742, secondo comma, cod. civ., come modificato dal d.lgs. 10 settembre 1991, n. 303, sicché è inammissibile la prova testimoniale (salvo che per dimostrare la perdita...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 23633 del 15 settembre 2008
«Posto che il disavanzo non è di per sé una perdita deducibile ma deriva dalla differenza tra il valore fiscale della partecipazione che viene annullata e il valore contabile dei beni acquisiti, la regola di cui al comma 2 dell'art. 123 T.U.I.R. -...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 37722 del 1 dicembre 2021
«Il principio espresso dall'art. 1147 c.c., secondo cui la buona fede consiste nell'ignoranza di ledere l'altrui diritto ed è presunta, opera, in quanto generale, quando le norme facciano riferimento alla buona fede senza nulla dire in ordine a ciò...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 8268 del 28 aprile 2020
«Nel contratto tra consumatore e professionista predisposto unilateralmente da quest'ultimo l'efficacia della clausola convenzionale di deroga alla competenza territoriale del foro del consumatore è subordinata non solo alla specifica approvazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 9672 del 26 maggio 2020
«In tema di locazione immobiliare, la prova per testimoni è ammissibile se la domanda è diretta a far valere l'illiceità dell'accordo dissimulato che preveda un canone superiore rispetto a quello risultante dal contratto registrato (ex art. 1417...»