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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2159 del 27 febbraio 1998
«Gli interessi legali sulla somma dovuta da un condividente all'altro a titolo di conguaglio (art. 728 c.c.) decorrono dalla data della domanda giudiziale di divisione, ancorché a tale momento il credito non è ancora né liquido né esigibile.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4287 del 15 maggio 1997
«...ad un legato in sostituzione della legittima allorché il contenuto del legato medesimo abbia il carattere meramente obbligatorio di liberazione del legatario da una prestazione dovuta nei confronti del testatore (c.d. remissio mortis causa).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1619 del 4 giugno 1974
«...impossibilità, dovuta a fatto a lui non imputabile, di esercitare le sue funzioni ed in tal caso il termine di un anno previsto dall'art. 703 c.c. non potrà cominciare a decorrere se non dal momento in cui sarà cessata la causa dell'impedimento.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6982 del 23 marzo 2009
«Il coerede che sul bene comune da lui posseduto abbia eseguito delle migliorie, può pretendere, in sede di divisione, non già l'applicazione dell'art. 1150, comma quinto, c.c. - secondo cui è dovuta un'indennità pari all'aumento di valore della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9659 del 24 luglio 2000
«In materia di divisione giudiziale, la somma dovuta a conguaglio dal condividente assegnatario a quello non assegnatario ha natura di debito di valore, che sorge all'atto dello scioglimento della comunione e dell'assegnazione a uno soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4461 del 28 febbraio 2006
«Non costituisce, peraltro, domanda nuova — come tale preclusa nel giudizio di appello, a norma dell'art. 345 c.p.c. — la difesa con la quale gli eredi facciano valere tale loro qualità onde sottrarsi alla richiesta di pagamento dell'intera somma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3874 del 18 novembre 1975
«...la validità ed efficacia del titolo d'acquisto di una porzione di terreno ma un'inesatta esecuzione di esso, con la conseguente materiale consegna di una porzione inferiore alla dovuta, tenda all'accertamento del confine previsto nel titolo.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5983 del 22 giugno 1994
«Agli effetti stabiliti dall'art. 794 c.c., la disposizione modale che accede ad una donazione deve essere valutata globalmente con riguardo anche agli elementi accidentali, quali il termine, che connotano o completano la prestazione dovuta dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2088 del 2 febbraio 2005
«...che attraverso una prestazione patrimoniale periodica, sulla base di accordi costituenti espressione di autonomia contrattuale, con i quali vengono, peraltro, regolate solo le concrete modalità di adempimento di una prestazione comunque dovuta.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12204 del 2 dicembre 1998
«In tema di assegno di mantenimento, la disposizione legislativa di cui all'art. 156 c.c., per effetto della quale il giudice può dispone, nel caso in cui eventuali terzi risultino obbligati a versare (anche periodicamente) somme di danaro al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2506 del 10 ottobre 2008
«Quando invece la spesa non è stata sostenuta per soddisfare tali bisogni, della relativa obbligazione risponde solo quello tra coniugi che l'ha contratta. (In applicazione di tale principio la S.C. ha confermato la sentenza impugnata con cui era...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13009 del 31 maggio 2006
«Ne consegue che l'importo del conguaglio diventa definitivo soltanto con il passaggio in giudicato della sentenza e, pertanto, qualora quello fra i coniugi che ne sia onerato ne offra il pagamento all'altro e questi lo rifiuti, si debbano ritenere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8886 del 14 aprile 2010
«...totalmente ripristinatoria dell'annullamento del negozio unilaterale risolutivo del rapporto di lavoro si estenda al diritto alla retribuzione che, salvo diversa espressa eccezione di legge, non è dovuta in mancanza dell'attività lavorativa.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3610 del 12 marzo 2001
«Ne consegue la nullità della vendita separata degli affreschi rispetto a quella dell'immobile, senza che assuma alcuna rilevanza in contrario la circostanza della materiale separazione degli affreschi stessi dall'immobile (dovuta, nella specie, ad...»
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Cassazione civile, sentenza n. 111 del 13 gennaio 1975
«...di un impianto cementizio e determinare l'indennità dovuta in ragione delle immissioni dannose a carico di un terreno vicino, l'anteriorità dell'esercizio industriale rispetto alla data di acquisto del terreno stesso da parte dell'attore).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14658 del 23 giugno 2006
«Pertanto, poichè rispetto alle predette ipotesi tertium non datur nel caso in cui sia incerto il confine tra i fondi è priva di fondamento normativo la pretesa di costruire in aderenza al fabbricato del vicino senza corrispondere l'indennità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1220 del 1 febbraio 1993
«...pertanto essa ricorre, per il solo fatto che tale struttura assolva in concreto alla funzione di distinguere e dividere proprietà limitrofe, mentre non rileva, agli stessi fini, che essa abbia origine naturale o sia dovuta all'opera dell'uomo.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4623 del 29 marzo 2001
«Secondo la disciplina dettata dall'art. 936 c.c., l'utilità dell'opera realizzata su suolo altrui influisce sulla determinazione della misura dell'indennità spettante all'autore dell'opera, dovuta nella minor somma tra il valore dei materiali ed...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 888 del 29 gennaio 1997
«...non è ammesso o non è esercitato, sulla determinazione della misura dell'indennità spettante all'autore dell'opera, dovuta nella minor somma tra il valore dei materiali ed il prezzo della mano d'opera e l'aumento di valore subito dal fondo.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8657 del 13 aprile 2006
«Qualora il giudice di primo grado nel liquidare un debito di valore (nella specie l'indennità dovuta ex art. 936 c.c. al costruttore) non abbia provveduto a riconoscere sulla relativa somma gli interessi compensativi richiesti dall'occupante,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4999 del 21 maggio 1994
«L'indennità dovuta dal proprietario del fondo a favore del quale è stata costituita la servitù di passaggio coattivo non rappresenta il corrispettivo dell'utilità conseguita dal fondo dominante, ma un indennizzo risarcitorio da ragguagliare al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7931 del 17 luglio 1991
«...il preliminare riguardava anche quella porzione residua), deve escludersi l'operatività della citata norma, nel punto in cui nega l'indennità per il passaggio, restando l'indennità medesima dovuta secondo i criteri fissati dall'art. 1053 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2658 del 14 marzo 1987
«...da parte dell'assemblea, dello stato di ripartizione il quale, perciò, non ha valore costitutivo ma soltanto dichiarativo del relativo credito del condominio in rapporto alla quota di contribuzione dovuta dal singolo partecipante alla comunione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24052 del 28 dicembre 2004
«Ne consegue che, eccepita, in sede di opposizione a decreto ingiuntivo relativo al pagamento di contributi deliberati dall'assemblea consortile, la nullità della deliberazione per il mancato avviso di convocazione dell'assemblea stessa a tutti i...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8876 del 8 settembre 1998
«...ovvero degli elementi accessori in essa stabilmente incorporati; responsabilità dalla quale il proprietario dell'edificio può andare esente solo fornendo la prova che la rovina non è dovuta a difetto di manutenzione o a vizio di costruzione»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16794 del 30 luglio 2007
«L'indennità di sopraelevazione è dovuta dal proprietario dell'ultimo piano di un edificio condominiale ai sensi dell'art. 1127 c.c. non solo in caso di realizzazione di nuovi piani o nuove fabbriche, ma anche per la trasformazione dei locali...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1697 del 16 marzo 1982
«Ciò perché tale norma trova giustificazione nell'occupazione, da parte di chi sopraeleva, dell'area comune su cui sorge il fabbricato, ossia nella maggiore utilizzazione di detta area, implicante che, rimanendo sempre lo stesso il valore del suolo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4274 del 14 dicembre 1974
«L'indennità prevista dal quarto comma dell'art. 1127 c.c. deve ritenersi dovuta agli altri condomini non solo per l'ipotesi della sopraelevazione del lastrico solare di un edificio in condominio, ma anche nel caso di sopraelevazione di una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2926 del 18 ottobre 1974
«Peraltro deve escludersi che possa riconoscersi connotazione di urgenza alla spesa erogata dal condomino, senza autorizzazione dell'amministratore o dell'assemblea, in pagamento di un'imposta non dovuta dal condomino, la quale, oltre che non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1208 del 13 febbraio 1999
«Né la eventuale conferma della adesione alla deliberazione, data dal condomino successivamente alla adozione della stessa, può valere, nella predetta ipotesi, come sanatoria della eventuale invalidità della delibera, dovuta al venir meno, per le...»